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A tempo di taranta...
…«Abballati, abballati femmene zite e maretate»: il folclore in Irpinia ha un ritmo dionisiaco, scandito a tempo di una sola musica, quella del ballo più celebre al mondo: la tarantella.
Fin dall'antichità questa danza serviva per scacciare gli spiriti maligni dai posseduti. Il ritmo delle tammorre favoriva l'entrata in trance dei partecipanti fino allo sfinimento fisico e quindi alla liberazione.
Presso gli Irpini, famose erano le Atellane, una sorta di commedie ironiche in maschera, ma con l'avvento del Cristianesimo questi riti furono messi al bando. La religione, infatti, riteneva indecorosa l'immagine della donna. Mentre prima il rito rappresentava la misticità legale di un popolo, successivamente divenne espressione di trasgressione selvaggia fuori di ogni regola. Ed è per questo motivo che si inventò il "morso della tarantola", una giustificazione per chi lo praticava e un'accettazione per chi lo reprimeva. Si riteneva che il veleno del ragno provocasse fenomeni di convulsione e che la tarantella fosse in grado di scacciarli riproducendoli nel ballo. Nel corso dei secoli la tarantella non ha perso il senso di ilinx, di gioco di vertigine che fa subire alla coscienza, lucida, una sorta di voluttuoso panico. Danzando, si accede ad un specie di spasmo che annulla la realtà con vertiginosa precipitazione. A Montemarano, i partecipanti si lanciano in gesti carnascialeschi, passi e grida; la figura predominante è la "cuntignosa"- donna che sensualmente si isola nel cerchio dei danzatori attirarando il maschio facendo finta di respingerlo. A condurre la frenesia è il caporabballo che col suo bastone, nudo di scorza, dirige l'intero corpo di ballo, con autorità riconosciuta.
Grazie anche all'inserimento del clarino, importato a Montemarano da qualche emigrante rientrato dagli U.S.A. - prima ancora dei frauli o doppio flauto di canna, e forse della stessa zampogna, che ha sostituito l'antica ciaramella, - la tarantella montemaranese presenta variazioni di toni e dei virtuosismi propri della musica jazz, conservando sempre lo stesso ritmo forsennato di "tammorre". La tarantella impazza a Montemarano in occasione del Carnevale quando decine di fisarmoniche, ciaramelle, tammorre, castagnelle e clarini suonano e suonano e suonano… |