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  Dicembre 2012

Articoli n° 01
GENNAIO/FEBBRAIO 2011
 
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Le procedure per la gestione delle emergenze elettriche in ambito ospedaliero



Come ridurre al minimo il pericolo di danni derivanti da un'improvvisa mancanza di energia

Rendere minimo un rischio è possibile in due modi: riducendo la probabilità che avvenga l'evento indesiderato, e/o riducendo gli effetti dannosi dopo che l'evento è avvenuto

La conoscenza del comportamento da tenere durante l'emergenza deve essere estesa non solo al personale addetto alla gestione dell'impianto elettrico, ma anche a tutti coloro che si trovano all'interno dell'edificio ospedaliero, con particolare riguardo ai pazienti e al personale sanitario

La conoscenza del comportamento da tenere durante l'emergenza deve essere estesa non solo al personale addetto alla gestione dell'impianto elettrico, ma anche a tutti coloro che si trovano all'interno dell'edificio ospedaliero, con particolare riguardo ai pazienti e al personale sanitario

Giovanni Luca Amicucci
Ricercatore Inail - Dipartimento Tecnologie di Sicurezza ex I.S.P.E.S.L.


Per poter gestire in modo effi‑ cace gli impianti elettrici di un'azienda sanitaria, garantendo un livello minimo accettabile di servizi offerti sul territorio, è necessaria una conoscenza adeguata degli impianti in questione, corredata dell'eventua‑ le risposta dei singoli sottosistemi ai guasti.
Occorre valutare il livello di affidabilità dell'impianto e la compatibilità di questo con le esigenze della struttura sanitaria. Inoltre, deve essere nota la risposta dell'impianto in caso di emergenza, cioè di un guasto che comporti il blocco di un qualche servizio essenziale, diversamente dai guasti normali, che non richie‑ dono particolare urgenza o azioni che esulano dall'ordinaria manutenzione.
In base alle informazioni sui guasti sugli impianti, sulle emergenze, sulle conseguenti attività di riparazione e sulla manutenzione ordinaria è possibile creare un archivio storico che permetta:
‑ una più veloce individuazione di interventi uguali o simili, cui possono essere applicate risposte standard;
‑ un dimensionamento più opportuno dei parametri di efficacia relativi alla gestione degli impianti elettrici della struttura sanitaria;
‑ una pianificazione degli interventi necessari per aumentare il livello di affidabilità ed una valutazione del loro impatto sul sistema in un'analisi di tipo costi/qualità.

Le procedure per la gestione delle emergenze Rendere minimo un rischio è possibile in due modi:
riducendo la probabilità che avvenga l'even‑ to indesiderato e/o riducendo gli effetti dannosi dopo che l'evento è avvenuto.
Quando l'evento che genera il rischio è la mancanza di alimentazione degli impianti elet‑ trici è chiaro che il rischio può essere più o meno accettabile a seconda della destinazione d'uso dei locali in cui sono situati tali impianti. In ogni caso è possibile redigere delle "Procedure di Emergenza" da impiegare per ridurre al minimo i pericoli in caso di mancanza dell'energia, per guasti dovuti a interruzione della fornitura elettrica esterna e/o per guasti del sistema elettrico interno alla struttura sanitaria. Tali procedure dovranno essere in grado di coprire le diverse eventualità che potrebbero presentarsi. Nel loro insieme, le procedure andranno a costituire il "Programma di Gestione del Rischio di Emergenza" della struttura sanitaria. Ciascuna procedura dovrà: ‑ individuare in modo univoco la situazione di emergenza a partire dai "sintomi" riconoscibili;
‑ prevedere un impiego coerente delle risorse esistenti, al fine di ottenere i maggiori benefici.
Per consentire un più efficace utilizzo delle Procedure di Emergenza è evidente che la conoscenza del comportamento da tenere durante l'emergenza deve essere estesa non solo al personale addetto alla gestione dell'impianto elettrico, ma anche a tutti coloro che si trova‑ no all'interno dell'edificio ospedaliero, con particolare riguardo ai pazienti e al personale sanitario (ciascuno per la parte di propria competenza).
Una schematizzazione (indice) possibile dei passi da seguire comuni a tutte le procedure è la seguente:
1. individuazione del guasto e contestuale individuazione della procedura applicabile;
2. controllo della disponibilità di sorgenti di energia di emergenza (UPS, gruppo elettrogeno);
3. previsione dei tempi di norma‑ lizzazione dell'impianto (durata delle sorgenti di emergenza);
4. se necessario, richiesta di soccor‑ si esterni (ad es. ai VV.F.) tramite procedura di allarme;
5. riparazione dei guasti;
6. ripristino della situazione di normalità.
È possibile fare le seguenti osservazioni a proposito dello schema di procedura precedente:
‑ una destinazione d'uso coerente con la classificazione (e quindi col tipo di sicurezze adottate per l'im‑ pianto elettrico) dei locali ad uso medico è il fattore principale per ridurre il coefficiente di rischio;
‑ la conoscenza rapida dell'evento indesiderato permette una gestione idonea dell'emergenza;
‑ la gestione idonea dell'emergenza limita gli effetti negativi dell'evento indesiderato;
‑ il personale addetto alla gestione dell'impianto elettrico deve essere altamente qualificato;
‑ l'attuazione della normativa costituisce il punto di partenza del Programma di Gestione del Rischio di Emergenza.
Nelle Procedure di Emergenza bisogna porre attenzione anche ai seguenti aspetti:
‑ occorre premettere, preliminarmente alla procedura dettagliata, una scheda sintetica dei passi che il tecnico di servizio dovrà eseguire;
‑ la particolare situazione d'emergenza deve essere descritta univocamente in modo che non possano esservi errori di esecuzione di procedure relative a guasti di tipo diverso;
‑ devono essere descritte le presunte conseguenze dell'evento sui reparti interessati, in modo da poter determinare le tipologie di pazienti ed operatori a rischio e da avvisare il personale sanitario sulle azioni particolari da intraprendere;
‑ devono essere descritte le presun‑ te difficoltà che possono sopraggiungere in fase di ripristino della funzionalità del sistema.

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