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a cura di Vito Salerno
Terraferma
di Emanuele Crialese
Genere: Drammatico
Il film consigliato in questo primo numero del 2012 del magazine è una storia sospesa tra realtà e mito, raccontata con il linguaggio lieve e potente delle fiabe.
Non una pellicola sull'immigrazione, ma su di noi.
Su chi cerca la propria Terraferma. Al centro del racconto due donne, un'isolana e una straniera: l'una sconvolge la vita dell'altra. Eppure hanno uno stesso sogno, quello di veder realizzato un futuro diverso per i loro figli, la loro Terraferma. Terraferma è l'approdo cui mira chi naviga, ma è anche un'isola saldamente ancorata a tradizioni ferme nel tempo.
È con l'immobilità di questo tempo che la famiglia Pucillo deve confrontarsi. Ernesto ha settant'anni, vorrebbe fermare il tempo e non vorrebbe rottamare il suo peschereccio.
Suo nipote Filippo ne ha venti, ha perso suo padre in mare ed è sospeso tra il tempo di suo nonno Ernesto e il tempo di suo zio Nino (interpretato da un sempre bravo Beppe Fiorello), che ha smesso di pescare pesci per catturare turisti. Sua madre Giulietta, giovane vedova, sente che il tempo immutabile di quest'isola li ha resi tutti stranieri e che non potrà mai esserci un futuro né per lei, né per suo figlio Filippo. Per vivere bisogna trovare il coraggio di andare, insomma.
Un giorno il mare sospinge nelle loro vite altri viaggiatori, tra cui Sara e suo figlio. Ernesto li accoglie: è l'antica legge del mare. Ma la nuova legge dell'uomo non lo permette e la vita della famiglia Pucillo è destinata ad essere sconvolta e a dover scegliere una nuova rotta.
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