di Raffaella VENERANDO
L'interVISTA - «Turismo al Sud,
una “rete”ci salverÀ» - CON Vincenzo Lombardi
L'intervISTA -«Napoli deve puntare
ad un turismo alto» - CON TERESA NALDI
L'intervISTA -«C’È bisogno di cooperazione
tra pubblico e privato» - CON Lorenzo Cinque
«Turismo al Sud,
una “rete”ci salverÀ»
Vincenzo Lombardi,
Presidente Raggruppamento
Turismo Confindustria Campania,
Delegato per il Mezzogiorno
di Federturismo
Presidente Lombardi, come valuta lo stato di salute del comparto turistico campano? Quali sono le previsioni per l’estate 2008?
Purtroppo, tutta l’area che comprende Napoli e provincia è ancora sotto lo scacco mediatico dell’emergenza rifiuti esplosa nelle ultime settimane. Per questa ragione, le previsioni che interessano il comparto turistico che insiste in questa zona sono tutt’altro che rosee se si considera - ad esempio - che rispetto allo scorso anno le prenotazioni alberghiere si sono dimezzate. Potrebbe esserci una leggera inversione di tendenza in corso di stagione se, e solo se, come ha promesso, il governo nazionale riuscirà a fare rientrare l’allarme aprendo nuove discariche, anche se il più ormai è andato e i danni inevitabilmente si conteranno numerosi. Per quanto concerne invece le aree interne e quelle costiere della Campania - sia quella sorrentina, sia quella amalfitana e cilentana, ma anche per le isole - non si registrano particolari difficoltà. Anzi. Alcune località di prestigio nella nostra regione, mete privilegiate del cosiddetto turismo d’élite, non hanno subìto né subiranno flessioni; tutto sommato quindi il trend rimarrà costante in positivo in questi casi rispetto allo scorso anno.
Nel nostro Paese i consumi hanno subito una brusca frenata. Quali sono le ripercussioni di questo fenomeno sul turismo di casa nostra?
Anche in Italia, così come già accade all’estero da tempo, stiamo assistendo ad una riduzione- in termine di giorni di durata - dei periodi di vacanza, sempre più frazionati e accorciati. Comincia a diffondersi il concetto di vacanza breve, secondo cui il turista ha un atteggiamento più flessibile nei confronti della vacanza stessa; è disponibile a “spezzare” la grande vacanza estiva in più momenti di viaggio, aspettando anche il periodo più propizio per acquistare a prezzi maggiormente convenienti.
Un turismo per tutte le stagioni sarebbe possibile da realizzare? In che modo? Quali sarebbero le ideali azioni promozionali?
La situazione attuale del turismo nel nostro Paese impone la necessità di allungare la stagionalità impedendo, anche in questo modo, che l’Italia perda altre posizioni nello scacchiere turistico mondiale. Nel Sud d’Italia poi la situazione è strutturalmente ancora più complessa. La stagionalità infatti è più accentuata, nonostante il clima favorevole che consentirebbe una lunga alta stagione. Noi, in Campania ma in generale in tutto il Mezzogiorno d’Italia, siamo seduti sulla fortuna. Potremmo dilatare la stagione turistica dagli attuali tre mesi a potenziali nove, se solo riuscissimo a integrare il turismo balneare con quello delle città d’arte. La strategia da adottare è di una politica nuova che guardi a creare una sinergia efficace tra le aree costiere e quelle interne, riscoprendo alcuni siti minori e, soprattutto, mettendo in rete la Campania con le altre regioni per costruire un’offerta più ampia fondata su pacchetti interregionali. |