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  Dicembre 2012

Articoli n° 09
NOVEMBRE 2009
 


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Il Sud, un interesse nazionale

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Il Sud, un interesse nazionale

Lo scorso 10 ottobre Salerno è stata teatro di un importante convegno sulla condizione attuale
del Mezzogiorno. Tra gli ospiti, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia

di Raffaella Venerando


L’Associazione MezzogiornoNazionale e la Fondazione Farefuturo, con il patrocinio della Provincia di Salerno, hanno organizzato e promosso - lo scorso 10 ottobre presso il Teatro Verdi - un’importante convention dal titolo “Sud, un interesse nazionale”.
Tanti i politici, gli esponenti del mondo imprenditoriale, i sindacalisti e gli studiosi che si sono alternati sulla scena durante tutta la giornata, divisa in due momenti di confronto: al primo hanno partecipato Aldo Bonomi (Consorzio A. A. Ster), Andrea Geremicca (Mezzogiorno Europa), Massimo Lo Cicero (Università Tor Vergata) Paolo Macry (Università Federico II), Giancarlo Lanna (Simest) e Ortensio Zecchino (Europa Popolare), i quali tutti insieme hanno dato vita al cosiddetto Forum delle idee. La seconda parte della manifestazione - denominata “Forum degli attori sociali” - ha visto invece misurarsi sulle possibili soluzioni per riallineare le due economie del Paese, ancora diviso e con un Sud impegnato a rincorrere il Nord tuttora, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Renata Polverini, il presidente di Confartigianato, Giorgio Guerrini e il presidente di Confagricoltura, Federico Vecchioni.
Sonore due pesanti assenze: quella del ministro dell’economia Giulio Tremonti - che ha dato forfait all’ultimo minuto - e quella del presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, trattenuto a Roma dalla nascita della sua terza figlia avvenuta la notte precedente l’evento.
L’apertura del convegno è spettata - dopo i saluti istituzionali del sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca - al presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, cui hanno fatto seguito gli interventi dei patron dell’iniziativa Pasquale Viespoli - presente a Salerno nelle duplici vesti di presidente dell’Associazione “MezzogiornoNazionale” e di sottosegretario al Lavoro - e di Adolfo Urso, segretario generale della Fondazione Farefuturo.

L’intervento di Edmondo Cirielli

Cirielli ha aperto il lungo e intenso giorno di dibattito prendendo l’abbrivio dall’ultimo Rapporto Svimez, in seguito al quale «non si può non dare un giusto peso ed una giusta attenzione alla condizione del Mezzogiorno e ai fattori che continuano a segnare negativamente il percorso di crescita di una larga fetta della popolazione». «Salerno - ha proseguito l’Onorevole Cirielli - che oggi, con questo evento di portata nazionale, recita un ruolo di grande centralità politica ed Istituzionale nel Mezzogiorno, potrebbe essere capofila di un progetto di sviluppo del Mezzogiorno per la sua posizione strategica, dal punto di vista sia geografico sia storico».
Sull’ineludibilità di dare vita a un confronto organico e sistematico sul Meridione, sulle problematiche ad esso connesse, ma anche su tutte le possibili politiche di rilancio e integrazione con il resto del Paese, si è poi pronunciato Viespoli il quale ha dichiarato che occorre «mettere in campo una discussione, affinché scompaia il fantasma della nazione senza Stato che si sta sempre più rafforzando in Italia».
«Lo sviluppo del Meridione - ha proseguito - è nell'interesse di tutta la nazione perché recuperando la questione meridionale il Paese può crescere».
L’Onorevole Viespoli ha poi rimarcato in cinque punti il “Piano del Sud” come efficace risposta all’immobilismo sociale, alla povertà e alle emergenze nelle cinque grandi Regioni del Meridione: «Bisogna trovare il luogo Istituzionale - ha affermato Viespoli - per partecipare ai processi decisionali ed aprire una Conferenza Nazionale permanente per il Sud, al fine di rendere possibile la ripresa infrastrutturale che deve essere una prerogativa del Mezzogiorno per il Governo Nazionale».


Emma Marcegaglia

Guglielmo Epifani

Cristiana Coppola, Enzo Boccia e Agostino Gallozzi in platea


Il segretario di Fondazione Farefuturo, l’Onorevole Adolfo Urso, ha quindi ribadito come il Sud debba essere considerato un tema di portata globale: «Il futuro dell’Italia - ha dichiarato Urso - è nel Mezzogiorno, perché il Nord da solo non può competere nella sfida dell’economia globale. La questione Meridionale deve rimanere nell’agenda del Governo. Basta parlare del Sud solo come area di emergenza quotidiana».
Nel pomeriggio, tra gli altri, particolarmente apprezzati gli interventi di due donne di impresa, Emma Marcegaglia e Cristiana Coppola, rispettivamente la presidente nazionale di Confindustria e la sua vice con delega proprio al Mezzogiorno. Partendo dagli ultimi fatti di quotidianità, la leader di Confindustria ha ribadito quanto sia importante che «il governo prosegua nel tentativo di risolvere la crisi, concentrandosi sulle cose da fare senza alcun rimbalzo rispetto alle polemiche, ma concentrandosi sui problemi veri e concreti del paese, dei lavoratori, sulle famiglie povere. Questo è il momento della serietà, non quelle delle polemiche».
Il presidente di Confindustria ha poi rivolto un appello: «Non bisogna delegittimare le istituzioni. Il Capo dello Stato - ha affermato - va salvaguardato se si vuole salvaguardare l'Italia». Sulla crisi poi è apparsa ferma: «Nonostante i segnali di una ripresa, la crisi non è finita. Abbiamo ancora circa il -18% di produzione da recuperare», ha aggiunto.
La presidente dà qualche dato che dia l’esatta percezione di quanto sia consistente la distanza tra le due aree del Paese: «La verità vera è che noi abbiamo ancora un problema di produttività, c'é un 20% di produttività inferiore del lavoro rispetto al Nord». Sul sommerso poi ha incalzato: «Dobbiamo fare tutto il possibile per cercare di portare più gente nel mercato del lavoro ufficiale. C'é un problema di un tasso di occupazione dei giovani e delle donne molto più basso rispetto al nord - ha concluso - rimanere nella situazione attuale non comporta la risoluzione dei problemi. Dobbiamo fare in modo di avere più gente che riesce ad avere accesso al mondo del lavoro».
A commentare invece la pesante assenza del Ministro Tremonti è Cristiana Coppola che si è fatta portavoce della delusione degli imprenditori del Mezzogiorno, che volevano sentire dal vivo la voce del governo sui piani di rilancio e magari qualche delucidazione in più sulla costituenda banca del Sud.
«Siamo contenti che malgrado le defezioni il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, sia qui, in Campania, a Salerno, dimostrando l'impegno di Confindustria al Sud. Siamo in un momento molto importante - ha concluso la Coppola - perché è proprio in queste ore che si decideranno una serie di misure e interventi per il Mezzogiorno. Mi dispiace molto che il ministro Tremonti non sia qui oggi, perchè avrebbe potuto illustrare le linee del governo per il Sud. Si discute molto sul Mezzogiorno, ma ora c'era bisogno di cose concrete».

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