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Francesco Rutelli a confronto con gli industriali
Il Centro Studi propone
tre nuovi Quaderni
Convenzione Unione Industriali
e GE Business Finance
Naldi: «Grandi eventi,
piÙ spazio per i privati»
Far East, un’opportunitÀ per l’impresa napoletana
Valente: «CosÌ puntiamo
a modernizzare l’Europa»
Far East, un’opportunitÀ
per l’impresa napoletana
Convegno sui rapporti economici
tra Italia ed Estremo Oriente
di Bruno Bisogni
 «L'Estremo Oriente? Non va visto come un pericolo, ma come un'opportunità. La crescita delle imprese dei paesi di nuova industrializzazione non ha comportato solo una ricomposizione delle presenze produttive e commerciali su scala mondiale. Ha determinato anche, soprattutto in Cina e nell'Estremo Oriente, un incremento straordinario, per dimensioni e per durata, del prodotto interno lordo. Tra gli effetti più vistosi c'è stata la creazione di un mercato di centinaia di milioni di consumatori, attratti non solo da produzioni locali ma anche da prodotti tipici e di elevata qualità realizzati in occidente». Per Giovanni Cimmino, Vice Presidente dell'Unione Industriali di Napoli, anche per le imprese del capoluogo come di tutta la Campania, il made in Italy, da sempre garanzia di qualità, ha potenzialità molto rilevanti, che possono concretizzarsi nel prossimo futuro sui mercati orientali. Cimmino è intervenuto al convegno “Italia ed economie dell'Estremo Oriente: sfide, prospettive e problemi”. L'iniziativa, svoltasi giovedì 11 ottobre all'Unione Industriali, è stata promossa dall'Associazione imprenditoriale e dall'Università degli Studi Federico II, e ha costituito l'evento finale di una tre giorni organizzata dall'Ateneo, con la partecipazione di una qualificata rappresentanza di accademici cinesi.
Il convegno ha fatto seguito a due workshop organizzati martedì 9 e mercoledì 10 al Dipartimento di Scienze Internazionalistiche della Federico II in via Mezzocannone, aventi a tema le opportunità di integrazione tra Italia ed Estremo Oriente sotto il duplice profilo economico-istituzionale e giuridico-commerciale. Il convegno a Palazzo Partanna ha inteso, tra l'altro, approfondire alcune tematiche di rilievo per l'investitore italiano in Cina e per chi intenda instaurare rapporti commerciali con partner operanti in Estremo Oriente. Oltre al Vice Presidente dell'Unione Industriali Cimmino, sono intervenuti i Presidi della Facoltà di Scienze Politiche e di Giurisprudenza della Federico II, rispettivamente Raffaele Feola e Michele Scudiero, l'Emerito di Diritto Commerciale all'Università di Salerno, Vincenzo Buonocore, l'Ordinario di Sociologia alla St. John's University-Pontes International, Rocco Caporale, gli Ordinari di Economia Politica e di Diritto Finanziario alla Università Federico II, rispettivamente Carlo Panico e Raffaele Perrone Capano, Thomas Chan (The Hong Kong Polytechnic), Zhenya Liu (Peoplés University) e Jeongmi Um (Kwansei Gakuin University). Ha concluso i lavori del convegno il Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali dell'Università Federico II, Massimo Marrelli. |
