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  Dicembre 2012

Articoli n° 03
APRILE 2011
 
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SAVIOLA: «Il nostro pannello ecologico È UNICO AL MONDO»


di Raffaella Venerando

Il Gruppo presieduto da Alessandro Saviola salva 10.000 alberi al giorno utilizzando il legno post consumo come materia prima seconda



 Alessandro Saviola Presidente Gruppo Mauro Saviola


Il Gruppo Mauro Saviola è l'unico al mondo a impiegare al 100%
legno riciclato per la produzione di pannelli truciolari completamente ecologici salvando così 10.000 alberi al giorno. Ci spiega quando e come è nata questa idea di utilizzare il legno come materia prima seconda?

L'idea di impiegare legno post consumo al posto di alberi è stata una delle tante intuizioni che ha portato mio padre a realizzare partendo dal nulla il gruppo industriale che oggi ho l'onore di presiedere. Egli infatti, dopo un trascorso di umili lavori quali produttore di manici per scope, commerciante di tronchi e di legna da ardere, ebbe l'idea di produrre pannelli truciolari per mobili al fine di valorizzare al meglio i residui e gli scarti dal taglio dei pioppeti, di cui le golene del Po erano particolarmente ricche. In seguito realizzò in proprio la produzione delle colle, necessarie nella fabbricazione dei pannelli, così da rendersi indipendente dalle politiche commerciali delle aziende chimiche che allora governavano il mercato.
Verso la fine degli anni '80, con le produzioni di pannello in continua crescita, grazie al forte incremento del mercato dei mobili, mio padre presentì che l'offerta di scarti di legno vergine non avrebbe potuto continuare a soddisfare le necessità del comparto. Iniziò così ad impiegare legno proveniente da imballi, quali i pallet o le cassette da frutta che, puliti dai chiodi mediante una calamita, hanno le stesse caratteristiche del legno ricavato dai tronchi. Negli anni '90 superando non poche difficoltà dovute alla mancanza di tecnologia disponibile arrivò a certificare, primo al mondo, la produzione di Pannello Ecologico® prodotto al 100% con legno di riciclo.

Da dove arriva la materia prima per le vostre produzioni?

Il legno post consumo che alimenta le nostre produzioni deriva dalle svariate attività di raccolta differenziata attuate nel nostro Paese e in quelli limitrofi. Negli anni '90 gran parte del materiale arrivava da Paesi Svizzera, Austria e Germania laddove le leggi imponevano già sistematcamente la raccolta differenziata dei rifiuti, ma non esistevano produzioni industriali in grado di trasformare i rifiuti di legno in un prodotto finito. Ad inizio degli anni 2000, arrivammo ad importare oltre 1.000 treni completi all'anno di rifiuti legnosi. Con lo sviluppo delle raccolte nel nostro Paese, abbiamo progressivamente ridotto le importazioni, per favorire l'utilizzo di quanto raccolto in Italia. Ad oggi meno del 20% del nostro fabbisogno, pari a circa 5.000 tonnellate al giorno di legno vecchio, arriva da Paesi esteri.


Pannello ecologico


Fra le varie peculiarità che ci contraddistinguono, il nostro Gruppo è l'unico ad aver realizzato un network di centri, in grado di effettuare il servizio di raccolta dei rifiuti legnosi presso attività produttive e distributive, oltre che in collaborazione con le aziende delegate alla gestione dei rifiuti solidi urbani. I nostri centri sono inoltre tutti riconosciuti come piattaforme convenzionate Rilegno, dove è possibile conferire pallets, casse e le altre tipologie di imballaggi di legno che rientrano nel circuito CONAI
. Auspico che iprocessi di diffusione delle attività di raccolta differenziata nel nostro Paese proseguano, sino a consentirci la completa indipendenza dalle importazioni, così da poter contribuire in maniera determinante alla riduzione degli smaltimenti indifferenziati in discarica, in particolare nelle regioni meridionali dove l'emergenza rifiuti rappresenta ancora un grave handicap ambientale ed economico.

Legno post consumo: una normativa prevede che il riciclaggio del legno abbia la precedenza su altri usi. Nei fatti cosa succede?
Il concetto di "gerarchia" nella riduzione dei rifiuti sancito dalle normative comunitarie e recepito nel nostro ordinamento, prevede che i rifiuti: vengano ridotti in virtù di azioni di prevenzione della produzione di rifiuti; siano raccolti in maniera differenziata ed avviati a riciclo, per essere trasformati come materiale; in subordine vengano avviati a recupero energetico; come ultima opzione si smaltiscano in discarica.
In pratica avviene, però, che il sistema di incentivazione alla produzione di energia da fonti rinnovabili, indubbiamente condivisibile per il nobile scopo proposto di sostituire le fonti fossili a favore di energia sostenibile, sta creando una vera e propria distorsione del mercato della raccolta. Le maggiori disponibilità consentite dagli incentivi economici favoriscono infatti l'acquisto da parte delle centrali dei rifiuti di legno raccolti che dovrebbero secondo la gerarchia essere avviati a riciclo, privando in primo luogo le aziende produttrici di pannelli truciolari, della materia prima necessaria ai propri processi di riciclo, dai quali dipende l'intera filiera legno‑arredo.


Uno dei magazzini del Gruppo

Tale distorsione del mercato ha conseguenze: economiche, in quanto riduce la disponibilità di legno sul mercato, costringendo le industrie del riciclo a fermare gli impianti, favorendo così l'importazione di pannelli truciolari prodotti all'estero o l'importazione di residui legnosi da altri paesi con notevolissimi incrementi di costo, che si ripercuotono poi sino alla produzione di mobili ed arredi, penalizzando un settore leader mondiale. Preciso a riguardo che il valore aggiunto creato dal legno nella filiera tradizionale del mobile è 10 volte superiore al valore aggiunto prodotto attraverso la termovalorizzazione; ambientali, perché riducendo le quantità di legno a disposizione, si aumenta il rischio dell'impiego di ingenti quantità di legno post‑consumo (verniciato, contenente residui plastici, inerti, ecc.) nei processi di combustione di impianti "a biomasse", quasi sempre autorizzati all'impiego di legno vergine.
Non da ultimo è bene ricordare che il riciclo meccanico del legno, consente di evitare la restituzione in atmosfera sottratta nelle fasi di accrescimento dell'albero, contribuendo in maniera determinante agli obiettivi previsti per la riduzione dei gas serra; sociali, in quanto la riduzione delle produzioni connesse alla mancanza di materia prima e la perdita di competitività delle aziende della filiera, compromettono l'attività degli oltre 400.000 addetti impiegati. Ogni tonnellata di legno se impiegata nell'industria della trasformazione garantisce 54 ore/lavoro uomo; se destinata alla produzione di energia garantisce 2 ore/lavoro uomo.
Ribadendo il parere favorevole rispetto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, auspico che vengano introdotti maggiori controlli sulle attività esistenti per la produzione di energia elettrica da "biomasse", al fine di evitare l'impiego non autorizzato di legno non vergine, nonché la messa a punto di strumenti atti a favorire il prioritario impiego del rifiuti legnosi nell'industria del riciclo, così come previsto dalle normative nazionali e comunitarie, vietando ad esempio ai soggetti pubblici, l'avvio dei propri rifiuti legnosi ad impianti di combustione.

Il cerchio della sostenibilità del Gruppo lungo tutta la filiera si chiude con altre due idee green: lo sviluppo di resine a bassa emissione di sostanze nocive e l'utilizzo di polveri derivanti dalla produzione per creare l'energia necessaria per il funzionamento di macchinari.
La declinazione del concetto di sviluppo sostenibile alla base dell'attività del Gruppo ci spinge ad investire notevoli risorse nella ricerca di nuovi prodotti e nuovi processi. La divisione chimica ha messo a punto la produzione di resine che ci consentono di qualificare il Pannello Ecologico® a più bassa emissione di formaldeide al mondo, certificato da numerosi organismi, incluso il Ministero dei trasporti Giapponese, che prevede la normativa (JIS) più severa al mondo. La produzione di energia elettrica, ad integrazione di quanto sopra esposto, viene da noi considerata quale esclusivo completamento del processo di riciclo. Dalle varie fasi di cernita e pulizia del legno post consumo ricaviamo infatti polveri e frammenti non utilizzabili per la produzione del pannello, che anziché smaltire in discarica, impieghiamo nel processo di cogenerazione di energia termica ed elettrica utile agli stabilimenti.

Il vostro business eco piace anche oltre oceano. Ci sono progetti di partnership in vista?
Mio padre ha integrato i concetti di sviluppo economico e salvaguardia dell'ambiente quando la definizione di "Green Economy" era praticamente sconosciuta ai più. Le sue intuizioni si sono poi rivelate la chiave del successo per le aziende del Gruppo, ed oggi rappresentano un punto di riferimento per i modelli di sviluppo economico. Gli USA, notoriamente anticipatori di tendenze di business, stanno scoprendo solo ora il valore del fattore ambientale come motore di sviluppo economico. Da alcuni anni riceviamo pressanti inviti ad esportare il nostro know‑how, e proprio in questi mesi stiamo verificando la concreta possibilità di realizzare il primo stabilimento per la produzione di pannelli truciolari da legno post consumo sul territorio americano. Sarebbe la concretizzazione di un sogno che mio padre ha sempre coltivato, che sarei particolarmente orgoglioso di realizzare.



IL GRUPPO MAURO SAVIOLA in cifre
16 DIVISIONI PRODUTTIVE VIADANA (MN) Gruppo Mauro Saviola Srl Composad Srl Sadepan Chimica Srl Trasporti Delta Srl Sage Srl
MORTARA (PV) Gruppo Mauro Saviola Srl Sacic Legno Srl
GENK (BELGIO) Sadepan Chimica Nv
MONTECALVO IN FOGLIA (PU) Sitech Srl
REFRONTOLO E S. PIETRO (TV) Sitapan Srl
RADICOFANI (SI) Gruppo Mauro Saviola Srl Soresina Srl Met Med Srl
BUENOS AIRES (ARGENTINA) Sadepan Latinoamericana

ECOLEGNO CENTRI PER LA RACCOLTA DEL LEGNO USATO
17 in Italia + 2 in Svizzera + 2 in Francia
‑ 1.700 DIPENDENTI
‑ 610 MILIONI DI EURO DI FATTURATO
consolidato ‑ 1.500.00 TONNELLATE DI LEGNO VECCHIO RICICLATE OGNI ANNO ‑ l'equivalente di 10.000

ALBERI RISPARMIATI OGNI GIORNO (4 milioni circa ogni anno)
‑ oltre 200 TRENI di legno vecchio raccolti in europa ogni anno
‑ 150 AUTOTRENI di proprietà per ritiro legno vecchio e consegna prodotto finito
‑ 20 CERTIFICAZIONI di sitema di qualità, tra le quali (iso 9002, emas, e1 catas quality award, certiquality 100% ed fsc per l'utilizzo esclusivo di legno riciclato)
‑ 1.500.000 METRI CUBI DI pannelli truciolati prodotti ogni anno
‑ 55.000.000 METRI QUADRATI di pannelli nobilitati prodotti
‑ 100.000 METRI CUBI di pannelli MDF ogni anno
‑ 4.000 TONNELLATE DI TANNINO prodotte ogni anno (sostanza ricavata dal legno di castagno impiegata nell'industria delle pelli)
‑ 26.000 TONNELLATE DI SAZOLENE prodotte ogni anno (fertilizzante a lenta cessione di azoto utilizzato in agricoltura)

‑ 5.000.000 MOBILI IN KIT realizzati ogni anno

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