IL SEGNALIBRO
a cura della Redazione CostoZero
Elogio del conflitto
Di Miguel Benasayag e Angélique del Rey
Collana: Campi del sapere - Feltrinelli
Pagine: 208 - Prezzo: Euro 16
Nella nostra vita pubblica e privata l’idea di conflitto è stata bandita. O, più precisamente, tendiamo a essere intolleranti verso qualunque forma di opposizione, rendendoci di fatto ciechi verso gli aspetti positivi, progressivi, di crescita sociale e individuale che il “conflitto” racchiude. In questo libro Miguel Benasayag e Angélique del Rey esplorano le radici e gli effetti perversi della rimozione del conflitto dallo scenario contemporaneo: rifiutiamo il conflitto e ci lasciamo invadere dall’ideale della trasparenza, decisi a sradicare ogni ombra nella nostra relazione con gli altri. Ma questa, osserva Benasayag, è un’illusione pericolosa: così facendo si finisce con l’annullare qualsiasi confronto e con l’aprire la porta ad un uso politico della minaccia del conflitto (minaccia terroristica, ma anche demonizzazione del conflitto sociale, criminalizzazione del dissenso interno ecc.). La rimozione del conflitto, la negazione della sua natura ineliminabile e anzi di positivo corollario dell’esperienza umana, ha in sé il rischio della patologizzazione di ogni contestazione, della criminalizzazione di ogni divergenza dalla norma, e porta con sé l’effetto “stabilizzante” di ogni ideologia totalitaria che, calandosi all’interno di ciascun individuo come dispositivo interiorizzato di autocontrollo, garantisce il compiuto trasferimento della logica del potere dalla sua forma “antica” di potere sovrano alla sua forma tipicamente contemporanea di potere disciplinare.
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