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  Dicembre 2012

Articoli n° 1
gennaio/febbraio 2006
 

UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
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La riforma dello Statuto

Tempi di vita e di lavoro

Come sarÀ l’imprenditore del futuro

Tempi di vita e di lavoro
di Bruno Bisogni


La Piccola Industria di Napoli punta sulle partnership per realizzare progetti importanti per il territorio.
Intervista con il Presidente
Bruno Scuotto


L'ultima iniziativa in ordine di tempo è la costruzione di un "Tavolo di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro". Si tratta di un organismo al quale, oltre al Gruppo Piccola Industria dell'Unione Industriali di Napoli, hanno aderito Cgil, Cisl Uil e Obr Campania, e che dovrebbe includere presto tra i soggetti partecipanti anche il Comune e la Provincia di Napoli. Il Tavolo costituirà un momento di confronto e progettualità, dal quale dovrebbero sortire una serie di percorsi sperimentali attivabili sul territorio. Si attuerebbe così, finalmente, la normativa per il sostegno della maternità e della paternità, per il diritto alla formazione e per il coordinamento dei tempi della città (legge 54 dell'8 marzo 2000). Proprio dal Tavolo di conciliazione è possibile prendere spunto per approfondire con il Presidente del Gruppo Piccola Industria dell'Associazione napoletana, Bruno Scuotto, strategie e azioni messe in campo dall'organismo da lui guidato.

Cosa vi proponete in concreto con l'attivazione del Tavolo?
Abbiamo individuato, con l'ausilio della docente in Diritto del lavoro Alfonsina De Felice, quattro macro-aree di operatività: il monitoraggio per i tempi di vita e di lavoro; la realizzazione di asili nido di zona; la formazione di agenti di conciliazione da inserire negli organici aziendali; la flessibilità degli orari di lavoro. Un nostro obiettivo di fondo è di rendere praticabile l'attuazione dell'articolo 9 della legge 53. Tale norma assegna consistenti incentivi alle imprese che definiscono intese contrattuali dirette a riorganizzare il lavoro, prevedendo ad esempio programmi di formazione volti ad agevolare il reinserimento dei dipendenti dopo un periodo di congedo. Le agevolazioni alle aziende sono inoltre finalizzate proprio alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, con particolare riferimento alla cura dei figli fino a otto anni di età. A tale scopo sono ipotizzate diverse forme di flessibilità, dal part-time reversibile al telelavoro, alla flessibilità degli orari e dei turni.

Molte altre sono le azioni che hanno caratterizzato le attività del Gruppo in appena sei mesi dall'inizio del suo mandato. Se dovesse individuarne un comune denominatore...?
A parte l'ovvia rappresentanza e tutela degli interessi delle piccole imprese dell'area napoletana, direi che la peculiarità, il "timbro" di questa gestione sta nella partecipazione. L'obiettivo che ci siamo prefissi, sia il sottoscritto che l'intero Consiglio direttivo, è di estendere la possibilità di incidere, le occasioni di dibattito, le opportunità di confronto. La circostanza in cui con maggiore evidenza si è verificato tutto questo è stata la nostra Assemblea Pubblica di metà novembre. Un evento che abbiamo voluto allargare anche a chi in quel giorno non ha avuto materialmente la possibilità di parteciparvi. Abbiamo trasmesso in diretta i lavori attraverso il nostro minisito realizzato nel sito dell'Unione, utilizzando, per la prima volta in assoluto per l'Associazione, la tecnologia in streaming. Abbiamo attivato sempre sul sito anche un forum, permettendo agli associati di intervenire e porre domande sia nei giorni precedenti che in quelli immediatamente successivi all'Assemblea. Quesiti cui abbiamo prontamente risposto.

Al di là del rapporto con gli associati, sembra che la ricerca di partnership faccia parte del dna di questo gruppo dirigente.
É così. Siamo in piena sintonia con il programma della Presidenza Lettieri, che indica nel confronto, nella collaborazione e nella concertazione altrettanti capisaldi di una nuova metodologia, destinata a consolidare e rafforzare il ruolo dell'Unione nei rapporti con le Istituzioni e la società civile, nel rispetto di funzioni e competenze. Assunto il metodo come base, le possibilità di declinarlo sono svariate. Proprio di recente, ad esempio, abbiamo avviato un tavolo di cooperazione con le Aziende speciali della Camera di Commercio di Napoli. Siamo convinti che un più stretto rapporto con le piccole imprese possa ulteriormente accreditare e dare potere contrattuale a tali organismi, che già bene si segnalano per la qualità delle loro iniziative. Il nostro obiettivo è di indirizzare la loro azione in maniera più mirata verso istanze ed esigenze espresse dal territorio e dal mondo produttivo.

La ricerca di sinergie sta avvenendo anche nel quadro del sistema confederale.
Già. D'altra parte, la volontà di delegare e decentrare è espressa anche dai vertici nazionali. Abbiamo subito raccolto, ad esempio, l'invito del Presidente del Consiglio centrale della Piccola Industria, Giuseppe Morandini, chiedendo di organizzare a Napoli il Comitato centrale dell'organismo. Vogliamo altresì offrire un contributo a Morandini per l'attuazione della delega assegnatagli dal Presidente Montezemolo in materia di semplificazione nei rapporti con la P.A..

Un fronte sul quale il Gruppo Piccola di Napoli si è già mosso.
Proprio nelle scorse settimane abbiamo reso operativo uno sportello facilitatore nei rapporti con la P.A.. Tale nuovo strumento servirà ad aiutare le imprese nei casi di disservizi, omissioni, irregolarità o negligenze da parte di Istituzioni ed Enti, pubblici e privati. Pensiamo anche a supportare le Pmi per la lettura e l'interpretazione dei bandi. Spesso imprese di piccola dimensione hanno difficoltà a ricevere e vagliare per tempo informazioni che pure sarebbero di notevole interesse. Il nostro intento è di colmare questa lacuna.

Un vostro fiore all'occhiello è il Progetto Quadrifoglio.
Abbiamo selezionato alcuni giovani di qualifiche medio-basse provenienti da quartieri cosiddetti a rischio. Per loro sono stati attrezzati percorsi di formazione on the job che preludono all'assunzione. Anche in questo caso, abbiamo ideato l'iniziativa ma non ci siamo mossi da soli. Ricevuto un sostegno concreto dal Ministero del Lavoro e dalla Camera di Commercio di Napoli, abbiamo selezionato i giovani anche grazie alle segnalazioni di parrocchie e gruppi di volontariato presenti sul territorio.

La comunicazione è un altro degli aspetti cui prestate particolare attenzione.
Da qualche mese curiamo una pagina settimanale sul Denaro. Grazie alla collaborazione con quel gruppo editoriale, e nella fattispecie con Denaro Tv, siamo inoltre partiti da metà dicembre con un ciclo di 50 trasmissioni della durata settimanale di mezz'ora che ci serviranno a dare spazio a posizioni, dibattiti e iniziative del Gruppo. Abbiamo comunque rapporti un po' con tutte le realtà della stampa e dell'emittenza presenti su piazza. La nostra finalità prioritaria è dare visibilità a quanto diciamo e a quello che facciamo, perché, soprattutto in quest'epoca, l'immagine è fondamentale. Sotto un altro profilo la comunicazione, che, come sottolineavo in precedenza, si avvale anche del sito e delle nuove tecnologie, è un modo per favorire l'incontro e la partecipazione, ovvero quella metodologia di fondo che riteniamo sia la più produttiva per conseguire adeguati risultati.

Tanti progetti, ma anche convegni, seminari, tavole rotonde. Non c'è il rischio di dispersione?
No. Le iniziative sono discusse e decise sempre in attuazione del programma approvato in assemblea. In ogni caso, proprio per impedire eventuali sovrapposizioni o duplicazioni, abbiamo affidato a Mariano Giustino una delega alla programmazione e al controllo dei progetti. L'obiettivo è di perfezionare l'organizzazione interna del Gruppo e dare a tutti un riferimento univoco sui progetti e le attività in corso.

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