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  Dicembre 2012

Articoli n° 8
ottobre 2006
 


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Nuove norme sull’RC Auto.
SarÀ vera rivoluzione?



Fabio FRANCESCHETTI

Cambiamenti nel settore assicurativo.
Vantaggi in vista per gli automobilisti

La “nuova” polizza dovrà indicare: premio di tariffa, provvigione dell’intermediario e sconto per l’utente



Il settore dell'RC Auto è stato oggetto, negli ultimi mesi, di diversi interventi normativi che si prefiggono di cambiare profondamente un mercato che interessa svariati milioni di cittadini.
Ognuno di noi, almeno una volta l'anno, deve fare i conti con la polizza da rinnovare e, nella maggior parte dei casi, si trova nella condizione di brontolare più o meno sottovoce. Non staremo qui ora a snocciolare dati e fatturati di un settore, quello dell'assicurazione RC Auto, che comunque smuove cifre molto importanti sia per i portafogli dei consumatori sia per le imprese assicurative e che, da sempre, è oggetto di scontri - anche furibondi - tra i vari protagonisti del comparto.
In questo spazio cercheremo di raccontare quali sono le principali novità e quali effetti avranno sugli automobilisti italiani e sulle compagnie di assicurazioni.
Lo scorso mese di agosto verrà ricordato da molti non solo perché magari si sono trascorse delle ottime vacanze, ma anche perché sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale tre diversi provvedimenti che vanno ad incidere profondamente, almeno sulla carta, sul settore RC Auto.
Va evidenziato come su tutte le norme che andremo a sintetizzare, si è sviluppato un ampio dibattito che ha spesso raggiunto toni molto aspri cui hanno partecipato tutti i principali attori interessati dalle riforme.
Partiamo dal cosiddetto, anche se impropriamente, decreto Bersani sulle liberalizzazioni.
L'articolo 8 della nuova legge - che in verità contiene un notevole numero di disposizioni molto eterogenee - prevede che, a partire dal 2008, le compagnie assicurative non potranno più stipulare contratti di esclusiva con gli agenti assicurativi. Dovrebbe così nascere la figura dell'agente multimandatario. Cosa vuol dire? In sostanza, ogni volta che ci rivolgeremo ad un professionista del settore per acquistare una polizza, l'agente dovrà studiare il nostro profilo e sottoporci infine la soluzione a noi più conveniente. Non solo, in aggiunta l'intermediario dovrà rilasciare al consumatore preventiva informazione sulle provvigioni riconosciutegli dall'impresa. Infine, i preventivi e le polizze dovranno indicare, in modo evidenziato, il premio di tariffa, la provvigione dell'intermediario, nonché lo sconto complessivamente riconosciuto al sottoscrittore del contratto.
Su queste norme, che se applicate correttamente potranno in realtà portare dei vantaggi reali agli automobilisti, si sono scatenate le reazioni negative delle compagnie assicurative che hanno evidenziato come sulla rete agenziale abbiano finora investito ingenti risorse che sarebbero praticamente da considerarsi perdute.
Sempre nel mese di agosto, la G.U. ha pubblicato un altro provvedimento molto atteso: il regolamento sul cosiddetto Indennizzo Diretto. Figlio del nuovo Codice delle Assicurazioni - il testo che raccoglie tutte le norme riguardanti il settore - il regolamento stabilisce che, a partire dai sinistri che potremmo avere dal prossimo 1° febbraio, dovremo rivolgerci, per il risarcimento, direttamente alla nostra compagnia e non più, come finora, alla compagnia che assicura il veicolo che ci ha danneggiati.
A giudizio del legislatore, questo intervento dovrebbe consentire, anche perché non si prevedono rimborsi per assistenza legale o infortunistica, un notevole risparmio alle compagnie che dovrebbero girare tale vantaggio ai consumatori. É stato stimato che, una volta a pieno regime, il sistema dovrebbe permettere un risparmio del 10% per ogni automobilista. Anche in questo caso si tratta di una piccola rivoluzione che ha trovato nelle Associazioni dei Consumatori dei grandi sostenitori ma anche alcuni fieri avversari; prime tra tutte sono insorte le categorie più colpite, quelle degli avvocati e degli infortunisti che, in questo modo, si troverebbero di fronte ad un notevole ridimensionamento delle proprio giro d'affari. Sia gli uni sia gli altri, hanno giustificato questa contrarietà alla norma, affermando che in questo modo si lede il diritto di difesa, costituzionalmente garantito, lasciando gli assicurati, la maggior parte dei quali assolutamente a digiuno di questioni riguardanti i sinistri automibilistici, in balia delle compagnie assicurative che potranno così offrire cifre risarcitorie anche non consone facendo leva su quel vizio un po' italiano che ci vuole pronti ad accettare denaro con lo spirito del "pochi, maledetti e subito".
L'ultimo provvedimento di cui vogliamo dar conto è forse quello passato più sotto silenzio ma che, a nostro giudizio, potrebbe realmente dare una scossa importante al settore RC Auto.
Con un regolamento approvato il 9 agosto scorso e pubblicato in G.U. il 26 settembre, l'Isvap (l'Istituto che vigila sulle imprese assicurative) ha sancito che, a partire dal prossimo gennaio, le compagnie assicurative dovranno spedire al domicilio degli assicurati, almeno trenta giorni prima della scadenza della polizza, una comunicazione contenente l'attestato di rischio - in pratica si tratta della nostra pagella di automobilista - e la proposta per il rinnovo della polizza, evidenziando in maniera chiara il quanto e il perché degli eventuali aumenti. Questa disposizione, molto avversata dall'ANIA, l'Associazione che rappresenta le compagnie assicurative, consentirebbe a tutti noi di poter avere tra le mani tutti gli strumenti utili per guardarci intorno in tempo utile e, se conveniente, cambiare facilmente compagnia assicurativa.
Non possiamo infatti tacere che se è vero che le compagnie di assicurazioni fanno di tutto per ostacolare i cambiamenti, forse un piccolo esame di coscienza dovremmo farlo anche noi consumatori. Chi di noi si ricorda in tempo che sta per scadere la nostra polizza per vedere se qualcuno ci può offrire un prodotto a minor costo? Chi di noi è disponibile a rinunciare ad avere un rapporto con un agente, che sarà anche comodo, ma che chiaramente ha dei costi, rivolgendoci ad una delle compagnie telefoniche o che operano su Internet?
Ecco, il regolamento dell'Isvap obbliga le compagnie a fornirci tutta una serie di dati indispensabili per poter cambiare. Dovremo, però, essere noi a cogliere questa opportunità e superare una costosa pigrizia.

Direttore NOMOS
fabio.franceschetti@nomoscsp.it

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