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SALUTE
a cura della Redazione Costozero
Donne, sana alimentazione e intestino
Questo il tema della quarta edizione della campagna educazionale voluta dalla Fondazione ADI e Yakult per diffondere corretti stili di vita e favorire attività di prevenzione
Giuseppe Fatati
É stata presentata a Milano, il 10 Marzo scorso, la quarta campagna educazionale sulla salute
dell'intestino - Il mese dell'intestino sano - promossa da Yakult, con il patrocinio della Fondazione ADI. Quest'anno la manifestazione è stata preceduta, a fine marzo, da cinque giornate di informazione presso l'Ospedale San Raffaele di Milano. Obiettivo dell'iniziativa è quello di migliorare le conoscenze sui probiotici e la consapevolezza del pubblico sul legame tra salute dell'intestino e quella complessiva del nostro organismo. In virtù della partnership con la Fondazione ADI, sono stati sviluppati anche i temi relativi alla sana alimentazione, con utili consigli su come tradurre, nella quotidianità, le indicazioni di dietisti e nutrizionisti.
Nel corso della conferenza stampa sono stati presentati e commentati i risultati di una ricerca sugli stili di vita e sulla prevenzione delle donne italiane, condotta in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale sulla Salute della Donna (O.N.Da.) su un campione di oltre 1000 donne di età compresa fra i 20 e i 60 anni, uniformemente distribuite sul territorio nazionale.
Dalla ricerca emerge un quadro, non proprio idilliaco, del rapporto tra donne, sana alimentazione e intestino. Quasi la totalità delle intervistate attribuisce alla corretta alimentazione un ruolo centrale per mantenersi in salute, tuttavia solo il 28% di loro è consapevole che occorre praticare anche un costante esercizio fisico, bere almeno 2 litri d'acqua al giorno ed eliminare fumo ed alcool. Cute (60%) e intestino (38%) sono le parti del corpo alle quali le donne prestano maggiore attenzione, ma l'organo che crea più problemi è proprio l'intestino (31%); resta, tuttavia, bassa la percentuale di quelle (27%)
che mettono in atto comportamenti tesi a favorire il mantenimento in salute di quest'ultimo. Il 42% non è in grado di identificare quali siano gli alimenti o gli integratori che possono aiutare il benessere intestinale, e solo il 54%, sa cosa siano i probiotici.
Le donne quindi, conoscono poco il loro intestino, fanno ancor di meno per mantenerlo in salute e si affidano ad una informazione generica e spesso passiva (Tv, settimanali, internet). Solo quando diventa un vero problema di salute si rivolgono a fonti più autorevoli: il medico di famiglia (60%), il farmacista (27%) e, inaspettatamente in coda, il dietista o il nutrizionista (2%). «I risultati emersi dall'indagine di O.N.Da - ha spiegato Giuseppe Fatati, presidente della Fondazione ADI - dimostrano quanto sia importante la nostra scelta di sostenere progetti educazionali che promuovano tematiche a noi care come la corretta alimentazione e che vedono la collaborazione tra Enti Pubblici, Industria Alimentare e Società Scientifiche. Ritengo che il dietista possa svolgere un ruolo decisivo nell'orientare la popolazione verso l'adozione di corretti stili di vita e favorire attività di prevenzione.
Il 30% della popolazione italiana soffre della sindrome del colon irritabile e il rapporto donna/uomo varia da 2:1 a 4:1. Considerando l'impatto che le problematiche croniche e funzionali dell'intestino hanno sulla qualità della vita, la gestione dei soggetti che ne sono affetti è una delle sfide principali della medicina moderna. Il Mese dell'Intestino Sano Fondazione ADI-Yakult è un'iniziativa fondata su valide premesse scientifiche e sviluppata sulla base di obiettivi in linea con quelli della nostra Società Scientifica». |
