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  Dicembre 2012

Articoli n° 8
ottobre 2006
 


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La Regione Campania
verso le imprese ICT


 Antonio ALLIEGRO

Pubblicato il Decreto che individua le aree tematiche in attuazione della Misura 3.17

I dati provenienti da studi effettuati nei paesi più industrializzati mostrano che, maggiori investimenti in tecnologie innovative, portano ad un incremento della capacità competitiva e ad una sostanziale crescita economica. Certamente tra i settori di punta che segnano un differenziale di crescita positivo vi è quello legato alle tecnologie informatiche e alle comunicazioni. Basti pensare che in Europa si è registrato nel 2004 un PIL pari al +1.8%, mentre il solo mercato dell'ICT ha registrato un PIL del +3.4%. Anche in Italia si è verificata una situazione simile, dove il PIL legato all'ICT è stato del +1.5%, mentre quello medio è stato del +1.1%. Si può quindi sostenere che «sia in Europa che in Italia, pur con evidenti difficoltà, le ICT si confermano come settore strategico, facendo riscontrare, rispetto al PIL, un differenziale positivo di crescita dell'1.6% (Rapporto Assinform 2006)». D'altra parte in Italia gli investimenti riguardanti il settore delle tecnologie informatiche e della comunicazione è pari al 5,8% del PIL, mentre a livello mondiale è del 7,1%. Da questo si deduce che investimenti insufficienti determinano ritardi nella competitività, nella crescita dell'occupazione e nell'innovazione delle imprese. Prendendo atto degli studi riguardanti le economie degli stati membri, il Parlamento Europeo ha stanziato per il VII Programma quadro 2007-2013 complessivamente oltre 50 miliardi di Euro per la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuove tecnologie al fine di incrementare la crescita economica e il numero di occupati all'interno dei suoi confini. Tornando alla situazione italiana si ha che il mercato dell'ICT cresce del +2,3%, mentre quello mondiale del +6,1%, vi è quindi una sostanziale ripresa nel nostro Paese anche legata ad una ripresa del mercato legato alle tecnologie informatiche +0,9%. Per quanto riguarda l'ambito territoriale della Regione Campania, dal Rapporto redatto da RCOST per Assinform nel 2005 emerge un sostanziale miglioramento del settore legato alle tecnologie informatiche e della comunicazione. Ad una leggera diminuzione del numero di aziende iscritte al Registro delle Imprese (RDI) nel 2004 pari al -2,6% rispetto al 2003, fa da contrappunto un incremento degli occupati pari al +0,96%. La diminuzione del numero delle imprese iscritte al RDI è legata sia alla chiusura delle partite I.V.A. di aziende inattive, come conseguenza della L. n. 47/2004 che introduceva il condono fiscale, sia alla cancellazione di unità produttive aventi competenze tecnologiche meno sviluppate. Con Decreto Dirigenziale n. 373 del 4/8/2006, pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n. 40 del 4/9/2006, la Regione Campania ha approvato gli studi di settore elaborati dal Centro Regionale di Competenza ICT. I citati studi hanno la finalità di fornire gli «Elementi di base per la gestione di aiuti alle PMI con prima individuazione di aree tematiche e di elementi per una griglia di valutazione di progetti di innovazione delle PMI ICT in attuazione della Misura 3.17 del POR Campania 2000/2006 nell'ambito dell'APG E-Gov e SI (Cit. tratta dell'All.to al Decreto Dirigenziale n. 373 del 4 agosto 2006, pag. 1)». L'approvazione degli studi è legata a quanto riportato nel Decreto Dirigenziale 626 del 30/12/2005, poi rettificato con Decreto n. 52 del 03/03/2006. Tali provvedimenti prevedono la concessione di aiuti alle PMI del settore ICT, individuando due fasi di attuazione. La prima si è conclusa lo scorso 30 giugno con la presentazione, da parte delle PMI interessate, delle domande di ammissione alle agevolazioni. La seconda, che riguarda la candidatura di specifici progetti di innovazione ICT, prenderà avvio a breve e avrà come base proprio gli studi appena pubblicati. Di seguito si riportano i punti salienti del Decreto Dirigenziale n. 373/06 e relativi allegati. Questi ultimi definiscono i criteri generali per l'ammissibilità al finanziamento delle imprese campane. Tali criteri sono fondati sull'idea che l'aggregazione tra più imprese può determinare maggiore stabilità economica, nascita di nuova occupazione qualificata e attrazione dai territori circostanti di nuove realtà imprenditoriali.
Criteri generali
- L'output atteso dai progetti deve essere un prodotto (hardware o software o sistema integrato) innovativo. Ciò consentirà lo sviluppo di nuove tecnologie utilizzabili sul piano locale ma soprattutto rivendibili anche sui mercati nazionali ed internazionali […].
- Non sarà ritenuto innovativo un prodotto che fonda la sua originalità sull'applicazione, a meno che l'applicazione considerata non richieda rilevanti miglioramenti delle tecnologie hardware e software esistenti […]
- L'originalità di un prodotto potrà riguardare 1 o più elementi di un sistema o l'intero sistema […]
- I contenuti delle proposte progettuali dovranno essere centrati sulle attività core delle aziende coinvolte […]
- I progetti dovranno esplicitamente prevedere un piano di business teso ad alimentare la domanda di tecnologie informatiche verso la Regione Campania e la formazione di reti di imprese specializzate sulle tecnologie sviluppate nei progetti […]
- Non sono ammissibili, nella qualità di partner di progetto, sia esperti del dominio applicativo che utenti finali (a meno che non siano aziende del settore ICT). Essi potranno invece contribuire come consulenti o utenti del prodotto. Saranno considerate come premialità eventuali lettere di intenti tra proponenti e potenziali utenti dei prodotti da realizzare.
Le aree tematiche individuate per la seconda fase del Bando 3.17 sono, invece, (estratto del Decreto Dirigenziale n. 373/06):
- Pervasive e mobile computing: l'insieme di tecnologie software e hardware che abilitano la raccolta di informazioni da ambienti più o meno estesi, lo scambio di informazioni e la loro elaborazione da qualsiasi locazione, in qualsiasi momento e in presenza di mobilità dell'utente, l'interazione con l'utente mediante interfacce intuitive, integrate in ogni tipo di oggetti di uso quotidiano […].
- E-Collaboration: l'insieme di tecnologie hardware e software che rendono possibile o migliorativa la collaborazione tra individui e organizzazioni distribuite sia in ambito locale che geografico, con l'obiettivo di aumentare e/o migliorare lo scambio di conoscenza, l'efficienza e l'efficacia decisionale e operativa […]
- Software Development: l'insieme di tecnologie software che rendono possibile il miglioramento dei processi di sviluppo e manutenzione del software in ambito industriale […]
- Business Improvement: l'insieme di tecnologie software e hardware che consentono di analizzare, monitorare e gestire i processi di business esistenti o di supportare facilmente l'implementazione di nuovi modelli e processi di business […].
- Tecnologie ICT per il Multimedia: l'insieme di tecnologie hardware e software che consentono di migliorare la generazione, la rappresentazione efficiente, la protezione, il trasferimento e la riproduzione di contenuti multimediali in ambito locale e geografico […]
- Tecnologie ICT vs/ Digital divide: Tecnologie che risolvano tramite applicazioni la non omogenea fruizione dei servizi telematici tra la popolazione, dovuta all'assenza di infrastrutture, a problemi economici e culturali […]
- Tecnologie ICT per Telerilevamento e diagnostica per il monitoraggio dell'ambiente e del territorio: sviluppo di tecnologie software ed hardware che consentano l'implementazione di servizi di monitoraggio dell'ambiente e del territorio con sensori in situ ed in remoto, in modo integrato e distribuito […].

Referente settore ICT PST di Salerno e A.I.C.
aalliegro@pstsa.it

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