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Lavoro, Caserta mette in rete INDUSTRIA e SCUOLA TECNICA
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Lavoro, Caserta mette in rete INDUSTRIA e SCUOLA TECNICA
L'iniziativa su impulso del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali è la prima formalizzata in Italia e ambisce a divenire punto di riferimento per istituti professionali e mondo imprenditoriale
di Francesca Nuzzo
Un momento dell'incontro
Al via il "modello Caserta" anche per gli istituti professionali e tecnici teso, per la prima volta in
Italia, a mettere in rete il mondo dell'industria con quello della scuola tecnica. O, meglio, nasce la "Rete Caserta Lavoro", su iniziativa del Consiglio Nazionale dei Periti Industriali in sinergia con Confindustria Caserta, il Centro studi ad Alta Formazione Maestri del lavoro e gli istituti tecnici Statali della provincia di Caserta.
La "rete" si inquadra nelle nuove norme per il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell'articolo 64, comma 4 del D.L. del 25 giugno 2008 n. 112 convertito in legge successivamente, fortemente propugnata dal sistema confindustriale. Essa ha lo scopo, infatti, di promuovere presso le scuole una cultura progettuale, professionale e organizzativa capace di garantire il miglioramento continuo del servizio e i risultati di apprendimento da parte degli studenti.
La sottoscrizione del protocollo è avvenuta presso la sede di Confindustria Caserta, con la presenza del presidente nazionale dei periti laureati Giuseppe Jonga e del presidente degli industriali di Terra di Lavoro Antonio Della Gatta.
Per i soggetti attuatori sono intervenuti, per i periti industriali, il presidente provinciale Michele Merola, il vice presidente Franco Ferraiuolo ed referente della rete Caserta Lavoro Gennaro Pezzurro; per Confindustria Caserta il presidente dei GI Massimiliano Santoli e la presidente della sezione Varie Emanuela Callipo; per il Centro Studi ed Alta Formazione dei Maestri del Lavoro Mauro Nemesio Rossi ed il segretario Giovanni Izzo; mentre per gli istituti tecnici i dirigenti scolastici: Francesco Villari accompagnato dalla vice preside Rosalia Pannitti, Antonietta Tarantino dell'IS Galileo Ferraris di Caserta, Paolo Tutore dell'ITI di Marcianise, Laura Orsola Nicolella dell'ITI Alessandro Volta di Aversa, Francesco Giuliano dell'ITI Falco di
Capua, Giovanni Battisti Abbate dell'Istituto superiore Leonardo da Vinci di Sessa Aurunca, Vincenzo Di Franco dell'Istituto Superiore Coppola/Caso di Piedimonte Matese, Ignazio del Vecchio dell' istituto superiore Guglielmo Marconi di Vairano Scalo. All'incontro ha partecipato anche la dottoressa Anna De Martino, esperta di Statistica, che sta realizzando uno studio conoscitivo sulla collocazione nel mondo del lavoro che hanno trovato i circa 1600 allievi dell'ITIS Giordani che si sono diplomati negli ultimi cinque anni.
L'iniziativa è la prima formalizzata in Italia e ambisce a divenire punto di riferimento per le scuole tecniche di tutte le altre province oltre che del mondo imprenditoriale.
Nel confronto che ha fatto da preludio alla stipula dell'accordo, infatti, larga parte è stata dedicata alla messa a fuoco delle problematiche che interessano gli istituti tecnici chiamati ad adeguare programmi ed indirizzi alle continue e mutevoli esigenze della produzione industriale e, in definitiva, del mercato del mondo del lavoro. |