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Carfagna: «Pari opportunitÀ, non basta una legge elettorale»
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Carfagna: «Pari opportunitÀ, non basta una legge elettorale»
Il Ministro protagonista dell’incontro “Donne, istituzioni, impresa, società”
di Bruno Bisogni
«La presenza delle donne nelle istituzioni non deve essere garantita da una legge. Deve, piuttosto, essere frutto di un lavoro in profondità, fatto nelle
organizzazioni dei partiti, nella elaborazione o modifica degli statuti». Mara Carfagna, Ministro per le Pari opportunità, ha espresso un parere sfavorevole alla recente legge elettorale approvata definitivamente dalla Regione Campania, con la quale si consente a chi vota di esprimere una seconda preferenza, se “di genere”. Carfagna è stata protagonista, lunedì 23 marzo, dell’incontro sul tema “Donne, istituzioni, impresa, società”, primo di un ciclo di seminari promosso dal Centro Studi dell’Unione Industriali di Napoli guidato da Nicola Salzano de Luna volto a favorire ed alimentare il confronto tra le migliori energie operanti in città e i massimi rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee. «L’impegno per le Pari opportunità - ha sottolineato il Ministro - va condotto a tutto campo, sapendo che va al di là della pur persistente discriminazione femminile. Deve riguardare i diversamente abili, e può potenzialmente estendersi fino alle differenze storiche esistenti tra le aree del Paese». Proprio per contribuire a risolvere queste ultime, emerse ancora più drammaticamente in città come Napoli e in regioni come la Campania negli ultimi anni, il Ministro ha invitato gli imprenditori partenopei ad assicurare un impegno in politica, svolgendo un ruolo più o meno attivo.
L’incontro è stato introdotto dall’intervento del Presidente dell’Unione Industriali, Giovanni Lettieri, che ha evidenziato, numeri alla mano, come la percentuale delle donne lavoratrici in Italia sia ancora molto lontana da quella degli uomini (47,2 contro 70,7%), con divari ancora più ampi nel Meridione. In Europa solo Malta ha un tasso di occupazione femminile inferiore a quello italiano. Per Lettieri la politica non investe come si dovrebbe sul conseguimento di pari opportunità uomo-donna. «Eppure - ha continuato il numero uno dell’Unione - chi gira tra le università, i centri di ricerca, le imprese, le cosiddette professioni liberali, le scuole dell’obbligo, i tanti esercizi commerciali, i tantissimi uffici pubblici, trova ovunque tante donne preparate, capaci, disponibili e competenti. É evidente che allora servono una politica, un quadro normativo, scelte amministrative coerenti volte ad abbattere le barriere che, di fatto, si frappongono in alcuni casi alle legittime aspirazioni di ascesa professionale delle donne, in altri casi addirittura all’ingresso stesso nel mercato del lavoro».
All’incontro sono intervenuti altresì il Rettore dell’Università degli Studi di Napoli ”L’Orientale”, Lida Viganoni, il Segretario Generale della Uil Campania, Anna Rea, il Vice Presidente ai Rapporti e alla Semplificazione della Pubblica Amministrazione dell’Unione Industriali di Napoli, Olga Acanfora, l’Assessore alle Pari Opportunità della Provincia di Napoli, Angela Cortese. Ha coordinato i lavori il Direttore de “Il Mattino”, Mario Orfeo.
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