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Vittorio Paravia
Presidente Fondazione Antonio Genovesi Salerno - SDOA
Vice Presidente ASFOR
Lezioni di commercio ossia di economia politica e un trattato sull'etica: Filosofia del giusto e dell'onesto diedero fama europea ad Antonio Genovesi che, pur essendo uomo di chiesa, seppe coniugare razionalismo illuminista e valori ideali, etici e religiosi.
Fu il primo titolare in Europa di una cattedra di Economia e il primo a comprendere il ruolo che avrebbe ricoperto la nascente borghesia, fino ad allora impegnata solo in campo professionale e finanziario.
La validità delle sue teorie economiche e sociali contribuirono ad incrementare attività artigianali ed industriali nel Regno delle due Sicilie in un periodo in cui i rimanenti stati italiani vivevano in condizioni di arretratezza. Per le sue teorie innovatrici fu accusato dalla Chiesa di razionalismo ed ateismo ma Genovesi continuò a difendere con ulteriori pubblicazioni la validità delle sue intuizioni.
Quando la Fondazione ha scelto di dedicare l'attività formativa a suo nome si era consapevoli di operare sullo stesso territorio di Genovesi: le sue riflessioni sull'economia erano orientate ad affrontare e superare l'arretratezza culturale e sociale; riteneva infatti che, per favorire il benessere e l'aumento dei consumi, fosse necessario promuovere in ogni modo la cultura e la civiltà e che tutti i progressi dovessero andare di pari passo con l'autonomia della ragione e con l'affermazione della libertà.
Accade talvolta che la rapidità dei mutamenti e le conseguenti innovazioni non rendano percettibili le reali trasformazioni economiche e finanziarie come queste che stiamo subendo: molte sono le aziende italiane delocalizzate per abbattere costi e incrementare profitti; altre, assorbite da holding straniere, perdono la propria identità; altre ancora sono solo nominalmente attribuite ad un ipotetico proprietario. Poche righe non bastano per esaminare questi fenomeni che portano alla perdita del brand made in Italy. La formazione in campo manageriale deve saper analizzare la variabilità dei mutamenti finanziari nel globale per comprendere anche l'economia territoriale dove il nostro sistema produttivo sembra non voglia riconoscere e sostenere l'importanza della produzione di beni immateriali. Stiamo rivivendo un nuovo feudalesimo economico e finanziario; le teorie di Genovesi e i corsi e ricorsi storici di Gian Battista Vico, suo maestro di etica all'Università di Napoli, possono ancora oggi suggerire strategie di uscita per una new economy che nel suo momento apicale ha già manifestato i segni di una fragilità nei confronti dei mercati emergenti.
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