Mediterraneo,
un mare di opportunitÀ
Calano pil e occupati,
sale l’export
«DirÒ a Roma
che qui il sistema produttivo non puÒ essere abbandonato
a se stesso»
Eventi per un anno,
la svolta
degli imprenditori
per rilanciare il settor
Eventi per un anno,
la svolta
degli imprenditori
per rilanciare il settore
«Manifestazioni e imprese non devono essere più selezionate per clientele, ma a seconda della loro validità e qualità», parola dell’assessore Velardi che plaude all’iniziativa di Confindustria Caserta finalizzata alla programmazione annuale degli eventi
di Francesca Nuzzo
Caserta si presenta sul mercato del turismo con un cartellone annuale di eventi già pronto e stabilito nella cadenza temporale. É la prima volta che accade, che si tenta cioè di dare una sistematica organizzazione agli eventi, in modo da poter intercettare flussi di visitatori non occasionali e, soprattutto, in controtendenza rispetto alla logica del “mordi e fuggi”.
La sezione Turismo di Confindustria Caserta si è fatta carico, infatti, di chiamare a raccolta (il 18 aprile scorso, nel giardino del centralissimo Caffè Contemporaneo) imprenditori, amministratori locali e regionali e direttori artistici degli eventi entrati ormai a far parte della tradizione culturale locale, allo scopo di proporre un’azione mirata.
«Caserta ha tutte le problematiche dell’area metropolitana - ha ricordato il numero uno degli industriali di Terra di Lavoro, Antonio Della Gatta - ma non ha avuto finora la stessa attenzione. Chiedo, allora, alla Regione e in particolare all’assessore al Turismo, un impegno concreto in questo senso, un sforzo supplementare per recuperare attenzione e risorse».
All'iniziativa, infatti - coordinata dal consigliere di Confindustria Caserta per il Turismo, Francesco Marzano - hanno aderito non soltanto i rappresentanti delle categorie invitate (unico assente la Camera di Commercio che pure dovrebbe essere una punta di diamante nel meccanismo virtuoso che si sta cercando di attivare), ma anche e soprattutto l’assessore regionale Claudio Velardi, che si è detto favorevolmente impressionato dall’approccio innovativo dedicato al settore. Anche se non per questo possono dirsi risolte tutte le problematiche che attanagliano il settore. «In particolare in provincia di Caserta - ha detto l’assessore - per la quale, al momento, non è stata ancora individuata un’idea forte, una specialità, un filo conduttore che pure è già stato invece individuato per le altre province della Campania». Ad ogni modo, l'occasione dell'incontro è stata la presentazione di una brochure su San Leucio, il “Regno della seta” (pubblicata con il contributo economico degli imprenditori di Confindustria Caserta) e, appunto, di “Un anno di eventi” in Terra di Lavoro. Con l’obiettivo, in riferimento appunto a quest’ultima iniziativa, di cercare insieme modi, strumenti e strategie capaci di accrescere l'appeal turistico della città della Reggia. La quale, secondo l'assessore regionale, non basta per farla diventare meta ambita e ricercata. Anzi, paradossalmente, più che volano del turismo, il Palazzo Reale dei Borbone, “croce e delizia” di questo territorio, rischia di diventarne quasi una zavorra. «É troppo impegnativo il monumento, perciò qualsiasi tentativo di dirottare su di esso fondi europei diventa costoso e dispersivo», ha detto Velardi. «Per Terra di Lavoro, perciò, bisogna cercare una diversa specificità e una identità che è tutta ancora da costruire».
L’assessore regionale al Turismo Claudio Velardi
durante il suo intervento
L'eccessiva ricchezza del patrimonio storico, architettonico e artistico e la varietà delle suggestioni paesaggistiche ed enogastronomiche di questa zona - è la tesi dell’assessore regionale - finiscono per renderne difficile qualsiasi caratterizzazione o tratto identificativo sul quale puntare. «Così, mentre le altre province hanno già i loro progetti territoriali finanziati, Caserta è ancora alla ricerca di quest'unica, valida e convincente proposta turistica».
Senza dimenticare che essa, pur soffrendo dei medesimi mali di Napoli, «non riceve la stessa attenzione del capoluogo, la cui vicinanza, anzi, la soffoca» ha ribadito il responsabile Ept, Iodice. Eppure Caserta, anche alla luce dell’inarrestabile processo di desertificazione industriale, «è diventata, ormai, una città ad economia prevalentemente turistica», ha detto il sindaco Petteruti. E però per centrare l'obiettivo turismo, è necessario non soltanto «che la classe dirigente e imprenditoriale faccia blocco, ma anche che la politica rimanga lontana da questo settore» ha aggiunto Velardi. Insomma, gli eventi da finanziare e le imprese da aiutare non devono essere più selezionate per clientele, ma a seconda della loro validità e qualità. Questo è il futuro. E questo, in fondo, è anche quello che chiedono gli imprenditori. Tanto più che dal 2013 non si potrà più fare affidamento sui fondi europei e, dunque, i territori, le imprese, le manifestazioni che non sapranno camminare da sole sono destinate a finire.
Ecco tutti gli appuntamenti
di “un anno di eventi”
- Mostra “Alla Corte di Luigi Vanvitelli”
(4 Aprile/6 Luglio 2009)
- Filmare (24/27 Giugno 2009)
- Percorsi di Luce (Maggio/Ottobre 2009 Novembre 2009/Maggio 2010)
- Leuciana Festival (12 Giugno/24 Luglio 2009) a Teano Jazz (2/5 Luglio, 16 Luglio; 5/7 Dicembre 2009)
- Fate Festival (12/27 Luglio; 6/9 Agosto;
19/22 Agosto)
- Baia Domitia Blues Festival (24/26 Luglio 2009)
- Settembre al Borgo (26/30 Agosto; 3/6 Settembre 2009)
- Natale alla Reggia (8 Settembre 2009/6 Gennaio 2010)
- Le Giornate FAI di Primavera (27/28 Marzo 2010)
Turismo sportivo:
Coni e Confindustria
insieme per attrarre
manifestazioni
Il “turismo sportivo” è uno dei segmenti di maggiore interesse per l’economia del settore, ma ancora sottovalutato o comunque non sufficientemente apprezzato dagli attori istituzionali ed economici che si muovono sul territorio. Al solito, c’è innanzitutto un problema di rete, di collaborazione, di sinergie che va assolutamente affrontato e risolto.
É quanto emerso da una riunione promossa dal consigliere di Confindustria Caserta per il Turismo, Francesco Marzano, con le aziende iscritte alla Sezione, cui ha portato un contributo determinante, in termini di analisi del segmento, il presidente provinciale del Coni, Michele De Simone.
A cominciare dai numeri, che sono tutt’altro di poco conto. Per dire, dati certificati dagli albergatori, gli eventi sportivi che si sono svolti nel 2007 hanno fatto registrare 11.850 presenze nelle strutture ricettive della provincia. Una cifra, peraltro, che non tiene conto delle manifestazioni sportive minori o di routine (come per esempio i campionati delle principali specialità: basket, calcio, pallavolo, pallamano, ecc.), per le quali si stimano altre 5mila presenze. Ed un trend analogo è stato registrato anche nel 2008, con 8500 presenze alberghiere certificate dalle strutture ricettive, e da almeno altre 6 mila presenze legate agli eventi sportivi straordinari e ordinari che si sono svolti nel corso dell’anno.
Insomma, quello del “turismo sportivo” è un segmento assolutamente da sviluppare, tanto più che dal punto di vista degli impianti, oltre che della tradizione olimpionica, Caserta è sicuramente una provincia di eccellenza.
Da qui l’idea di costituire un “Pool Caserta per lo sport”, che vede appunto Coni e Confindustria Caserta nel ruolo di promotori-fondatori, aperto all’adesione di enti economici e sopratutto operatori del settore, per sviluppare e cogliere tutte le potenzialità di questo segmento.
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