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  Dicembre 2012

Articoli n° 03
APRILE 2009
UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
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Giovanni Lettieri rieletto presidente

PiÙ sicurezza grazie alla tecnologia

Carfagna: «Pari opportunitÀ, non basta una legge elettorale»

Successo di adesioni per il polo tecnologico ambientale

PiÙ sicurezza grazie alla tecnologia

Una proposta del Gruppo Giovani Imprenditori per la prevenzione degli infortuni sul lavoro

di Maria Aitoro


Il problema della sicurezza sul lavoro è tutt’altro che risolto. I dati Inail relativi alle morti bianche nel 2007 dimostrano solo un leggero calo, per un totale di circa 1.260 incidenti mortali, a fronte dei 1.341 dell’anno precedente. C’è sicuramente una tendenza decrescente, ma sono necessari l’impegno concreto da parte di istituzioni, della classe imprenditoriale e dei lavoratori, congiuntamente all’introduzione di infrastrutture tecnologicamente avanzate all’interno del sistema produttivo. Queste sono alcune delle considerazioni emerse durante il convegno “Sicurezza e Tecnologia: le nuove frontiere”, promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali di Napoli. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare il libro “Il Costo umano del lavoro” del Docente di Medicina del Lavoro, Giovanni Grieco.
Nel Mezzogiorno il problema sicurezza è ancora più radicato che nel resto del Paese. A sottolinearlo è Giovanni Lettieri, Presidente degli industriali partenopei. «In alcuni casi le misure per la prevenzione degli infortuni - dichiara Lettieri - sono concepite come un inutile costo e una burocratizzazione dell’attività produttiva. In altre circostanze sono i lavoratori a non utilizzare i dispositivi di prevenzione». «L’approccio al mondo della salvaguardia della salute dei lavoratori da parte delle imprese è ancora modesto», ha sottolineato Elio Palombi, Consulente legale della Coelna Impianti S.p.a. «Questo accade non solo per la complessità della L.626/2004 e del recente Testo Unico, d.l. 81/2008, ma anche perché le aziende che intendono applicare la normativa devono sostenere ingenti costi derivanti dall’impiego di risorse umane specializzate e di attrezzature ad alta tecnologia». A tal proposito è intervenuto il Direttore della Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva dell’Università Federico II, Maria Triassi, che ha espresso la necessità di sviluppare più sinergie tra gli enti locali, le imprese e il mondo accademico per contenere i costi della tecnologia. «La funzione di vigilanza di istituzioni come Inail - ha aggiunto Triassi - va vista come un’occasione di confronto per migliorare i processi di regolamentazione e applicazione delle procedure». «Un altro aspetto molto grave legato alle “morti bianche” - ha ricordato Sergio Trinchella, Direttore Provinciale del Lavoro di Napoli - riguarda il fenomeno del lavoro sommerso». «Bisogna investire le proprie forze nei più giovani - ha evidenziato Fabrizio Brancaccio, Presidente del Cosila - e avvicinarli alla cultura della sicurezza». Secondo il Responsabile della Sicurezza Ansaldo Sts, Alfredo Tommasone, l’innovazione è collegata alla sicurezza e va progettata attraverso l’implementazione di software, macchinari, e con attività di formazione del personale. Durante il dibattito è stata illustrata la proposta del Gruppo G.I. napoletano, presieduto da Andrea Bachrach. L’idea è quella di costituire un gruppo di lavoro in sinergia con le singole associazioni territoriali. È poi emersa l’importanza di approfondire le misure, già avviate dall’Unione Industriali di Torino di concerto con l’Inail e i sindacati, che prevedono l’implementazione di schermi all’interno delle aziende per la proiezione di informazioni sui rischi dei singoli reparti e la sperimentazione di un microchip, da applicare alle tute da lavoro, per impedire agli operai di entrare in determinati settori senza l’adeguato equipaggiamento. Il Gruppo G.I. si è inoltre impegnato nella diffusione di una campagna di sensibilizzazione degli studenti, attraverso l’introduzione di un modulo sulla sicurezza in ambito lavorativo nella prossima edizione del progetto “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”. All’incontro, coordinato dal giornalista Rai, Adriano Albano, è intervenuto il Direttore Regionale dell’Inail Campania, Luigi Matarese.

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