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  Dicembre 2012

Articoli n° 07
AGOSTO/SETTEMBRE 2011
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SALUTE

CIBI FUNZIONALI: passato e presente/2

Cresce l'attenzione verso quei cibi capaci sia di soddisfare le esigenze nutrizionali degli individui, sia di favorire il mantenimento di un buono stato di salute»

di Giuseppe Fatati Presidente Fondazione Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica

Una dieta equilibrata non deve solamente soddisfare le esigenze nutrizionali degli individui, ma anche favorire il mantenimento di un buono stato di salute. Parallelamente alle evidenze scientifiche si è diffuso nei consumatori l'interesse alla conoscenza dei rapporti esistenti tra alimentazione e salute.
Gli alimenti funzionali non possono sfuggire a questo fenomeno.
I nuovi miti sembrano però essere oggetto di un consumismo imperante perché nascono e tramontano in un breve spazio di tempo. Due sono i fattori che influenzano i consumi: la globalizzazione e le attese dei consumatori.
Nel settore degli alimenti funzionali le attese condizionano l'acquisto, ma essendo spesso irrazionali o miracolistiche, anche il rapido tramonto del mito.
Definizione di alimento o cibo funzionale La definizione più utilizzata è la seguente: un alimento può essere considerato funzionale se viene soddisfacentemente dimostrato che può implicare un effetto benefico e mirato su una o più funzioni dell'organismo, al di là di adeguati effetti nutritivi, in modo tale che risultino evidenti un miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o una riduzione del rischio di malattia.
Un alimento funzionale deve restare alimento e deve mostrare i suoi effetti nelle quantità che ci si può aspettare vengano normalmente consumate con la dieta.
Non è quindi né una pillola, né una capsula, ma parte del normale regime alimentare. Gli alimenti funzionali non sono farmaci, né possono diventarlo e non devono essere confusi con gli alimenti naturalmente ricchi, arricchiti o supplementati, fortificati o in cui siano stati eliminati antinutrienti mediante accorgimenti tecnologici.
Ad oggi una precisa regolamentazione è presente solo in Giappone e in pochi altri paesi; Italia, Stati Uniti e UE non hanno emanato leggi specifiche.
In Europa è stato preferito il percorso di definizione e regolamentazione delle indicazioni nutrizionali e sulla salute utilizzate per presentare e/o pubblicizzare questi alimenti. L'azione concertata dell'Unione Europea denominata Functional Food Science in Europe (FUFOSE), coordinata dall'International Life Science Institute, ha indicato fondamentalmente due tipi di health claims (indicazioni) per gli alimenti funzionali:
1. claim correlati al miglioramento di una funzione biologica;
2. claim correlati alla riduzione del rischio di malattia. Molti alimenti tradizionali come la frutta, gli ortaggi, i cereali integrali, i legumi, i latti fermentati, sono ben conosciuti per gli effetti protettivi e vengono comunemente consigliati come base per un'alimentazione salutare corrispondendo alla definizione di alimenti funzionali.
Sul mercato sono comparsi molti prodotti, dichiarati funzionali in virtù di alcuni principi attivi e commercializzati proprio con l'indicazione della loro specifica attività.
Alcuni sono alimenti tradizionali, modificati nella composizione o addizionati di nutrienti, il cui effetto sulla salute è ben dimostrato (es. ruolo del calcio nella mineralizzazione ossea). In altri casi si tratta di alimenti aggiunti di ingredienti più innovativi (es. gli steroli e gli stanoli per il controllo della colesterolemia), mentre in altri ancora, ci si può trovare di fronte a prodotti i cui effetti sono molto discutibili e la cui sicurezza non è provata.
Conclusioni L'attuale stile di vita, unitamente alle diverse esigenze nutrizionali della popolazione, apre la strada ad alimenti nuovi, adatti a facilitare il raggiungimento di una alimentazione sana ed equilibrata.
Tuttavia la diffusione di questi alimenti non deve far abbassare la guardia e ridurre gli sforzi e gli investimenti per gli interventi di educazione alimentare.
Solo una popolazione nutrizionalmente educata sarà in grado di fare le scelte più appropriate, equilibrando tradizione e innovazione anche a tavola.

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