ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 01
GENNAIO/FEBBRAIO 2011
 
confindustria salerno - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

 

RETI D'IMPRESA:
aggregarsi per crescere, innovare e competere

Rinnovo ORGANI ASSOCIATIVI in Confindustria Salerno

WELCOME DAY: il Presidente Gallozzi tiene a battesimo i nuovi associati

Lunga vita ai RE di IMPRESA

Il nuovo PIANO CASA della Regione Campania

RETI D'IMPRESA:
aggregarsi per crescere, innovare e competere

Si intensifica l'uso del contratto di rete. Da quando la Legge Sviluppo ha introdotto questo strumento giuridico sono stati già siglati quattordici contratti su tutto il territorio nazionale

Con il contratto di rete sono state gettate le basi per un mutamento della geografia industriale del nostro Paese

di Marcella Villano, Servizi alle Imprese Confindustria Salerno


Da quando la Legge Sviluppo ha introdotto lo strumento giuridico del contratto di rete, molteplici sono stati gli interventi su riviste specializzate o testate giornalistiche diretti ad approfondirne le caratteristiche.
Infatti, se sotto il profilo economico le reti continuano ad essere una libera aggregazione di imprese, la novità intervenuta sul versante normativo con la disciplina dell'istituto attraverso cui è possibile costituirle e definirne gli obiettivi, garantisce e tutela le imprese interessate a lavorare nell'ambito di questa "formula organizzativa", in quanto formalizza intese che, sino a questa svolta giuridica, sono state basate su rapporti di collaborazione e fiducia interpersonale e pone le basi per un mutamento della "geografia industriale" del nostro Paese.
Il contratto di rete è uno strumento che colloca al centro la capacità di fare sistema e di mettere a fattor comune le eccellenze individuali per il raggiungimento di specifici obiettivi. Permette alle imprese partecipanti di perseguire significativi livelli di competitività, pur mantenendone inalterata la soggettività.


Il tavolo dei relatori dell'incontro in Confindustria Salerno

Attraverso il programma di rete, le aziende contraenti definiscono gli obiettivi comuni, i mezzi per conseguirli e le procedure di verifica dell'intero processo, anche operando in contesti territoriali non contigui.
In tal senso, il contratto di rete supera la logica dei distretti e permette alle imprese di minori dimensioni di oltrepassare i vincoli connessi al localismo, stabilizzare i rapporti di collaborazione e aumentare le opportunità di business.
Infine, le agevolazioni fiscali, ossia la possibilità che gli utili delle imprese che sottoscrivono il "contratto di rete" non concorrano alla formazione del reddito (con un tetto di 1 milione di euro) se reinvestiti per il programma di rete, previste dalla manovra estiva (art. 42 DL n. 78/2010, e legge di conversione L. 30 luglio 2010, n.122), dopo il via libera pervenuto dalla Commissione Europea e in attesa dei decreti attuativi del Ministero dell'Economia, rendono queste aggregazioni ancor più interessanti tant'è che ad oggi, dall'introduzione del contratto di rete, ne sono già stati siglati 14.
Aspetti, questi, discussi e analizzati anche nel corso del seminario Reti d'Impresa: aggregarsi per crescere, innovare e competere, organizzato presso Confindustria Salerno lo scorso 6 dicembre proprio con l'obiettivo di fornire alle imprese associate un'informazione aggiornata sull'argomento.
L'assessore regionale alle attività produttive e trasporti Sergio Vetrella, primo firmatario da Senatore dell'emendamento in materia; Francesco Sprovieri, esperto del Ministero Sviluppo Economico e dirigente Invitalia; Massimo Tronci, consigliere delegato dell'APQI; Nevio Di Giusto, coordinatore della Cabina di Regia R&I di Confindustria Campania e a.d. del centro di ricerche FIAT Elasis S.c.p.a.; Michele Somma, presidente del Comitato di Gestione del contratto di rete LOG (vedi intervista a lato, ndr) dopo i saluti del presidente di Confindustria Salerno, Agostino Gallozzi e l'introduzione del consigliere di RetImpresa, Roberto Magliulo sono intervenuti ai lavori garantendo una disamina esaustiva dei molteplici aspetti del tema. Ricche di informazioni, soprattutto riguardo al ruolo centrale di promozione svolto da Confindustria, sono state le conclusioni, affidate ad Aldo Bonomi, Vice Presidente per le Politiche territoriali e i distretti industriali e Presidente RetImpresa, l'Agenzia confederale costituita proprio per assistere i soci sugli interessi da rappresentare presso le sedi istituzionali.
Tra le recenti iniziative intraprese da Confindustria, meritano sicuramente rilievo: il Corso di Alta Formazione in gestione e sviluppo delle reti d'impresa; Facciamo Rete, il ciclo di seminari di formazione per i funzionari del Sistema sul tema finalizzati ad un inquadramento specifico sulla normativa, sugli strumenti conoscitivi e sulle metodologie necessarie per assistere e favorire con successo le aggregazioni tra imprese; il progetto Rating, sviluppato nell'ambito di un accordo siglato da Confindustria con Barclays Italia e affidato per la parte scientifica all'Associazione premio Qualità Italia (APQI), che ha come obiettivo la definizione di una metodologia concordata con il sistema bancario per introdurre nei Modelli di Rating bancari ormai consolidati nell'ambito di Basilea 2 nuovi elementi di valutazione capaci di tener conto della valutazione delle singole imprese in chiave di sostenibilità del loro modello produttivo, della valutazione dei sistemi di rete, dell'identificazione dei punti di forza e di debolezza di imprese e reti allo scopo di consentire azioni di miglioramento e sviluppo.
Il Modello proposto integra la classica valutazione quantitativa condotta sulla base dei parametri finanziari con un rating di tipo qualitativo che valuta le performance aziendali e in particolare la capacità di stare in rete. Nell'ambito degli accordi siglati, dopo quelli intrapresi con il Notariato (a cura della Piccola Industria) e Unioncamere, altro significativo risultato è stato conseguito con l'intesa che Confindustria ha firmato il 15 dicembre scorso con Unicredit. Con essa, le parti si impegnano a collaborare per approfondire la materia delle reti di impresa e suoi possibili sviluppi; individuare prodotti bancari/creditizi idonei per le pmi costituenti le reti, nonché possibili massimali di credito e condizioni di erogazione da parte di UniCredit; definire un modello di contratto per la costituzione delle reti, in conformità ai requisiti previsti dalla normativa di riferimento; individuare iniziative per supportare la costituzione delle reti di impresa e per facilitarne l'accesso al mercato internazionale; studiare possibili modalità di mappatura delle filiere produttive nonché la propensione delle pmi italiane all'innovazione; organizzare incontri per informare le associazioni di categoria e le imprese sul territorio in merito ai temi oggetto della collaborazione, secondo un piano di attività da definirsi d'accordo fra le parti entro trenta giorni dalla sottoscrizione dell'accordo.
Per info: http://www.retimpresa.it


CONTRATTO DI RETE: IN BASILICATA LA PRIMA ESPERIENZA PER IL M EZZOGIORNO

Michele Somma, presidente del Comitato di Gestione del contratto di Rete LOG, ci racconta come e con quali obiettivi 33 aziende lucane della filiera legata all'estrazione petrolifera hanno scelto di aggregarsi per competere

di Raffaella Venerando

Michele Somma Presidente Comitato di Gestione del contratto di Rete LOG

Dottor Somma, ci racconta come è nata e come si struttura la rete che vede protagonista la sua impresa?
Oggi la Basilicata è uno dei poli petroliferi più importanti d'Europa, la produzione del 2009 è stata quasi di 59.000 barili/giorno con significative riserve nel sottosuolo ancora da sfruttare almeno per i prossimi 3040 anni.
Il giacimento della Val d'Agri, che si estende a sud di Potenza ed è il più grande on shore del Vecchio Continente (garantisce oltre l'85% della produzione italiana), è affidato in concessione ad ENI ed è operativo dal 1998; l'altro giacimento, denominato Tempa Rossa (circa della stessa dimensione di Val d'Agri) di cui è concessionario Total, insieme ad ESSO Italia e Shell Italia, dovrebbe cominciare l'attività estrattiva nel 2012.
Anche per questo giacimento è prevista la costruzione di un Centro di Trattamento Oli e la realizzazione di un impianto, nell'area industriale di Guardia Perticara, per lo stoccaggio del GPL prodotto.
Di fronte, quindi, ad una opportunità industriale di così rilevante dimensione ci è parso naturale concentrarci sullo sviluppo delle realtà imprenditoriali locali lungo tutta la filiera delle attività legate all'estrazione petrolifera.
In altri termini, consapevoli che la discussione intorno alla misura delle compensazioni ambientali seppure legittima - non è sufficiente a garantire uno sviluppo duraturo, siamo dalla prima ora convinti che solo una qualificata e larga partecipazione delle imprese lucane alle attività legate alle estrazioni può determinare quelle ricadute positive in termini economici e sociali che tutti auspicano.
Con questa finalità ed allo scopo di superare i noti ostacoli che gli imprenditori meridionali, anche a causa dei propri limiti dimensionali e patrimoniali debbono affrontare, si è ritenuto particolarmente confacente il ricorso al nuovo strumento del contratto di rete previsto dalla legge 33 del 2009.
É nato, quindi, il primo contratto di rete del Mezzogiorno che vede la partecipazione di 33 aziende che, complessivamente, nel 2009 hanno conseguito un fatturato di circa 190 milioni di euro e occupano circa 1.800 unità.

Quali difficoltà - se ci sono state - avete incontrato lungo il cammino di costituzione e avvio?
In realtà nessuna rilevante difficoltà si è posta sino a questo momento, soprattutto in ragione del convinto e consapevole entusiasmo con il quale le imprese coinvolte hanno affrontato l'avvio di questa iniziativa.
Va comunque sottolineato che la normativa sui contratti di rete è ancora molto giovane, presenta delle incertezze interpretative e necessita dell'applicazione in via analogica di altri più consolidati strumenti giuridici.
Tuttavia, le caratteristiche tipiche del nuovo istituto giuridico, e in particolare la sua adattabilità alle diverse esigenze e peculiarità dei contraenti, rende questo strumento il più idoneo ad assicurare a soggetti diversi lo svolgimento in comune di attività economiche, senza la necessità di stabilire tra loro forme di condizionamento incisive quali quelle tipiche dei raggruppamenti temporanei di imprese, dei consorzi, dei distretti.
Inoltre, l'interesse dimostrato dai grandi operatori petroliferi presenti in Basilicata e la stretta e costante collaborazione con gli uffici di Confindustria e di Assomineraria hanno contribuito notevolmente ad un avvio senza ostacoli.

Superata la fase di start up cominciano a intravedersi i primi risultati?

É ancora presto per parlare di risultati positivi e concreti; il Comitato di gestione di Rete LOG è stato nominato da poche settimane.
Per ora stiamo svolgendo una serie di attività di comunicazione sia nelle varie realtà del Mezzogiorno - l'incontro svolto in Confindustria Salerno ne è un esempio - sia nei confronti di possibili partner industriali. A dicembre scorso infatti abbiamo avuto un interessantissimo confronto con i rappresentanti di un grande gruppo multinazionale, con il quale sono stati avviati contatti per verificare le possibilità di coinvolgimento delle aziende aderenti al contratto di rete nella esecuzione di lavori e forniture.
É allo studio un progetto finalizzato all'utilizzo, attraverso gli strumenti della programmazione negoziata, di risorse economiche regionali da destinare agli investimenti delle aziende che partecipano al contratto di rete.

Le imprese aggregate in rete hanno sottoscritto un fondo comune.
Che regole vi siete dati?

Il nostro contratto è piuttosto snello. Abbiamo stabilito solo un contributo per costituire il fondo comune iniziale. Successivamente, in funzione delle attività che di anno in anno programmeremo, saranno individuate le risorse economiche necessarie che saranno ripartite tra le imprese aderenti in funzione del fatturato.

Che peso hanno l'innovazione e la tecnologia nella vostra rete?
Elevatissimo. La maggior parte delle imprese che fanno parte della Rete LOG sono società che forniscono servizi ad alto valore aggiunto e in alcuni casi molto specializzate. É evidente quindi quanto innovazione e trasferimento tecnologico siano importanti per mantenere le quote di mercato odierne e conquistarne di nuove. É bene sottolineare che Rete LOG è nata con l'obiettivo di rafforzare le singole realtà imprenditoriali in una prospettiva che va oltre i confini territoriali regionali e dunque la capacità di competere in mercati nazionali e internazionali diventa requisito essenziale. Abbiamo già preso contatto con i centri di ricerca che operano in Basilicata per individuare gli ambiti nei quali sarà possibile sviluppare un confronto e ritengo che presto avvieremo le prime concrete collaborazioni.



Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Gennaio/Febbraio - 3258 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it