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Seminario de “L’Imprenditore” alla presenza del Presidente della Piccola Industria Giuseppe Morandini
Da sinistra Francesca Mariotti, Giuseppe Morandini
e Olga Acanfora
Le misure fiscali per incoraggiare le imprese ad aggregarsi sono state al centro del seminario promosso dal Gruppo Piccola Industria dell’Unione Industriali di Napoli e dal mensile “L’Imprenditore”, organo ufficiale di informazione della Piccola Industria di Confindustria.
«L’aggregazione - ha spiegato il Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Giuseppe Morandini - rappresenta per le imprese in crisi il solo strumento per riuscire a fronteggiare la recessione. Consente infatti di abbassare i costi sfruttando le economie di scala, di migliorare la situazione economica e patrimoniale, di ridurre i rischi». «Fare squadra - ha aggiunto Morandini - vuol dire anche implementare con più facilità le quote di mercato, una diminuzione della pressione da parte dei competitor, il trasferimento immediato di know-how».
Per il Presidente della Piccola Industria di Napoli, Olga Acanfora, occorre ricercare forme più stabili di aggregazione per creare la “massa critica” necessaria ad affrontare la sfida globale, anche al di là e a prescindere dalla crisi. «Le piccole imprese, i sistemi locali, i distretti industriali - ha sottolineato Acanfora - devono rappresentare il punto di partenza per realizzare un’aggregazione competitiva, in grado di cogliere le opportunità venutesi a creare con l’allargamento dei mercati».
Nel corso del seminario Francesca Mariotti (Fisco, Finanza e Welfare Confindustria) ha poi approfondito le agevolazioni fiscali dirette ad incentivare le imprese a creare sinergie.
Il bonus aggregazioni si sostanzia nel riconoscimento gratuito, fino a 5 milioni di euro, del maggior valore attribuito ai beni strumentali materiali e immateriali a seguito di fusioni, scissioni e conferimenti di azienda effettuati nel 2009.
Il bonus va a cumularsi con quanto già disposto dalla legge a favore dei processi aggregativi. In particolare con l’imposta sostitutiva, prevista per l’appunto per il conferimento d’azienda, per le fusioni e le scissioni. Si tratta del riconoscimento fiscale dei maggiori valori con un pagamento, per la parte eccedente i 5 milioni, del 14 per cento fino a 10 milioni, del 16 per cento per le quote più elevate.
Il bonus patrimonializzazione, infine, costituisce un’agevolazione per gli aumenti di capitale di società di capitali o di persone di importo fino a 500mila euro. La disposizione stabilisce una presunzione assoluta di un rendimento del 3 per cento annuo sull’aumento di capitale, che viene escluso da imposizione fiscale per il periodo di imposta in corso alla data di perfezionamento dell’aumento di capitale e per i quattro periodi di imposta successivi. Ne discende che l’ammontare massimo di bonus escludibile da imposizione fiscale è pari a 15.000 euro annui, per un totale nel quinquennio pari a 75.000 euro. Un forte impulso ad aggregarsi può provenire anche dal confronto con chi è espressione di sinergie tra aziende, come il Consorzio Sam (Società Aerospaziale Mediterranea), presieduto da Luigi Iavarone. «É un’esperienza senz’altro positiva - ha sottolineato Iavarone - ma ci sono ancora delle criticità da superare tra le quali quelli relative alla leadership e alla proprietà intellettuale».
All'incontro sono intervenuti altresì il Vice Presidente della Piccola Industria di Confindustria, Fausto Aquino, e il Responsabile Divisione Finanza d’Impresa di Warrant Group, Mauro Bussotti. |