Risparmiatori
con la bussola
Una rete di oltre 200 educatori finanziari
per fornire ai cittadini le conoscenze di base
per assumere scelte di investimento consapevoli
di Mariano Votta
Project Manager-Politiche dei consumatori e Giornalista Pubblicista, Cittadinanzattiva-onlus
Hanno realizzato incontri locali nelle sedi di associazioni della società civile, presso Università della terza età, all'interno dei Centri Servizi Volontariato e del dopolavoro aziendale. In alcuni casi, anche con il patrocinio di Amministrazioni comunali e nell'ambito di eventi di piazza, come è successo in occasione dell'appena celebrata Giornata Mondiale del Risparmio. Pur di contribuire ad informare i cittadini sui temi dell'educazione finanziaria e della tutela del risparmio, la rete civica di oltre duecento educatori finanziari organizzata da Cittadinanzattiva nell'ambito de “La bussola del risparmiatore”, non si è limitata a realizzare incontri presso le sedi della propria associazione, preferendo andare a cercare i cittadini piuttosto che attenderli presso uno sportello del consumatore.
Solo in Campania, sono stati allestiti banchetti informativi non solo nelle piazze dei capoluoghi di provincia, ma anche a Pagani, Vico Equense, Piano di Sorrento, Casoria. Il tutto mentre “PattiChiari in città”, l'iniziativa dell'omonimo Consorzio costituito dall'Associazione Bancaria Italiana per portare l'informazione finanziaria a diretto contatto con i cittadini, nelle sue dodici tappe del tour 2007 ha evitato completamente di passare in Campania.
Come illustra il sito www.bussoladelrisparmiatore.it la campagna di educazione al risparmio consapevole promossa da Cittadinanzattiva e Forum Finanza Sostenibile in partnership con Citi Foundation ha avuto avvio dal presupposto che, al fine di evitare il ripetersi di situazioni come quella dei “bond spazzatura”, non basta che le banche migliorino la trasparenza dei prodotti finanziari e rivedano le politiche di vendita, ma occorre anche che i risparmiatori acquisiscano le conoscenze di base per assumere scelte di investimento consapevoli e responsabili. Non a caso, l'intera campagna è stata incentrata sul diretto coinvolgimento di cittadini, i quali - rifacendosi al principio di “sussidiarietà orizzontale” sancito dall'art. 118, u. c. della Costituzione italiana -, si fanno essi stessi promotori di quella politica pubblica in tema di educazione finanziaria di base che ancora oggi manca in Italia.
Tre gli obiettivi che i promotori dell'iniziativa si sono posti: incrementare l'alfabetizzazione finanziaria negli adulti; rendere i consumatori italiani più informati e più capaci di amministrare le proprie risorse finanziarie in maniera responsabile; ridurre in campo finanziario l'asimmetria informativa che esiste tra gli istituti bancari e i propri clienti.
Lungi dall'essere confusi come promotori finanziari, gli educatori finanziari si caratterizzano per essere tutti dei volontari di Cittadinanzattiva, cittadini attivi che utilizzano la propria attività di impegno sociale per fornire informazioni essenziali in tema di servizi finanziari e gestione del risparmio, rivolgendosi in via preferenziale a persone appartenenti a fasce sociali deboli, soggetti tendenzialmente esclusi dai tradizionali mezzi e circuiti d'informazione. La composizione degli educatori vede un'alta percentuale di donne (45%), con una prevalenza di impiegati (33%) e pensionati (31%, molti dei quali ex operatori di banca), ma non mancano casalinghe, avvocati, medici, giovani impegnati nel volontariato e nel servizio civile. In tutto, oltre 13.000 cittadini sono stati raggiunti dal 2006 ad oggi in centinaia di incontri locali. Ad ogni partecipante, è stata distribuita gratuitamente la “piccola guida al risparmio consapevole”: oltre 60 tra utili consigli e avvertenze presentate in un linguaggio semplice e diretto per aiutare i consumatori ad orientarsi nel complicato panorama dei servizi finanziari e a gestire al meglio i propri risparmi. In sostanza, una guida per far comprendere al piccolo risparmiatore in che cosa si differenzia un'azione da un'obbligazione, come valutare i principali strumenti di investimento in termini di rischio, rendimento e durata; come comportarsi a colloquio con un promotore finanziario, quali le domande da fare e i rischi da evitare, in quali modi è possibile tutelare i propri risparmi. Non c'è da stupirsi se l'iniziativa condotta da Cittadinanzattiva andrà avanti anche nel 2008, visto il diffuso bisogno di sapere sull'argomento: il recente rapporto Ispo “L'Italia che risparmia” mostra un Paese agli ultimi posti per alfabetizzazione finanziaria, con oltre il 70% dei risparmiatori che avverte un'elevata percezione di inadeguatezza sui temi relativi alle decisioni finanziarie, e addirittura l'83% che denuncia l'esistenza di numerosi ostacoli di tipo oggettivo alla comprensione dell'informazione finanziaria (Fonte: Consorzio PattiChiari-ISPO - Istituto per gli Studi sulla Pubblica Opinione).
Anche per questo, Cittadinanzattiva ha inteso potenziare la propria presenza sul territorio aprendo negli ultimi anni diversi PiT Servizi, riferimenti gratuiti per i cittadini-consumatori alle prese con i disagi riscontrati nell'ambito dei servizi bancari e, più in generale, dei servizi di pubblica utilità.
In sostanza, il PiT Servizi (l'espressione sta per Progetto Integrato di Tutela nell'area dei servizi di pubblica utilità) è un contact center che opera raccogliendo segnalazioni e fornendo consulenza ai cittadini che intendono tutelare i propri diritti nel settore bancario, ma anche nei confronti delle tante facce della Pubblica Amministrazione, nel settore dell'energia, dei servizi assicurativi, postali, delle telecomunicazioni e del trasporto.
Solo in Campania, a settembre ne sono stati aperti cinque, uno in ogni capoluogo. Questi i relativi indirizzi di posta elettronica: pit.avellino@yahoo.it; pit.benevento@yahoo.it; pit.caserta@yahoo.it; pit.napoli@yahoo.it; pit.salerno@yahoo.it.
Per saperne di più, www.cittadinanzattiva.it.
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