Assemblea, Della Gatta rilancia il TAVOLO interistituzionale
ENZO BOVE È il nuovo presidente dei Giovani di Confindustria Caserta
Chinaland Solar Energy Co. Ltd guarda a TERRA DI LAVORO
ASI, accordo con le imprese per la RIQUALIFICAZIONE delle aree
Smantellamento della centrale nucleare: ACCORDO tra Sogin e Confindustria
PiÙ RACCORDO per le politiche regionali dell'economia e del lavoro
Smantellamento della centrale nucleare: ACCORDO tra Sogin e Confindustria
Informazione, formazione, assistenza, comunicazione e coinvolgimento su tematiche e argomenti di comune interesse: queste le linee di azione del protocollo d'intesa siglato da Giuseppe Nucci e Antonio Della Gatta
di Ade. Arr.
Da sinistra: Della Gatta, Nucci e Aragona
L'
Amministratore delegato di Sogin, Giuseppe Nucci,
il 7 luglio scorso, nella sede romana della società che si occupa della gestione e messa in sicurezza degli impianti nucleari in Italia, ha sottoscritto con il presidente di Confindustria Caserta, Antonio Della Gatta, un protocollo di intesa per rafforzare la sinergia tra Sogin e il tessuto imprenditoriale casertano per le attività di decommissioning. L'accordo si aggiunge a quello già siglato con Confapi Caserta, il 22 giugno scorso a Latina.
Alla sigla dell'accordo era presente anche il presidente della Sogin, Giancarlo Aragona. Il protocollo, di durata triennale, prevede 5 linee d'azione: informazione, formazione, assistenza, comunicazione e coinvolgimento su tematiche e argomenti oggetto di comune interesse.
La collaborazione riguarderà l'organizzazione di una conferenza annuale sullo stato di avanzamento delle attività di decommissioning e sulle policy di acquisti e appalti e la pubblicazione di una newsletter Sogin rivolta alle associazioni.
Nel campo della formazione saranno promossi
seminari rivolti alle imprese per la qualificazione in Sogin e iniziative sul tema della sicurezza da sviluppare con la Scuola di Radioprotezione e Sicurezza Sogin di Caorso.
Sono inoltre previste visite agli impianti nucleari da parte di imprese associate e studenti di master universitari patrocinati dalle associazioni. Nel corso dell'incontro Sogin ha presentato i dati sulla nuova politica di ottimizzazione degli acquisti.
In particolare, nel 2011 prevede di assegnare contratti
per un ammontare di circa 183 milioni di euro, dei quali numerosi per lavori e forniture di importi inferiori ai 200mila euro, che avranno ricadute significative sullo sviluppo dell'imprenditoria locale.
«Questo protocollo ha dichiarato l'Amministratore Delegato di Sogin, Giuseppe Nucci attiva nuovi strumenti di partnership, che confermano la nostra volontà di trasparenza e condivisione degli obiettivi di smantellamento della centrale del Garigliano con le imprese e le istituzioni casertane.
In tal senso, Sogin ha costituito un apposito elenco delle imprese qualificate locali, il cui regolamento è consultabile sul nostro sito internet. I prossimi lavori nella centrale del Garigliano ha inoltre annunciato Giuseppe Nucci riguarderanno lo smantellamento del camino e del serbatoio di acqua sopraelevato».
«I temi della sicurezza e la bonifica del territorio ha dichiarato il Presidente di Confindustria Caserta, Antonio Della Gatta sono diventati già da tempo prioritari nel nostro programma associativo.
La sigla del protocollo di oggi muove in questa direzione e rafforza, anzi, il nostro impegno su una tematica che tocca fortemente la sensibilità dell'opinione pubblica e, dunque richiede massima attenzione, partecipazione e trasparenza».
La centrale del Garigliano
LA STORIA
PROGETTATA DALL'ARCHITETTO MORANDI LA CENTRALE DEL GARIGLIANO FU COSTRUITA IN 4 ANNI
La centrale nucleare "Garigliano" di Sessa Aurunca è stata costruita in quattro anni (1959 - 1963) dalla SENN, Società elettronucleare nazionale, su progetto dell'architetto Riccardo Morandi, e ha iniziato la produzione di energia elettrica nell'aprile del 1964.
La centrale, di modello BWR, Boiling Water Reactor, appartiene alla prima generazione di impianti nucleari, con una potenza di produzione elettrica di 160 MWe.
Nel 1965 la proprietà della centrale è stata assunta da Enel.
L'impianto è stato in funzione fino al 1978, anno in cui è stato fermato per manutenzione.
Nel 1982 la centrale è stata definitivamente disattivata.
Da allora è stato garantito il mantenimento in sicurezza delle strutture e degli impianti a tutela della popolazione e dell'ambiente. La centrale ha complessivamente prodotto 12,5 miliardi di kWh di energia elettrica. Nel 1999 Sogin è divenuta proprietaria dell'impianto.
DECOMMISSIONING
L'edificio reattore, che corrisponde alla prestigiosa sfera della centrale, patrimonio architettonico del nostro Paese come stabilito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è stato isolato dal resto dell'impianto e, al suo interno, è stato smantellato il sistema di movimentazione del combustibile. Il serbatoio, che conteneva l'acqua della piscina del reattore, è stato demolito. Nel 2010 è terminata la bonifica dell'edificio reattore dal coibente contenente amianto. Sono in corso lo smantellamento delle apparecchiature convenzionali nell'edificio turbina; la caratterizzazione radiologica dell'impianto e la costruzione delle strutture per la bonifica delle trincee contenenti rifiuti a bassa radioattività. Nel 2010 è stato pubblicato il decreto di compatibilità ambientale (VIA) per l' "attività di decommissioning - disattivazione accelerata per il rilascio incondizionato del sito". Nel 2011 è stato aperto il cantiere per le attività preliminari alla demolizione del camino.
ALLONTANAMENTO DEL COMBUSTIBILE
Il combustibile della centrale è stato trasferito in parte in Inghilterra per il riprocessamento e in parte al deposito "Avogadro" di Saluggia. Quest'ultimo è destinato al trasferimento in Francia per essere anch'esso riprocessato. I trasporti del combustibile dal deposito Avogadro sono iniziati nel febbraio 2011.
GESTIONE DEI RIFIUTI
Sono in corso la ristrutturazione di un edificio e la costruzione di un deposito temporaneo in cui saranno custoditi in sicurezza i soli rifiuti radioattivi prodotti dalla centrale del Garigliano, in attesa del loro trasferimento al Deposito Nazionale.
|