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  Dicembre 2012

Articoli n?10
GENNAIO/FEBBRAIO 2012
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VI PREMIO BEST PRACTICES L'innovazione fa rima con CULTURA

Detassazione: ACCORDO tra Confindustria Salerno e OO.SS.

SICUREZZA: l'Inail stanzia 18 milioni di euro per i progetti di imprese campane


VI PREMIO BEST PRACTICES L'innovazione fa rima con CULTURA


Si fa sempre più strutturata, ricca e partecipata l'iniziativa del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno nata per divulgare e consolidare la cultura della R&I non solo nelle imprese, ma anche nelle istituzioni e nei cittadini

di Marcella Villano, Segreteria Premio Best Practices - premiobp@confindustria.sa.it

La presentazione in anteprima in Campania del libro "Tu sei il male" di Roberto Costantini, responsabile Relazioni esterne e internazionali della LUISS Guido Carli, avvenuta il 15 dicembre scorso presso la nostra sede, ha inaugurato il ciclo di incontri letterari pianificati dal Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno nell'ambito della promozione del Premio Best Practices per l'Innovazione, con l'obiettivo di divulgare e consolidare la cultura della R&I non solo nelle imprese, ma anche nelle istituzioni e nei cittadini.
L'iniziativa, giunta alla sesta edizione e organizzata in sinergia con Confindustria Servizi nazionale, ha l'obiettivo di: valorizzare le progettualità realizzate dalle imprese di servizi; promuovere l'innovazione che ha generato risultati reali; diffondere la cultura del "nuovo e utile" tra le imprese.
Si tratta di un progetto rivolto alle molteplici e variegate "anime" del mondo dei servizi, alle competenze che esprimono, alle eccellenze che producono in termini di innovazione di processo e prodotto, ai benefici che apportano ai clienti finali.
Possono, infatti, partecipare tutte le aziende di servizi (ICT, marketing, consulenza, formazione, ingegneria, etc.), che abbiano realizzato e concluso interventi in favore di propri clienti e che possano presentarne i risultati ottenuti.

Da sin.: Antonello Saccomanno, Giuseppe De Nicola, Roberto Costantini, Raffaella Venerando, Andrea Prete

I soddisfacenti esiti conseguiti durante le precedenti edizioni e le richieste pervenute dalle aziende manifatturiere hanno favorito una revisione del format originale, determinandone l'apertura anche alle imprese di produzione.
Oggi, il Premio, può contare, nella sua pur breve storia, su oltre 150 progetti presentati e divulgati, provenienti dall'intero territorio nazionale e circa quaran ta selezionati e individuati quali meritevoli di menzione.

Di particolare rilievo anche le autorevoli e prestigiose partnership nazionali e internazionali raggiunte con: l'Università LUISS Guido Carli, il cui direttore generale Pierluigi Celli sarà il Presidente del Comitato Tecnico Scientifico del Premio, organismo preposto alla valutazione dei progetti che saranno candidati alla sesta edizione.
È stato, inoltre, definito un percorso di collaborazione per divulgare il Premio nell'ambito delle iniziative promosse dall'Ateneo; l'Italian Business Angels Network Association (IBAN) Associazione Italiana degli Investitori Informali in Rete che ha tra le finalità quelle di sviluppare e coordinare l'attività di investimento nel capitale di rischio in Italia e in Europa da parte degli investitori informali; promuovere l'incontro con gli imprenditori/aziende; contribuire alla realizzazione di programmi locali/nazionali/comunitari e con la quale è stato siglato un Protocollo d'Intesa; Borsa Italiana, Consolato Britannico, Consolato USA e Ambasciata Cinese. Il Premio, quale esperienza progettuale di successo, è stato anche inserito tra quelle iniziative cui sarà garantita particolare visibilità nell'ambito dell'accordo firmato, a margine della IX Giornata della Ricerca & Innovazione svoltasi lo scorso 9 novembre, dalla Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, dalla Vicepresidente Diana Bracco e dalla Direttrice Generale della Rai, Lorenza Lei.

Da sin.: De Nicola, Presidente Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno e Roberto Costantini

Obiettivo: portare all'attenzione del grande pubblico, attraverso tutti i media del gruppo Rai, le eccellenze industriali del nostro Paese e le iniziative promosse dal mondo delle imprese sui temi della Ricerca e Innovazione, della conoscenza, della formazione, delle piccole e medie imprese.
Nei prossimi mesi, inoltre, al fine di coinvolgere un numero sempre più ampio di imprese che con le loro progettualità contribuiscono quotidianamente alla crescita e all'innovazione del Sistema Paese, si svolgeranno incontri di presentazione del Premio presso alcune Associazioni Industriali italiane che, nel tempo, hanno manifestato interesse a conoscere e approfondire i contenuti e le modalità di adesione all'iniziativa.

Per info: www.premiobestpractices.it premiobp@confindustria.sa.it




L'INTERVISTA Botta e risposta con Roberto Costantini, autore di Tu sei il Male

di R. Venerando

Roberto Costantin

Ingegner Costantini, partiamo da 4 anni fa quando ha cominciato a fare ordine tra i suoi appunti sparsi che contenevano già in bozza "Tu sei il Male".
Cosa l'ha spinto a cambiare pelle provandosi in un altro ruolo diverso da quello dell'ingegnere, dell'imprenditore, del consulente?

Quali sono state le sue urgenze interiori?
L'idea di Tu sei il Male, in realtà quella dell'intera trilogia, è nata grazie al mio lavoro che per anni mi ha costretto a lunghissimi viaggi in aereo.
Per tre decenni ho collezionato appunti accumulati in una borsa sempre più gonfia. Poi quattro anni fa ho avuto un periodo di insonnia da stress e ho deciso di mettermi davanti a un pc a trascrivere e riorganizzare i vari appunti della famosa borsa.

Tu sei il Male in pochissimi mesi è diventato un vero e proprio caso letterario non solo nazionale. Non male come esordio, non trova? Se l'aspettava?
La risposta politicamente corretta è ovviamente no!
Ma io non sono un giovane esordiente che pensa di vivere come scrittore. Per cui rispondo ciò che penso, e cioè che Tu sei il Male è uno dei noir più belli degli ultimi dieci anni e merita tutto il successo che sta avendo e che avrà. Forte è l'aspettativa circa il secondo volume della trilogia che, stando alle indiscrezioni e alle sottese anticipazioni nella parte finale del libro 1, dovrebbe essere un prequel alla ricerca di quella verità che può liberare il commissario dalla sua prigionia.

Quando rivedremo Balistreri? È a buon punto con il secondo step?
Nel secondo romanzo, che è già a buon punto, troveremo il protagonista, Michele Balistreri, da adolescente andando a ritroso fino agli anni '60 in Libia, quando i delitti cominciano a segnare la sua vita.

Cosa vorrebbe avesse in più il secondo volume rispetto al primo?

In altre parole, cosa ha imparato scrivendo e confrontandosi con il suo pubblico nei diversi roadshow letterari che l'hanno vista protagonista?
Più donne protagoniste. Prometto! Il delitto di Elisa Sordi, il primo in ordine cronologico, ne ricorda diversi che appartengono alla cronaca dei grandi misteri irrisolti del nostro Paese: via Poma, ma per certi aspetti anche quello di Elisa Claps, o la sparizione di Emanuela Orlandi…cognome ripreso anche nel suo libro…

Una scelta di aderenza al vero per meglio raccontare la finzione o per consentire al lettore di non allontanarsi mai dalla sua realtà?
Via Poma è un esempio italiano di cose fatte con superficialità, parente del naufragio della Costa. Crisi di responsabilità.
La figura femminile apparentemente è un po' schiacciata e subordinata nel primo volume: le vittime principali sono donne, per lo più giovani e indifese. È anche vero però che tra le righe si stagliano due forti e a conti fatti vincenti donne: la madre di Balistreri, meno ambigua e connivente del padre, e Linda la giornalista amata da Balistreri che in qualche modo lo indirizza al ritorno alla vita.

Cosa accadrà nel secondo?
Il personaggio della giornalista Linda Nardi, già importante in questo romanzo, diventerà chiave nella continuazione della trilogia. E con lei altre donne , forti, e decisive. Pur avendo il razzismo come uno dei temi dominanti, Tu sei il Male è anche un libro sulla tolleranza, come del resto si intuisce dalla citazione di Locke in apertura…

La tolleranza è la chiave di volta?
É la paura a generare il razzismo. La paura che l'altro occupi i tuoi spazi, ti rubi il lavoro, violenti le tue donne, genera intolleranza. Noi non riusciamo a trovare la via per essere consapevoli che la presenza di questi immigrati è utile e necessaria all'Italia e dobbiamo aiutarli ad integrarsi. Con la paura tutto diventa "Tu sei il Male".
Un po' di sana razionalità sarebbe molto utile.

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