San Leucio per tre giorni
capitale mondiale della seta
Un Tavolo permanente
tra Comune e Unione Industriali
Investire in Georgia: presentata
la prima guida in lingua italiana
Le strutture reticolari spaziali
tra architettura e tecnologia
Dalla americana 3M alla
Italiana Trasformazione Polimeri
aziende
Dalla americana 3M alla
Italiana Trasformazione Polimeri
Lorenzo CHIELLO
Per Terra di Lavoro, interessata
da venti di crisi industriale
di grandi gruppi, un segnale di vitalità
Quando nel gennaio 2005 fu ufficializzata la decisione di 3M di voler abbandonare il territorio (nazionale ed europeo) alienando, dopo più di 40 anni, lo stabilimento storico di San Marco Evangelista, tutti si chiesero quale sarebbe stato il futuro di quell'area industriale. Del resto è ben noto che quando ci si trova di fronte a volontà determinatesi al di fuori dei confini nazionali ben poco è possibile fare se non lavorare affinché un sito, che per la provincia di Caserta è stato non solo un'eccellenza nel campo industriale ma anche un riferimento per le relazioni industriali, sul piano culturale e sociale e quant'altro, possa conservare la propria missione industriale. In questa ottica tutti gli attori (azienda, organizzazioni sindacali, unione industriali, enti locali, uffici pubblici e amministrazioni) si sono adoperati con il risultato che alla data del 1° luglio 2006 la società Italiana Trasformazione Polimeri Spa, con sede legale in Milano, ha acquisito il ramo d'azienda dalla 3M Italia Spa costituito dallo stabilimento di S. Marco Evangelista. L'operazione, guidata da Alessandro Petti, Amministratore Delegato della società, porterà alla realizzazione di un piano di riconversione del sito con un impegno finanziario di circa 30 milioni di euro ed alla costituzione di una NewCo che vedrà la partecipazione di uno dei gruppi più attivi nella trasformazione di materie plastiche, la FB Holding s.r.l., della famiglia Boschi. Alessandro Petti, esponente di una famiglia di imprenditori già affermata nel campo conserviero, da qualche anno ha con successo diversificato la sua sfera di business scommettendo su altre iniziative imprenditoriali industriali. In questa operazione particolare attenzione merita la presenza di sinergie di competenze, da un lato tra la garanzia della continuità di disponibilità delle materie prime a prezzi convenienti rispetto ai competitor; dall'altro la garanzia di tutta la tecnologia necessaria per lo sviluppo ed il continuo aggiornamento dei processi e dei prodotti (eco-compatibilità e biodegradabilità) ed una presenza capillare sul mercato. Difatti, la nuova partita si gioca su tre campi principali: l'imballaggio protettivo, l'imballaggio flessibile, la termoformatura. Il primo è sempre più richiesto per la protezione antiurto ed antigraffio di manufatti dell'industria elettronica, dei mobili, dei serramenti, del legno, in quanto la consistenza dell'imballo è fondamentale per un'integra consegna al cliente del prodotto, in agricoltura in sostituzione del cartone e in edilizia con funzione termo/acustica. Il secondo è utile per confezionare e contenere con varie forme di involucri (rotolini, sacchetti, ecc.). Il terzo riguarda tutti i prodotti classificabili come "usa e getta", compresi i contenitori per alimenti. In questo settore (e qui sta la differenza) il livello dei manufatti è in continuo sviluppo con interessanti prodotti di nicchia. L'iniziativa, suggellata con le varie intese istituzionali e sindacali, ha una sua validità anche sul piano socio-occupazionale in quanto per tutto il personale trasferito (197 unità) è previsto un graduale riassorbimento correlato all'avvio e all'entrata a regime delle linee di prodotto. Certamente per Caserta, colpita dalle problematiche che riguardano i grandi gruppi industriali e le multinazionali, vicende come quella della 3M, il rilancio e la nuova mission della Barilla di Marcianise, individuato come stabilimento leader per i formati speciali di pasta, la nascita di un "Polo Tecnologico Campania Nord" sulle ceneri della Formenti di Sessa Aurunca, il ritorno del marchio Ferrarelle nelle mani di un imprenditore campano, e le nuove opportunità di crescita legate ad alcuni settori emergenti, sono chiari segnali di vitalità del territorio e necessarie iniezioni di fiducia per tutti gli operatori.
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