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Articoli n° 01
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Associare un solo, definito colore all'Irpinia non è semplice.
Le vesti delle sue terre, al di là dell'avvicendarsi delle stagioni, sono cangianti nei toni e nelle sfumature e diverso ad ogni passo è il suo paesaggio. Chi arriva in Irpinia è accarezzato, con garbo, da venti di ponente e di scirocco e travolto, delicatamente, da una natura generosa e autentica, che si svela verde brillante nei suoi monti, rossa rubino nei frutti delle sue coltivazioni migliori e azzurra intensa nei suoi corsi d'acqua.
Oltre alle meraviglie ambientali, Avellino e la sua provincia rivelano ai visitatori anche una storia antica, lunga tremila anni, costellata di saccheggi e di conquiste, scritta da lingue e culture diverse. Sono passati di qui greci, romani, goti, longobardi, aragonesi e normanni e tutti hanno lasciato una traccia nel popolo, nei costumi e nella vita dell'Avellino di oggi.
Tradizione vuole che l'antica Abellinum, attualmente capoluogo dell'Irpinia con i suoi circa 57.000 abitanti, sia stata fondata su di uno sperone di tufo, simbolo di quella tenacia che il popolo avellinese ha tirato fuori in più di un'occasione dimostrando la capacità di reinventarsi se gli eventi lo richiedono, così come accaduto dopo il sisma del 23 novembre 1980.

Geografia
La provincia di Avellino si estende nella parte centro-orientale della Campania. La città è situata dritta nel cuore di una grande conca dell'Appennino Campano, dominata dall'alto dai massicci montuosi dei Picentini e del Partenio. Nel centro della città si trovano edifici storici di grande bellezza, tra cui i due più rappresentativi sono: il Duomo, imponente monumento neoclassico, che custodisce tra l'altro preziose tele del '500, e la Torre dell'Orologio, uno dei simboli barocchi della città di Avellino. Situata in piazza Amendola a 40 metri di altezza, oggi è una costruzione a tre piani. Sull'ultimo, e da qui il nome, nella seconda metà del secolo scorso fu posto l'orologio a quattro quadranti.

Il Montevergine
Ad abbracciare a nord-est la città di Avellino è il Montevergine, il più importante monte del Partenio che con il santuario benedettino del XII secolo posto a 1270 metri è teatro di molti pellegrinaggi.
L'origine ufficiale del Santuario di Montevergine risale alla consacrazione della prima chiesa nel lontano 1126.
Su quelle cime impervie San Guglielmo era andato cercando un luogo solitario per raccogliersi in preghiera, ma fin da subito la sua fama e le sue virtù attrassero sul monte uomini e donne, desiderosi di servire Dio sotto il suo magistero. La nascita del Santuario fu quindi alquanto spontanea, eppure in poco tempo le persone sopravvenute sul monte per seguire Guglielmo, avviarono un'intensa attività edificatrice, cosicché furono presto pronte le prime celle per i religiosi e una piccola chiesetta. Lo stesso afflato religioso che spontaneamente aveva riunito attorno alla figura di Guglielmo una prima comunità monastica, fu alla base della scelta di dedicare la primitiva chiesa alla Madonna, al di là di alcune credenze popolari che hanno voluto legare l'origine del Santuario a un'apparizione della Madonna. Il motivo fondamentale del faticoso viaggio e dell'aspra salita alla chiesa di Santa Maria di Montevergine, delle prolungate preghiere e delle offerte dei credenti, ha fatto di Montevergine il Santuario mariano più famoso e visitato dell'Italia Meridionale.
Ogni anno milioni di pellegrini con fervente spirito di devozione arrivano qui da tutto il territorio nazionale.
La catena del Partenio lo accoglie e lo separa dal mare dall'alto dei suoi 1270 metri.


Come raggiungere Montevergine

Ci si può servire della strada nazionale n° 374 da Ospedaletto o della funicolare da Mercogliano (7 min. circa), ma è possibile ancora arrivarci percorrendo a piedi le mulattiere, che fino al 1859 costituivano l'unica via d'accesso.

Appuntamenti

Febbraio: a Senerchia sagra del maiale e della salsiccia
Carnevale: Montemarano lo festeggia con la sua tarantella
Maggio: sagra della ricotta e del formaggio a Bagnoli Irpino
Luglio: rassegna internazionale di musica etnica a Summonte; sagra del fungo porcino a Salza Irpina; Sagra del fusillo e della porchetta a Torrione
Agosto-settembre: Estate arianese e Ariano Folk Festival Ariano Irpino; Sagra del fungo porcino a Montoro Inferiore; Sagra del Torrone a Ospidaletto d'Alpinolo; Interferenze - Festival di arti multimediali a San Martino Valle Caudina; Sagra del Greco di Tufo a Tufo
Ottobre: Raduno di mongolfiere a Fragneto Manforte

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