Il TRUST come strumento di pianificazione e tutela del patrimonio
Una cassaforte per i patrimoni personali, utilizzata da un crescente numero di imprenditori
Maurizio Galardo
Avvocato, Studio Legale Galardo & Venturiello info@galardoventuriello.it
Nell'attuale periodo di crisi economica si moltiplicano i rischi e le responsabilità imprenditoriali e professionali, cosicché spesso la richiesta di istituire un trust è connessa alla protezione del patrimonio. Com'è noto il trust è un istituto giuridico che permette di destinare parte del patrimonio di un soggetto, per uno scopo determinato. Con il trust un soggetto, chiamato "disponente", persona fisica o giuridica, trasferisce ad un altro soggetto detto trustee o gestore, anch'esso persona fisica o giuridica, beni di diversa natura del suo patrimonio (es. quote societarie, immobili, valori mobiliari ecc.) affinché il trustee, che ne diventa di fatto il vero proprietario, li amministri nell'interesse di un terzo beneficiario o per un fine specifico, secondo quanto disposto dal disponente nell'atto istitutivo di trust e sotto l'eventuale controllo di un ulteriore soggetto, detto protector o guardiano, che svolge funzioni di controllo e di supplenza al trustee. L'atto costitutivo del trust indica poi i beneficiari e stabilisce le regole per il funzionamento, compresa la durata, è anche consentito che il disponente nomini se stesso come trustee (c.d. trust autodichiarato). L'effetto più rilevante che il trust produce è rappresentato dalla "segregazione patrimoniale", infatti i beni conferiti in trust danno vita ad una massa distinta rispetto ai beni residui del disponente, del trustee e dei beneficiari, per cui non potranno essere aggrediti dai creditori di questi soggetti. Laddove il trust venga istituito per il perseguimento di finalità che il nostro ordinamento riconosce meritevoli di tutela, non potrà dubitarsi della sua legittimità e l'effetto segregativo del patrimonio determinerà la protezione dei beni conferiti.
Grazie alla sua flessibilità, il trust si presta ad essere una risposta alle istanze provenienti dal modo imprenditoriale riconducibili a tre diversi ambiti di applicazione: 1) quale protezione del proprio patrimonio personale e familiare da quello dell'impresa; 2) quale garanzia per il finanziamento dell'impresa o di singoli affari; 3) quale strumento per regolare il passaggio generazionale dell'azienda. Per quanto riguarda in particolare la finalità di proteggere il patrimonio personale e familiare da quello dell'impresa, è utile evidenziare i vantaggi del trust rispetto al fondo patrimoniale.
I beni del fondo patrimoniale costituiscono nel loro complesso un patrimonio di destinazione, con lo scopo di garantire la sicurezza economica della famiglia, il soddisfacimento degli obblighi di assistenza cui sono tenuti i coniugi, l'istruzione e l'educazione della prole.
Si tratta inoltre di un patrimonio separato, perché i beni conferiti nel fondo patrimoniale non possono essere aggrediti dai creditori per debiti contratti per scopi estranei ai bisogni della famiglia.
Rispetto al trust il fondo patrimoniale presenta il limite di essere legato al matrimonio, per cui può essere utilizzato solo da soggetti coniugati, inoltre da ciò deriva una certa instabilità, venendo meno il fondo, a seguito dell'annullamento o dello scioglimento del matrimonio. Inoltre non tutti i beni possono formare oggetto del fondo patrimoniale, ma solo immobili, beni mobili registrati e titoli di credito.
Il trust invece può essere istituito da chiunque, può avere ad oggetto beni della più svariata natura ed è caratterizzato da un vera e propria separazione. I beni conferiti in trust divengono così a tutti gli effetti blindati.
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