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  Dicembre 2012

Articoli n° 01
GENNAIO 2007
 


UNIONE DI caserta - Home Page
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Gli industriali a Prodi:
tre prioritÀ per lo sviluppo

Nel segno della continuitÀ
la nuova squadra di Confindustria Caserta

Piccole imprese, Caserta ospita il Forum nazionale

Sete di qualitÀ, nasce
il Consorzio San Leucio

A Marcianise inaugurata
la cittÀ del lusso


Gli industriali a Prodi:
tre prioritÀ per lo sviluppo


Antonio ARRICALE

Nell'incontro riservato, prima del vertice, Cicala consegna al governo il documento di Confindustria: lo sviluppo passa attraverso l'aeroporto di Grazzanise, il riassetto del comparto delle telecomunicazioni e la sicurezza

Confindustria Caserta ha scelto di affrontare il futuro con una nuova visione indirizzata all’innovazione totale

La sicurezza è una precondizione per un reale e sano sviluppo

Venti minuti intensi, uno scambio di idee e di proposte per il rilancio dell'apparato produttivo di Caserta, subito dopo l'audizione dei parlamentari casertani. È stato questo, dal punto di vista degli industriali, il momento più significativo del summit di maggioranza e della successiva riunione del Consiglio dei Ministri che si sono svolti l'11 e il 12 gennaio scorsi, presso la Scuola di Pubblica Amministrazione a Caserta.
Ed è stato soprattutto questo il momento in cui il presidente di Confindustria Caserta Carlo Cicala e i segretari provinciali dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil (Michele Colamonici, Carmine Crisci e Antonio Farinari) hanno avuto modo di rappresentare al premier Romano Prodi, al vicepremier Francesco Rutelli, al ministro Alfonso Pecoraro Scanio e al presidente della giunta regionale Antonio Bassolino il quadro della pesante situazione economica che attanaglia la provincia, e più ancora le prospettive di crescita dell'economia di Terra di Lavoro.
Un confronto che è stato ospitato in un locale riservato, attiguo alla sala della giunta dell'amministrazione provinciale, prima dell'incontro ufficiale con i rappresentanti delle istituzioni locali, avvenuto nella sala consiliare dell'ente. E proprio su questa corda, nella circostanza, al primo ministro il leader di Confindustria Caserta ha consegnato una lettera, che lungi dal carattere di "doleance" cui pure sarebbe stato facile improntare lo scritto, vuole essere un contributo concreto per imprimere una svolta in positivo al territorio. Ecco il testo.
«L'opportunità concessaci rappresenta una occasione unica per portare all'attenzione diretta del Governo nazionale le aspettative e le necessità di questo territorio, certamente non semplice, gravato di difficoltà di origini storiche, ambientali ed economiche, come d'altronde accade anche per altre aree del Mezzogiorno.
Forte è stata la tentazione di elaborare un lungo elenco di problemi e questioni irrisolte e che da anni affliggono la nostra comunità, ma come Confindustria Caserta da due anni abbiamo scelto di affrontare il futuro con una nuova visione - indirizzata all'innovazione totale - da noi definita New Deal.
In questo nuovo approccio abbiamo subito ottenuto numerose e qualificate alleanze, tra cui, in primis, l'Ente Provincia, che ha subito accolto con entusiasmo l'appello a svolgere il ruolo di leadership nel processo di rilancio dell'intero territorio casertano, al cui Presidente affidiamo queste brevi note.
Fatta questa breve ma doverosa premessa di ordine metodologico, riteniamo, sotto l'aspetto di maggiore interesse, ovvero del sostegno e dello sviluppo del sistema di imprese di produzione di beni e servizi - che vede Confindustria Caserta principale interprete sul territorio - evidenziare che per la nostra provincia è indispensabile affrontare tre punti:
1) il completamento e la realizzazione di importanti infrastrutture e, in primo luogo l'aeroporto di Grazzanise, che rappresenta un forte volano di sviluppo non solo per l'ambito locale ma soprattutto per la regione Campania e per le regioni circostanti, anche in relazione alla vocazione di Caserta più volte indicata come porta del Mediterraneo.
2) il riassetto del comparto delle telecomunicazioni che a Caserta ha visto realizzare uno dei più importanti poli produttivi e che conserva - a nostro avviso - tutte le potenzialità (risorse umane e competenze, aree attrezzate, ecc) in grado di evitare l'impoverimento del segmento manifatturiero nazionale. Su questo specifico argomento Confindustria Caserta ha in corso di elaborazione una proposta che consente di affrontare la questione industriale ed occupazione in una ottica completamente diversa da soluzioni realizzate nel passato e poi verificate come nefaste, ma che - colgo l'occasione per anticipare il principio base - prevede il diretto e immediato coinvolgimento delle Istituzioni locale e del sistema imprenditoriale.
3) la sicurezza e ambiente quali pre-condizioni per un efficace marketing territoriale. Su questi temi non credo sia necessario aggiungere ulteriori commenti se non ribadire ancora una volta che restano condizioni ineludibili per un reale e sano sviluppo, soprattutto per l'attrattività di risorse e capitali esteri.
Mettere in corsa realmente i tre aspetti sopra citati può, a nostro sommesso avviso, costituire fattori sufficienti ad avviare un percorso virtuoso per l'economia e per l'intero tessuto socio-economico locale.
Ringrazio per l'attenzione che le Signorie vostre illustrissime vorranno in futuro riservare al nostro territorio che, mi permetto ricordare, è popolato da cittadini e imprenditori operosi, onesti e con una grande volontà di concorrere alla ripresa ed al rilancio del nostro Paese».
Un documento che è stato accolto dal primo ministro con la proposta di un tavolo istituzionale a Palazzo Chigi per affrontare, appunto, non solo i casi dell'emergenza ma anche per fare azioni di lobbying per attrarre nuovi imprenditori, nuove risorse e nuove idee. Non solo. Il premier ha ricordato anche che nella finanziaria sono già previste risorse per attivare strumenti di programmazione negoziata, finalizzate a sostenere investimenti di filiera. Mentre sul fronte della Regione, sempre nel corso dell'incontro riservato ai rappresentanti delle forze produttive e dei sindacati, il governatore Bassolino ha prospettato la possibilità dell'allargamento della pista della base aerea di Capua per consentirne l'utilizzo al Cira (Centro italiano di ricerche aerospaziali).
Un approccio alle questioni economiche aperte che è piaciuto al presidente del Consiglio il quale, infatti, anche nel successivo incontro ufficiale, ha sottolineato: «Mi ha fatto piacere la sottolineatura nei riguardi del potenziamento delle infrastrutture, così come mi ha fatto piacere notare la forte unità che avete e della quale il governo non potrà non tenere conto. Oggi ho ricevuto un messaggio unitario e per questo sono obbligato ad assumere una duplice responsabilità sia per Caserta, sia per il Mezzogiorno».

 

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