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Articoli n° 9
NOVEMBRE 2006
 


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Fermo amministrativo:
abusi e rimedi

Cessione di cubatura:
destino dell’area assentita

La conciliazione amministrata dalle Camere di Commercio

La Cassazione sentenzia ancora sul mobbing

Basilea 2: un’opportunitÀ di crescita per le imprese

La conciliazione amministrata dalle Camere di Commercio

k Marco MARINARO

Secondo i dati Unioncamere, la Campania nel 2005 è la Regione leader nella conciliazione tra imprese e consumatori


Puntualmente come ogni anno Unioncamere ha pubblicato i dati dell'Osservatorio camerale sulla Conciliazione amministrata dalle Camere di Commercio e come ogni anno, dal 1997 in poi, si registra una consistente crescita dell'accesso delle imprese e, soprattutto, dei consumatori a questo importante procedimento della cosiddetta giustizia alternativa (ADR, alternative dispute resolution).
Il numero complessivo di conciliazioni gestite nel 2005 è di 6.117 e l'incremento conseguito nell'anno trascorso è pari al 34% (nel 2004 l'aumento era stato del 115% rispetto al 2003). Il rilevante rallentamento della crescita può ritenersi fisiologico in relazione al numero dei procedimenti amministrati se si considera che ancora nel 2002 le procedure gestite erano state appena 1.138. Particolarmente significativo appare il dato statistico suddiviso per regioni ove continuano a distinguersi la Campania e la Sicilia. Invero, la Sicilia che nell'anno 2004 aveva gestito 755 conciliazioni collocandosi al primo posto della graduatoria redatta da Unioncamere (seguita dalla Campania con 698 e dalla Toscana con 550) è stata ampiamente superata dalla Campania che per l'anno 2005 ha gestito ben 1.358 procedimenti conciliativi, rispetto alla Sicilia che ne ha gestiti "soltanto" 871 e alla Toscana 618. Destano meraviglia i dati della Lombardia, ove opera la Camera Arbitrale Nazionale ed Internazionale di Milano quale Azienda Speciale della C.C.I.A.A. di Milano con 540 conciliazioni e il Lazio (ove opera la Camera Arbitrale della C.C.I.A.A. di Roma) con 153 procedure.

II risultato delle Camere di Commercio della Campania appare tanto più significativo in quanto è l'unico che conserva un trend di crescita straordinario (quasi pari ai due anni precedenti) tale da conseguire anche per il 2005 quasi il raddoppio delle conciliazioni amministrate, rappresentando in tal modo un quinto dei procedimenti trattati a livello nazionale.
Nell'anno trascorso, delle 6.117 domande di conciliazione, 1.320 riguardano controversie tra imprese e 4.797 rapporti tra imprese e consumatori: circa la metà dei tentativi si è conclusa con esito favorevole. Il valore medio delle pratiche nel 2005 è stato pari a 39.700 euro (nel 2004 era di circa 50.000 euro), in particolare per quanto riguarda le controversie tra imprese, il valore medio è stato di circa 59.000 euro e per le controversie relative a rapporti tra imprese e consumatori è risultato di poco superiore ai 20.000 euro. La durata media del procedimento è stata di 55 giorni (nel 2004 era stata di 43 giorni). L'allungamento dei tempi dei procedimenti rappresenta l'unico aspetto negativo nell'evoluzione, ma trova ragione nel numero davvero notevole di conciliazioni gestite. Le Camere di Commercio che anche nel 2005 hanno svolto attività di formazione dei conciliatori (sono stati circa 951 i conciliatori formati nel 2005 e 325 quelli specializzati nella conciliazione delle controversie di diritto societario), per l'anno in corso proseguono nella promozione di questo importante strumento di risoluzione alternativo delle controversie che unisce alla economicità ed alla rapidità, la riservatezza delle questioni trattate (la terza edizione della "Settimana nazionale della conciliazione" si è svolta dal 16 al 21 ottobre 2006).
Tuttavia, la crescita del fenomeno (le Camere di Commercio nel periodo 1997-2005 hanno gestito complessivamente 16.413 conciliazioni) non può ancora essere significativamente rapportata al numero dei procedimenti civili che annualmente vengono iscritti a ruolo in Italia (nel 2004 sono stati iscritti nei tribunali circa 2,5 milioni di nuovi processi civili e poco meno di 1,5 milioni quelli dinanzi ai giudici di pace). Peraltro, scomponendo il dato generale si può osservare che l'80% delle conciliazioni svolte presso le Camere di Commercio conseguono a liti tra imprese e consumatori (12.825, la maggior parte delle quali nel settore della telefonia, ove l'instaurazione del tentativo viene ritenuto obbligatorio).
Assumono così particolare interesse le disposizioni legislative volte ad orientare verso procedimenti conciliativi le liti in materia di servizi di pubblica utilità e di turismo, come anche il recente Codice del consumo affida ancora una volta alla conciliazione camerale un ruolo centrale.
In questa direzione, importanti iniziative promozionali sono destinate ad essere realizzate con il contributo del Ministero per lo Sviluppo Economico. Infatti, con decreto dirigenziale del 2 marzo 2006 sono stati assegnati ad Unioncamere 10 milioni di euro per lo svolgimento (unitamente alle associazioni dei consumatori) di iniziative promozionali a vantaggio dei consumatori. La prima iniziativa nota è quella della Camera di Commercio di Milano presso la quale nel periodo dal 22 settembre al 31 dicembre 2006 (con lo slogan "Provare non costa nulla") le procedure di conciliazione per le controversie tra consumatori e imprese si svolgeranno gratuitamente. La Camera Arbitrale di Milano, particolarmente sensibile alle attività di promozione e diffusione della cultura della conciliazione, ha deciso di integrare il contributo previsto dal decreto suindicato che prevede per i consumatori il totale rimborso delle spese sostenute per gli incontri di conciliazione. In virtù di questa integrazione non vi saranno spese da sostenere né per il consumatore né per l'impresa, indipendentemente dal raggiungimento o meno di un accordo tra le parti. Il procedimento è gratuito per il consumatore qualunque sia il valore della controversia; è stato invece fissato un tetto di euro 50.000 superato il quale soltanto l'impresa sarà tenuta a sostenere le spese di conciliazione. Tra le iniziative finanziate nel decreto di particolare interesse appaiono altresì la creazione di un "call center" finalizzato alla promozione delle ADR e di assistenza ai consumatori a livello nazionale e la realizzazione di "sportelli-pilota" per l'attività di informazione anche in tema di ADR, consulenza ed assistenza in fase di reclamo ai consumatori. Resta tuttavia ancora in ombra la conciliazione nelle liti tra imprese e cioè proprio in quelle controversie ove l'interesse per una più rapida soluzione è ancor più avvertita. Infatti, soltanto il 20% delle conciliazioni gestite dalle Camere di Commercio (dal 1997 al 2005) si è svolto tra imprese in lite (nel 2005 sono state 3.572). Nella prospettiva del potenziamento dello strumento conciliativo per le imprese occorre ricordare che la riforma del processo societario (Decreto Legislativo 5/2003) ha disciplinato organicamente l'istituto poi attuato con i decreti ministeriali 222 e 223 del 2004 (in vigore dal 23 agosto 2004) che rispettivamente hanno determinato i criteri di iscrizione e le modalità di tenuta del registro degli organismi di conciliazione ed hanno fissato il regime tariffario. Tuttavia, soltanto con decreto del 24 luglio 2006 il Direttore Generale della Giustizia Civile del Ministero della Giustizia quale responsabile del Registro degli Organismi di conciliazione ha fissato le modalità di iscrizione ed ha stabilito i criteri per l'accreditamento degli enti di formazione. Con la pubblicazione di questo decreto diviene così operativa, dopo oltre tre anni dalla promulgazione della riforma, il procedimento di conciliazione in materia societaria. È ragionevole ritenere che le Camere di Commercio provvederanno in breve all'iscrizione nel Registro e, per l'esperienza decennale maturata, diverranno immediatamente, anche in questo settore nevralgico per lo sviluppo delle ADR, il punto di riferimento per la conciliazione amministrata e per la formazione dei conciliatori.
Con l'operatività del Servizio di Conciliazione presso le Camere di Commercio anche in materia societaria si aprono nuove e interessanti prospettive per le imprese mediante la valorizzazione strategica della gestione delle controversie aziendali: rapidità, economicità, flessibilità, riservatezza e professionalità sono le parole chiave per l'accesso al mondo delle ADR ed in particolare al mondo della conciliazione camerale.

Avvocato - info@studiolegalemarinaro.it

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