GRAZIANO: «Progetti concreti per rilanciare Napoli»
Vincenzo CAPUTO eletto presidente dei Giovani Imprenditori
Giovani Imprenditori napoletani in missione negli STATES
GRAZIANO: «Progetti concreti per rilanciare Napoli»
L'indagine Ipsos sul rapporto tra i giovani, le imprese e la città approfondita nel corso di un incontro a Palazzo Partanna
di Antonietta Sanseviero
L'
84% dei napoletani è insoddisfatto per la qualità della
vita, il 62 % afferma che è peggiorata. Il dato emerge dall'indagine Ipsos "Napoli e Futuro", approfondita nel corso di un incontro svoltosi mercoledì 13 luglio a Palazzo Partanna. Al dibattito hanno partecipato, tra gli altri, il Presidente dell'Unione, Paolo Graziano, l'Arcivescovo di Napoli, Cardinale Crescenzio Sepe, il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, e l'AD di Ipsos, Nando Pagnoncelli.
Una sintesi della ricerca, commissionata dall'Unione, era stata presentata in occasione dell'Assemblea pubblica dello scorso 13 giugno.
Nando Pagnoncelli
Dall'indagine emerge tra l'altro: Per il 65% degli imprenditori Napoli è un territorio privo di progettualità credibile. Un territorio dinamico ma che non avanza mai, caratterizzato da un elevato senso di sfiducia che crea un malcontento condiviso e un pessimismo generalizzato.
Numerosi restano i nodi da sciogliere: per il 94% degli intervistati le scarse opportunità di lavoro, la fuga delle eccellenze napoletane
dal territorio, il blocco delle infrastrutture (strade, porto e aeroporto); per l'88% una gestione politica senza una progettualità concreta a favore di un'ottica emergenziale di breve termine.
Pertanto, sarà possibile far riemergere Napoli solo attraverso sinergie tra i seguenti elementi: sviluppo economico, gestione politica, coscienza collettiva e legalità. Per l'80% degli intervistati è un territorio che non favorisce la vocazione imprenditoriale.
L'intervento del Presidente Graziano
Il turismo rappresenta per l'85% degli imprenditori uno dei punti di forza sul quale puntare nei prossimi anni. Dello stesso parere il 77% del totale degli intervistati, mentre per il 36% è l'artigianato, il 21% l' industria manifatturiera, il 21% il commercio, il 17% i servizi e il 12% il settore pubblico.
Il 51% afferma, tra l'altro, che il futuro del territorio napoletano è nelle mani della politica. Tra le risultanze positive: L'88% dei giovani e l'80% degli imprenditori si sentono orgogliosi di essere napoletani.
La maggioranza dei giovani ritiene tra l'altro che, nonostante i problemi, a Napoli si stia tutto sommato bene e qualcuno si definisce fortunato. Il 62% degli intervistati si ritiene ottimista sul futuro di Napoli.
La squadra del Napoli è un esempio di superamento della cultura individualistica e la dimostrazione di come una gestione efficiente
può far sperare in notevoli successi.
L'intervento del Sindaco De Magistris
I partecipanti al dibattito sono stati concordi nell'affermare che nella città è sempre più forte la voglia di riscatto: De Magistris ha sottolineato che napoletani sono pronti alla mobilitazione: «Chi ha responsabilità politica deve saper prendere decisioni e cercare di condividerle.
I napoletani sono sfiduciati della politica, ma, nello stesso tempo, sono pronti a cooperare con chi dà prova di saper realizzare progetti concreti».
Il Cardinale Sepe ha evidenziato come Napoli sia «una città sofferente per i tanti disagi accumulati, per le troppe occasioni mancate.
Ma nello stesso è sempre più forte la voglia di cambiamento tra i giovani e gli imprenditori, che hanno scelto di investire in un territorio così difficile. Per costruire una Napoli migliore occorrono innanzitutto collaborazione e corresponsabilizzazione, superando gli individualismi, i protagonismi». Graziano ha individuato obiettivi precisi per uscire dalla crisi.
«Da sei mesi stiamo lavorando, cercando una convergenza d'intenti con le istituzioni.
A Napoli c'è una gran voglia di reagire, ma non basta per uscire da questa situazione difficile.
É necessario che questa energia positiva confluisca verso obiettivi ben precisi. L'Unione ha messo in campo una serie di iniziative: dal rilancio di Pompei con la partecipazione dei privati all'America's Cup nelle acque del Golfo».
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