Tutto in in week end
salute e benessere
il segnalibro
sport
I VINI
Una triade divina
L'Irpinia è tra le province d'Italia che producono i vini più pregiati. Fin dai primordi dell'unità nazionale in Avellino fu istituita, per iniziativa di Francesco De Sanctis, una scuola di specializzazione per la viticoltura e l'enologia, oggi Istituto tecnico agrario.
La produzione di vini nella provincia di Avellino è numerosa, ma tipici di questa terra sono i due bianchi D.O.C.: il "Fiano di Avellino" e il "Greco di tufo", ed il rosso superiore D.O.C.G., conosciuto con il nome di "Taurasi".
Il Fiano prende il nome dal vitigno omonimo, che i latini chiamavano Vitis apiana, grazie alle api, particolarmente ghiotte della dolcezza di queste uve. Questo vino molto apprezzato già nel Medioevo, ha un'origine millenaria. L'indicazione della denominazione di origine controllata e garantita "Fiano di Avellino" può essere accompagnata dalla menzione tradizionale di origine classica "Apianum".
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: gradevole, intenso, fine, caratteristico.
Sapore: fresco, armonico.
Abbinamenti e temperatura di servizio: perfetto come aperitivo, trova ottimi accostamenti con i più raffinati piatti a base di pesce. Si degusta ad una temperatura di 8°-10°C.
Il Greco di Tufo è il vitigno più antico dell'avellinese, da cui si ricava l'omonimo vino, importato dalla regione greca della Tessaglia, dai Pelagi.
La conferma dell'origine millenaria di questa vite è data dal ritrovamento a Pompei di un affresco risalente al I secolo a.C. dove si menziona esplicitamente il "vino Greco". La coltivazione del vitigno Greco fu diffusa all'inizio sulle pendici del Vesuvio e successivamente in altre zone della in provincia di Avellino, dove prese il nome di Greco di Tufo.
Caratteristiche organolettiche
Colore: giallo paglierino più o meno intenso.
Odore: gradevole, intenso, fine, caratteristico.
Sapore: fresco, secco, armonico.
Abbinamenti e temperatura di servizio: il "Greco di Tufo" è un pregiato vino da pesce e crostacei. Si degusta ad una temperatura di 8°-10°C.
Il Taurasi è uno dei migliori vini del Mezzogiorno d'Italia. La zona di produzione è a nord-est di Avellino e comprende Taurasi e una quindicina di altri comuni, tutti nell'Avellinese.
Il Taurasi ha origini preromaniche: l'aglianico, il vitigno principale da cui si produce questo vino, era un tempo detto "hellenico" o "hellenica", a sottolineare l'origine greca. Il Taurasi ha preso il nome da Taurasia, un piccolo borgo vinicolo che i romani fecero loro dopo aver sconfitto gli irpini, nell'80 d.C..
Caratteristiche organolettiche
Colore: rubino intenso e brillante, tendente al granato fino ad acquistare riflessi aranciati con l'invecchiamento.
Odore: pronunciato, ampio, etereo, gradevole più o meno intenso.
Sapore: asciutto, austero, tannico da giovane, pieno, armonico, equilibrato quando maturo, con retrogusto persistente.
Abbinamenti e temperatura di servizio: il Taurasi viene servito ad una temperatura di 16-18°C per accompagnare primi piatti al sugo di carne, selvaggina, carni rosse arrosto, formaggi a pasta dura stagionati. |