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  Dicembre 2012

Articoli n° 10
DICEMBRE 2006
 


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Il Paese È alla ricerca
di nuovi equilibri

Arriva nell’industria conciaria
il Centro di Ricerca Iuliani

E.S.CO., la nuova frontiera
del risparmio energetico

CASI ECCELLENTI
Arriva nell’industria conciaria
il Centro di Ricerca Iuliani

La società Albatros ha avuto da sempre come strategia aziendale una politica manifatturiera indirizzata alla innovazione e alla ricerca. Oggi ha raggiunto l’eccellenza

Enrico IULIANI


Che la ricerca in Italia sia diventata un elemento nevralgico dello sviluppo globale della società è testimoniato proprio in questi giorni convulsi che sta vivendo la politica italiana, con l'esame della Finanziaria 2007.
La domanda di ricerca da parte dell'industria è stata, negli anni passati, assai contenuta, soprattutto nel settore conciario, la cui attività è da ritenersi tra le più antiche del settore manufatturiero.
Dopo un periodo nel quale non è stata avvertita l'esigenza di "innovazione", il citato settore merceologico sente oggi, più che mai, l'esigenza di una radicale revisione dei propri "standard" di riferimento che sono stati per lunghi anni degli inamovibili capisaldi industriali. É stato accertato che, per le piccole e medie imprese, la sopravvivenza sui mercati attuali impone di dare vita ad un processo di innovazione attraverso la progettazione e la realizzazione di programmi di ricerca che devono necessariamente avere la inevitabile caratteristica di strategica continuità.
L'Industria Conciaria Albatros Spa con la realizzazione del Centro di ricerca in Solofra (voluto dal giovane staff dirigenziale dal quale emergono le figure di spicco di Stefania Iuliani e di Fabrizio Iaquinandi) ha concretizzato una strategia aziendale che ha da sempre caratterizzato la propria politica industriale indirizzata alla innovazione e alla ricerca. Il taglio innovativo dell'azienda trova riscontro in quella esercitata già nei primi anni dalla società Albatros Spa che diede vita - in un territorio industriale specializzato nella lavorazione della "nappa senza pelo" (quale era ed è quello di Solofra) - ad un processo manifatturiero (anni 70-80) che era stato sviluppato e noto solo in Ispagna (perché connessa con la reperibilità della materia prima in loco), ma totalmente sconosciuta in Italia, che era quella della lavorazione del montone "double face con pelo". Con tutte le difficoltà connesse con la mancanza di know-how e con la difficile reperibilità della materia prima (il pellame non era importabile dalla Spagna in quanto, all'epoca, vigeva un veto all'importazione da parte della CE), l'Albatros introdusse, nel mercato di vendita della pelle, articoli assolutamente innovativi che immediatamente si affermarono come competitivi e con caratteristiche qualitative tali da essere apprezzate in un mercato che fino ad allora era stato di esclusiva competenza delle concerie spagnole.
 Sin dalla sua costituzione, pertanto, l'Albatros ha avuto, come costante strategia aziendale, una politica manifatturiera indirizzata alla innovazione e alla ricerca, tanto che negli ultimi venti anni è stata gratificata dal mercato di vendita che ha riconosciuto l'elevato standard qualitativo conferito alla produzione del "double face"; la prova che tale strategia è risultata vincente è dimostrata dalla circostanza che l'Albatros medesima ha superato i periodi di fortissima crisi che hanno caratterizzato il settore conciario investendo in macchinari, uomini e nuove tecnologie riuscendo a realizzare una gamma di articoli che sono stati venduti (per il 70-80%) nel mercato estero (il campionario 2007 annovera circa ottanta e più nuovi articoli, da destinarsi al settore dell'abbigliamento, della calzatura e della pelletteria). Il Centro di Ricerca Iuliani, realizzato con l'approvazione del Ministero dell'Università e della Ricerca, sorge in adiacenza allo stabilimento principale e rappresenta la dimostrazione che l'attività conciaria fino ad ora esercitata dall'impresa ha avuto, e continua ad avere, come costante linea conduttrice, la politica costantemente indirizzata alla innovazione e alla ricerca i cui costi, sebbene risultati gravosi in quanto sostenuti in un periodo di forte contrazione di mercato, si sono, poi, trasformati in ricavi e vantaggi imprenditoriali che hanno consentito, prima, il mantenimento delle risorse e, poi, la capacità di offrire (e di proporre) al mercato prodotti innovativi di pieno soddisfacimento sia commerciale che ambientale.
É stato possibile conseguire il raggiungimento di tali risultati, in forza di investimenti continui in macchinari, uomini e nuove tecnologie che hanno consentito la realizzazione di una vasta gamma di prototipi e nuovi articoli venduti in larghissima percentuale (80%) sul mercato estero; tali investimenti sono stati quelli che hanno consentito di superare il periodo di fortissima crisi che ha caratterizzato, negli anni scorsi, il settore della concia. La naturale sintesi di tale politica è stata la realizzazione del recentissimo "Centro di Ricerca Iuliani", che costituisce, nel privato, un centro di assoluta eccellenza dell'industria conciaria, come testimoniano la convenzione stipulata con l'Università Federico II di Napoli e l'Università di Salerno con l'approvazione del Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca (oggi Ministero dell'Università e della Ricerca). Oggi il Centro, pur essendo in fase di completamento e di rifinitura, è in parte già operante ed è funzionalmente composto da un'area "produttiva" (nella quale si esegue la ingegnerizzazione delle fasi di lavorazione dei prototipi precedentemente sviluppati) e da laboratori chimico-fisici nei quali si finalizzano due obiettivi principali: il primo è connesso con la fase di controllo qualità (sia dei prodotti consolidati che dei prototipi), mentre il secondo è relativo alla fase di ricerca strettamente intesa che trova adeguato ed avanzato supporto nella strumentazione di ultima generazione utilizzata per studiare intimamente sia la materia prima principale (pellame) che la materia accessoria (prodotti chimici) utilizzata per la realizzazione dei prodotti finiti.
 Attrezzature specifiche (gas-cromatografo; HPLC) consentono la scomposizione e l'identificazione dei componenti elementari del "prodotto chimico", materia accessoria fondamentale nei processi che caratterizzano l'industria conciaria. Strumentazioni all'avanguardia (spettrofotometri UV-VIS, Assorbimento Atomico, ecc.), consentono di eseguire attività di ricerca sui prodotti coloranti, nonché attività di analisi sulle acque (sia di emungimento che di scarico) con favorevole ed immediato impatto sullo studio dell'ambiente. Inoltre si eseguono, oltre ai test di analisi e accertamenti di natura chimico-fisica di cui si è detto, anche indagini di natura microbiologica sulla struttura del pellame grezzo a salvaguardia sia della qualità del prodotto che della salubrità del consumatore finale (test-antibatterico). In ultimo, il Centro è attrezzato per l'effettuazione di molteplici test sul prodotto finito di natura puramente fisica, finalizzati alle valutazioni di caratteristiche quali la resistenza allo strappo, sfregamento, solidità del colore alla luce, permeabilità al vapore d'acqua, ecc.). Il Centro di Ricerca Iuliani trova la sua origine dall'idea sorta qualche anno addietro con la presentazione al MIUR di un progetto, coordinato con l'Università Federico II di Napoli, denominato "Leather in summer" che nasce come prodotto "nuovo" realizzato nel Centro e che può rappresentare l'avvio di una necessaria e continua interazione tra industria e mondo accademico. Tale è la motivazione che ha spinto la costituzione di un Comitato di Gestione del Centro nel quale, oltre alla parte privata costituita dalla presenza dell'Albatros Industria Conciaria Spa, è stata prevista la presenza di docenti universitari per consentire la corretta relazione tra "teoria" e "pratica", comitato al quale sarà demandato la promozione di corsi di formazione professionale nel settore conciario, costituendo, di fatto, un esempio concreto di integrazione tra mondo degli studi e del lavoro.
Altro scopo, non secondario, del Centro sarà quello di raccogliere le "richieste" del mercato, gli input degli stilisti di fama internazionale con cui l'Albatros detiene da anni continui rapporti commerciali, elaborare e sviluppare le nuove idee al fine di una continua e mai interrotta ricerca innovativa sia sul prodotto strettamente inteso che sulle correlazione che lo stesso esercita sul consumatore finale e sull'ambiente esterno.

Presidente Albatros spa
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