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Naldi: «Grandi eventi,
piÙ spazio per i privati»
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Naldi: «Grandi eventi,
piÙ spazio per i privati»
La proposta lanciata dal Presidente della Sezione Turismo
al convegno di Capri
di Bruno Bisogni
Costituire una holding degli operatori privati che favorisca una cabina di regia trasparente per la programmazione dei grandi eventi che si realizzano nell'area napoletana. A proporlo è il Presidente della Sezione Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, Teresa Naldi.
Per la Naldi, intervenuta al convegno “Grandi eventi e turismo”, promosso dalla Sezione Turismo presso l'Hotel La Residenza di Capri, bisogna accrescere il livello di partecipazione dell'imprenditoria alla programmazione delle istituzioni che governano il territorio.
«Per il 2008 nel nostro territorio si prevede la realizzazione di ben trentadue grandi eventi. È evidente che l'espressione è usata impropriamente, trattandosi per lo più di semplici eventi e manifestazioni locali. Per organizzare iniziative che abbiano un notevole ritorno per l'area, nell'immediato e negli anni a venire, occorre prendere esempio da quanto già sperimentato a Torino. In quella città, per le Olimpiadi invernali, si è cominciato a lavorare tre anni prima, coinvolgendo le forze produttive e sociali. Il grande evento è solo l'ultimo anello di una catena che parte da lontano».
Per il Presidente della Sezione Turismo dell'Unione Industriali, negli ultimi anni non sono mancati passi avanti nel rapporto con gli enti istituzionali. In particolare, con gli Assessorati al Turismo della Regione Campania, della Provincia di Napoli e del Comune di Napoli.
Tra le iniziative avviate, l'Osservatorio regionale sui flussi turistici, sulla cui metodologia di rilevazione dei dati, tuttavia, sussistono notevoli perplessità. Un miglioramento si è avvertito anche per quello che concerne la tempistica della programmazione degli eventi, anche se resta lontana da standard idonei a una loro migliore promozione da parte degli operatori privati.
Al convegno, giunto alla quarta edizione, è intervenuto tra gli altri l'economista Massimo Lo Cicero, che ha sottolineato l'esigenza di «migliorare il prodotto Napoli, non solo l'offerta turistica». «Parlo di una realtà - ha continuato Lo Cicero - che, pur avendo notevoli potenzialità, somiglia più a una città dell'America Latina che a una capitale europea».
Per il Consigliere della Sezione Turismo dell'Unione Industriali di Napoli, Costanzo De Angelis, la svolta può avvenire soltanto attraverso il confronto costante tra gli operatori del settore e i vertici istituzionali.
Sono intervenuti anche il Presidente della Prima Municipalità del Comune di Napoli e coordinatore cittadino di Alleanza Nazionale, Fabio Chiosi, il giornalista del Frankfurter Allgemeine Zeitung, Tobias Piller.
Ha moderato i lavori il Direttore de “Il Denaro”, Alfonso Ruffo. |