ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2008
 


Inserto

Agostino Gallozzi
Relazione Assemblea dei Soci 2008

scarica - 829 Kb
UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

CONSULTA PROVINCIALE DELLE IMPRESE:
PRESENTATE LE PROPOSTE PER NAPOLI

Efficienza energetica
per l’impresa e l’ambiente

Cimmino: «Prevenzione e dialogo
aumentano la sicurezza»

UN NETWORK DI GIOVANI
PER una nuova INTERNAZIONALIZZAZIONE

Di Giusto: «In Campania servono
filiere di eccellenza»


CONSULTA PROVINCIALE DELLE IMPRESE:
PRESENTATE LE PROPOSTE PER NAPOLI

All’organismo aderiscono 15 tra le principali associazioni di categoria


Emergenza rifiuti a Napoli e in Campania, formazione, sicurezza e legalità, semplificazione amministrativa, Forum delle Culture 2013. Su questi e altri temi la Consulta provinciale delle imprese di Napoli ha elaborato una serie di proposte rese pubbliche venerdì 23 maggio, nel corso di una Conferenza Stampa svoltasi all’Unione Industriali. Per l’associazione di Palazzo Partanna sono intervenuti il Presidente, Giovanni Lettieri, e il Presidente del Gruppo Piccola Industria, Bruno Scuotto. Le proposte presentate saranno poi illustrate alle istituzioni locali per un confronto costruttivo finalizzato a rappresentare le esigenze del mondo delle imprese e nel contempo ad accelerarne i tempi di soddisfacimento. Aderiscono alla Consulta provinciale delle imprese molte tra le principali organizzazioni di categoria: Agci; Ascom; Casartigiani; Claai; Cna; Coldiretti; Compagnia delle Opere; Confagricoltura; Confapi; Confartigianato; Confcooperative; Confederazione interprovinciale italiana agricoltori; Confesercenti; Lega cooperative; Unione Industriali.
Di seguito si riportano le tesi svolte su una questione trasversale di notevole interesse per il mondo dell’impresa: la necessità di pervenire a una semplificazione amministrativa.

Per inquadrare compiutamente le attività da mettere in campo in merito al tema in questione, risulta interessante partire dalla soppressione di una specifica norma esaminata dal Parlamento nell’ambito della legge di Semplificazione 2001 (riforma “Frattini”), nella quale veniva stabilito il principio direttivo della «individuazione dei princìpi fondamentali della legislazione statale a cui le Regioni e gli enti locali si devono attenere nell’attività di semplificazione e di riassetto normativo, fermo restando l’assetto delle competenze legislative di cui all’art. 117 della Costituzione».
Da tale soppressione si evince l’intenzione di rendere le Regioni e le Amministrazioni locali maggiormente libere ed autonome nell’attuazione dei principi di semplificazione e di riassetto normativo. Un secondo aspetto di riflessione, va fatta sulla disciplina dello Sportello unico per le attività produttive. Al riguardo, emerge una situazione di scarso coordinamento fra i principi e criteri direttivi della riforma amministrativa (Bassanini-Frattini) e le norme che regolano lo Sportello (D.Lgs. n. 112/98 e DPR n. 447/98 e successive modifiche).Conviene ricordare che tali norme prevedono il principio dell’apertura del procedimento alle osservazioni dei soggetti portatori di interessi diffusi. Nei fatti però si è registrata un’ingiustificata preclusione nei riguardi del ruolo funzionale che potrebbe essere utilmente svolto dalle Organizzazioni imprenditoriali. In sostanza, sarebbe opportuno sollecitare l’amministrazione comunale all’eventuale affidamento di attività istruttorie anche con riferimento a soggetti privati, in particolare alle Organizzazioni maggiormente rappresentative di Categoria, anche laddove siano in grado di assicurare requisiti di competenza e di adeguatezza tecnica. Un ulteriore elemento di criticità relativo alle norme sullo Sportello unico attiene ai compiti di “assistenza alle imprese” rispetto ai quali si può verificare una netta sovrapposizione fra compiti della struttura del comune e compiti delle Organizzazioni di categoria. I compiti di assistenza alle imprese, con riferimento alla localizzazione ed autorizzazione degli impianti produttivi, sono demandati formalmente alle Regioni; tale assistenza consiste, in particolare, nella raccolta e diffusione, anche in via telematica, delle informazioni concernenti l’insediamento e lo svolgimento delle attività produttive nel territorio regionale, con specifico riguardo alle normative applicabili ed agli strumenti agevolativi, nonché nella raccolta e nella diffusione delle informazioni concernenti gli strumenti di agevolazione contributiva e fiscale a favore dell’occupazione dei lavoratori dipendenti e del lavoro autonomo. Le funzioni di assistenza, in base al Decreto, sono esercitate prioritariamente attraverso lo sportello unico. I dati normativi citati non precludono il coinvolgimento delle Organizzazioni, e solo volendo seguire un’interpretazione della norma medesima più estensiva, si arriva a prefigurare un coinvolgimento legittimo delle Organizzazioni nell’affidamento di attività di assistenza e di informazione nel contesto operativo dello Sportello (qualche esperienza del genere è segnalata da diverse parti del territorio nazionale). Molto dipende dall’atteggiamento di eventuale apertura delle Amministrazioni locali. Sussistono, poi, altri elementi di rigidità nella disciplina dello Sportello, come nel caso in cui, a carico di chi presenti domanda di autorizzazione all’insediamento di attività produttiva, si prevede l’obbligo di produrre autocertificazioni attestanti la conformità alle norme in materia urbanistica, di sicurezza degli impianti, di tutela sanitaria ed ambientale, redatte da professionisti abilitati o da società di professionisti, senza alcun esplicito riferimento alle Organizzazioni delle categorie produttive interessate. Anche in tal caso la rigidità del dato normativo potrebbe essere superata in base ad un’interpretazione elastica mirata ad avvalersi delle Associazioni per lo svolgimento di compiti tecnici o istruttori, in virtù di un atteggiamento aperto della P.A. locale. Comunque, resta il fatto che le norme che regolano lo Sportello riflettono ancora l’ottica di un modello di controllo della P.A. lontano dal criterio dell’affidamento di funzioni alle Organizzazioni delle categorie produttive, in netta controtendenza rispetto ai principi di semplificazione e deregolazione introdotti dalla Bassanini e successivamente ripresi dalla riforma “Frattini”.
In sostanza il sistema imprenditoriale della provincia di Napoli potrebbe concretamente affermare il principio della sussidiarietà orizzontale valorizzando ed accreditando il ruolo delle Associazioni, come soggetto di servizio alle imprese, nel rapporto con la Pubblica Amministrazione, e svolgere una funzione essenziale per superare, nei fatti, l’atteggiamento di “resistenza” e di “autoconservazione” che l’apparato pubblico, continua ancora a manifestare, in modo specifico, rispetto alle esigenze delle imprese.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Giugno - 2.856 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it