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IL CUCCHIAINO
di Vito Salerno Ristorante
“Il Conte Andrea”
Ristorante “Il Conte Andrea”
Via Roma, 268 Salerno
Tel. 089.9951823 - 346.8080740
Aperto la sera e domenica a pranzo. Chiuso il lunedì
Un ristorante d’autore nel cuore della città. Da qualche anno se ne sentiva davvero la mancanza a Salerno. Stiamo parlando del “Conte Andrea”, un nome che è un gioco di parole del proprietario, Andrea Conte, che ha deciso di dar vita a questo bel locale nel centro cittadino, di fronte alla questura, lungo la via della movida salernitana. L’arredamento minimalista di grande eleganza riesce ad esprimere allo stesso tempo un’atmosfera calda ed accogliente. Il servizio è impeccabile, professionale e gentile e il favorevole rapporto prezzo/qualità è senz’altro un’ulteriore nota positiva del locale. Ogni venti giorni il menu cambia, ma per darvi un’idea delle proposte gastronomiche del “Conte Andrea” vi presentiamo un percorso personalmente sperimentato. Dopo l’aperitivo di benvenuto, un flute di Asprinio d’Aversa - Grotta del Sole, una entrée composta da un delicato filetto di ventresca di tonno con salsa all’arancia e piselli appena scottati.
 Fra gli antipasti, segnaliamo la zuppetta di grano di Agerola con cicoria e fave servita con delle polpettine di ricotta salata, i gamberi in crosta di pan grattato e bottarga con salsa di agrumi e agretti, le splendide seppioline saltate in padella con pomodoro secco e pane cafone adagiate su una crema di piselli. Passando quindi ai primi piatti, assolutamente da provare sia i paccheri fritti ripieni di alici e provola con salsa di pomodorini e finocchietto, sia il risotto mantecato con burrata e patate novelle e ricoperto da una grattugiata di bottarga di tonno. Superbo poi, fra i secondi piatti, il filetto di merluzzo con panaché di tarallo e finocchietto con salsa di pomodorini, capperi e olive dal sapore intensamente mediterraneo. Una menzione speciale va senz’altro riservata anche agli sfiziosi panini caldi preparati dallo chef, in particolare quelli con i pomodori secchi. Buona la carta dei vini dotata di molte etichette, fra le quali abbiamo scelto una bottiglia di Ruttars, un pinot nero del 2004 di estrema finezza delle cantine friulane Puiatti, dal sapore armonico e vellutato. Per concludere, ottimi tutti i dessert, fra i quali il lingotto di tiramisù bianco e nero, la mousse alla menta e pera con cuore di cioccolato bianco e la bavarese ai due cioccolati Lindt con crema alla cannella. Da abbinare volendo a un buon moscato di Pantelleria della cantina Rallo, un vino dolce e intenso prodotto con uve coltivate sull'isola vulcanica. Il talentuoso chef è il giovane cetarese Raffaele Pappalardo, capace di giocare con grande maestria con i sapori ricchi del nostro mare coniugandoli in modo fantasioso e appropriato con i profumi unici delle materie prime del territorio. E la solarità delle sue origini viene fuori con un simpatico mix di orgoglio ed umiltà quando presenta i suoi piatti e descrive i sentimenti e le emozioni che li hanno generati. Una cucina molto interessante che, in modo innovativo, esalta senza eccessi il gusto naturale dei prodotti di stagione. Le elaborazioni gastronomiche curate nei minimi dettagli soddisfano appieno il senso visivo e gustativo ed esprimono la continua ricerca di Raffaele Pappalardo finalizzata a stabilire un giusto equilibrio fra sperimentazione, qualità delle risorse utilizzate e appartenenza territoriale.
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