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In Irpinia, la ricerca
ha un nuovo nome: Biogem
Il presidente del Centro,
Ortensio Zecchino, presenta le prospettive ambiziose del neonato Istituto
Gruppo Malzoni: mezzo secolo di storia di eccellenza
Nella clinica avellinese,
da generazioni prestazioni sanitarie
di elevata qualitÀ
La forza del sistema
sanitario nasce dall’integrazione
pubblico-privato
SERVIZI SANITARI
Gruppo Malzoni: mezzo secolo di storia di eccellenza
Di padre in figlio, la professione medica tramandata con passione e competenza
Carmine MALZONI
 Il cinquantenario della clinica Malzoni rappresenta per me un traguardo e un punto di partenza. Ma anche un momento di grande emozione, perché sono tanti i ricordi, legati soprattutto a mio padre. Il giorno dell'inaugurazione, il 26 luglio del 1956, era felice come mai lo avevo visto. Il suo sogno si stava realizzando e sul suo volto traspariva la soddisfazione per l'obiettivo raggiunto. In quegli anni io frequentavo il liceo classico e nessuno in famiglia aveva mai messo in discussione il fatto che dovessi diventare medico. Ma al momento dell'apertura della clinica, ho cominciato a frequentare quell'ambiente, comprendendo immediatamente che quella era la mia strada. L'unica. Ero totalmente affascinato. Diverse le sensazioni che provavo, l'angoscia e la comprensione della malattia, l'alone di speranza che investiva la figura dei medici e la consapevolezza della loro grande responsabilità.
Mio padre, esempio meraviglioso di uomo e medico, morì troppo presto, a settantasette anni e nella mie mente rimarrà sempre impressa l'immagine del suo funerale che coincise con l'inaugurazione dell'Ospedale Civile di viale Italia. Mentre il corteo funebre passava, si sentiva nel piazzale antistante l'ospedale la banda musicale e i politici con i loro discorsi inaugurali. In quella circostanza decisi che avrei dedicato tutte le mie energie al potenziamento della clinica, mirando a non sottovalutare la ricerca dell'eccellenza. E così ho fatto, sempre. Mi dimisi tra lo stupore generale da un prestigioso incarico universitario. E mai mi sono pentito di quella scelta. Con mio cognato Donato Bruni e il mio amico Pierluigi Cillo riuscimmo a raggiungere risultati lusinghieri. Mi riferisco alla chirurgia delle vie biliari prima in laparotomia e poi in laparoscopia, alle endoprotesi di anca e ginocchio, alla chirurgia traumatologica, all'oncologia ginecologica, alla diagnostica per immagini, alla medicina nucleare in vivo e in vitro, alla genetica e, per ultima, alla biologia molecolare. Oggi riscuotiamo la fiducia di tante persone e oggi, più che mai, abbiamo il dovere di ricercare sempre l'eccellenza e di migliorare le nostre prestazioni adeguandole agli standard internazionali migliori.
Come si ottiene tutto ciò? Mantenendo legami forti con i circuiti internazionali delle varie specialità, curandone e incrementando i collegamenti, organizzando convegni internazionali e di confronto.
Guardo al futuro con ottimismo anche perché la fortuna mi ha premiato con due figli straordinari, Mario e Annamaria che hanno intrapreso la strada tracciata da mio padre. Tutti lavoriamo verso un nuovo e importante obiettivo: la creazione di una struttura moderna ed efficiente, 200 posti letto, avanzata nelle tecnologie, dove tutte le branche attualmente esercitate nella clinica Malzoni e nella Diagnostica Medica possano crescere, offrendo ai cittadini quanto di meglio la medicina possa disporre. É la nostra sfida tesa a garantire una risposta sanitaria completa ed efficiente in ogni ambito di cura. La sfida di un Gruppo che oggi celebra con orgoglio il cinquantenario della fondazione, pronto e determinato, con impegno intenso e costante, con volontà e capacità, a raggiungere questa nuova mèta.
Presidente Regionale Sanità Confindustria
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