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Confindustria ha chiesto all'Inail l'annullamento della procedura e la riprogrammazione di altri finanziamenti
di Edmondo Sanfelice
Con una nota inviata alle direzioni regionale e provinciale dell'Inail, Confindustria Caserta ha
chiesto l'annullamento della procedura del bando "a sportello" e la riapertura dei termini dell'avviso pubblico per i finanziamenti dei progetti delle imprese di interventi in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
Infatti, il cosiddetto "click day" fissato per le ore 14 del giorno 12 gennaio scorso si è rivelato del tutto inadatto per la gestione del Bando Isi 2010.
Numerose aziende, infatti, hanno lamentato l'oggettiva indisponibilità di entrare nel sito all'ora stabilita, mentre altre hanno avuto difficoltà ad entrare già alcune ore prima di quella prefissata.
Insomma, il meccanismo informatico predisposto dall'Istituto nazionale degli infortuni sul lavoro per l'invio telematico delle domane di ammissione agli incentivi previsti dall'avviso pubblico, non è stato in grado di assorbire l'enorme quantità di istanze presentate contemporaneamente dalle aziende e si è bloccato, prima ancora dell'esaurimento delle risorse disponibili. Da qui la richiesta dell'annullamento della procedura e la riapertura dei termini.
In effetti, la criticità del meccanismo predisposto dall'Inail era stata già sollevata da Confindustria, sia in sede nazionale che in sede territoriale. In particolare, sotto la spinta di una diffusa preoccupazione da parte delle aziende, la direzione delle Relazioni industriali, Sicurezza e Affari sociali dell'associazione datoriale aveva segnalato all'Istituto che si sarebbero verificati problemi a seguito della scelta di questo strumento per la selezione delle domande e della procedura del bando "a sportello".
Ancora nei giorni scorsi, va aggiunto, in sede di Consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto e poi anche direttamente, sempre Confindustria aveva anche formalizzato una nuova richiesta di procrastinare il momento di avvio della procedura di presentazione
delle domande, in considerazione delle criticità legate a fatti tecnici riscontrati dalle aziende e dallo stesso call center dell'Inail. Ma inviti e allarmi sono rimasti, purtroppo, inascoltati sicché in queste ore stanno viepiù montando le proteste delle aziende per essere state escluse improvvidamente dalle procedure di partecipazione al bando.
Va aggiunto che, a fronte delle criticità previste e ora puntualmente segnalate dal sistema delle aziende, Confindustria provvederà a chiedere all'Inail i motivi delle cause di questo disservizio, anche attraverso il monitoraggio e l'analisi delle domande effettivamente presentate. E ciò non fosse altro che per garantire, immediatamente e nel futuro, il rispetto della par condicio nella procedura di gara e di consentire di accelerare i tempi di programmazione degli ulteriori finanziamenti.
INCENTIVI ALLE IMPRESE, CHE COSA NON HA FUNZIONATO?
Il bando prevedeva 60 milioni di euro ripartiti in budget regionali. L'incentivo era costituito da un contributo in conto capitale nella misura dal 50% al 75% dei costi del progetto ed era rivolto alle imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di Commercio Industria, Artigianato ed Agricoltura oppure all'Albo degli Artigiani.
Il "Contributo per la sicurezza sul lavoro", oltre a finanziare interventi formativi e progetti di investimento volti al miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori, prevedeva la possibilità di finanziare anche i progetti di: Implementazione Sistemi Gestione Sicurezza Lavoro (OHSAS 18001:2007 o Linee Guida Uni Inail); Implementazione Modelli Organizzativi (ex D.Lgs. 231/01 e art. 30 D.Lgs. 81/08); Implementazione Modello SA 8000.
La domanda poteva essere presentata attraverso la procedura informatica a partire dal 12 gennaio 2011. Lo sportello telematico avrebbe ricevuto le domande in ordine di arrivo e sarebbe stato chiuso il 14 febbraio 2011. "La chiusura - avvertiva l'Inail - potrebbe essere anticipata in caso di esaurimento dei fondi disponibili nel budget regionale". Invero, molte imprese non hanno potuto nemmeno accedere alla pagina web.
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