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Filiera agro-alimentare: chiesto un Tavolo di Coordinamento PERMANENTE
La proposta vuole mettere insieme produttori, trasformatori e distributori per verificare la qualità degli standard di sicurezza e tracciabilità adottati in provincia di Salerno e, come obiettivo finale, costituire un Osservatorio con il pieno coinvolgimento della Camera di Commercio
a cura dell'Ufficio Comunicazione Confindustria Salerno
Da sinistra: Rossi, Pezzullo, Senesi e Consalvo
"La qualità nella filiera agro‑alimentare" è stato il tema oggetto di un incontro promosso, lo scorso
14 luglio, dal Gruppo Alimentare di Confindustria Salerno e dedicato all'analisi della situazione congiunturale e strutturale nel settore agro‑alimentare. Nel corso della mattinata, dopo i saluti del Senator Sossio Pezzullo, Commissario Straordinario di Confindustria Salerno, si sono alternati nel confronto sul tema: Giandomenico Consalvo, componente della Giunta nazionale di Confagricoltura e Daniele Rossi, Direttore di Federalimentare.
A introdurre invece i lavori Francesco Senesi, del Gruppo Alimentare di Confindustria Salerno e patron della Lodato Gennaro & C., marchio leader nel settore delle conserve di pomodoro. «In questo particolare momento di crisi ancora in atto ha affermato Pezzullo è importante attivare sinergie con gli attori economici ed istituzionali per conferire maggiore capacità di penetrazione sui mercati alle industrie della nostra provincia».
«La filiera produttiva dell'agroalimentare ha dichiarato Senesi sta facendo la sua parte, garantendo anche una quota di indotto nel terziario che pure è fortemente in sofferenza. In provincia di Salerno le imprese e i poli produttivi che hanno tutti i titoli per essere definiti "eccellenze" non mancano. Basterebbe infatti guardarsi intorno a Nord o a Sud della provincia per scoprire due cluster territoriali, Agro Nocerino Sarnese e Piana del Sele, all'interno dei quali sono localizzate vere e proprie aziende "gioiello", che conquistano quotidianamente i mercati emergenti e si muovono a proprio agio in quell'enorme "domestic market" che da tempo è diventata l'Europa».
Fare sistema e valorizzare la "rete delle imprese virtuose" presenti sul territorio sembra quindi l'unica nonché giusta strada da seguire per rilanciare il comparto vessato da livelli di innovazione insufficienti, alti costi legati alla logistica; da una bassa crescita dell'export vs Paesi competitor europei
come Germania e Francia, ma soprattutto da un'elevata contraffazione e imitazione che ne pregiudica le performance. Bocciati quindi tutti quegli strumenti e iniziative calate dall'alto che solo raramente sono in sintonia con le progettualità di crescita reale delle aziende del comparto.
«In tal senso sarebbe importante ha concluso Senesi la costituzione di un Tavolo di Coordinamento Permanente con tutti i componenti della filiera: produttori, trasformatori, distributori per verificare la qualità degli standard di sicurezza e tracciabilità adottati in provincia di Salerno, lavorando nel medio termine alla costituzione di un Osservatorio con il pieno coinvolgimento della Camera di Commercio». Dello stesso avviso Giandomenico Consalvo, che ha sottolineato come la provincia di Salerno e la Piana del Sele siano considerati "l'orto d'Europa".
Per valorizzare questa peculiarità è necessario fare sistema con l'agro‑industria e realizzare produzioni d'eccellenza che rappresentino al meglio questa provincia». «L'industria alimentare ha sottolineato il Direttore di Federalimentare è generalmente riconosciuta come l'ambasciatrice del Made in Italy nel mondo considerando che quasi l'80% dell'export agroalimentare italiano è rappresentato da prestigiosi marchi industriali e questa leadership dobbiamo fare in modo che non vada persa».
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