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in deroga:record di procedure
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Ammortizzatori sociali in deroga:record di procedure
in Terra di Lavoro
Delle 413 aziende campane che lo scorso gennaio hanno chiesto l’integrazione
salariale per 8.701 lavoratori, 105 sono casertane e coinvolgono 3.259 dipendenti
di Francesca Nuzzo
Il tavolo dei relatori del seminario di approfondimento sugli ammortizzatori in deroga
La grave crisi che i sistemi economico-produttivi italiano e mondiale stanno attraversando impongono alle istituzioni la necessità di individuare e programmare interventi e strategie per superare la difficile contingenza e, soprattutto, favorire la ripresa dell’economia.
In questo ambito, è appena il caso di sottolineare, che il Governo e le Regioni hanno adottato una serie di misure a supporto delle imprese innovando, in particolare, la disciplina degli ammortizzatori sociali vigenti.
La materia è stata oggetto di un affollato seminario di studio, il 4 marzo scorso, presso Confindustria Caserta, cui hanno relazionato Manuela Gaetani, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e Alberto Acocella, dirigente dell’Osservatorio del mercato del lavoro (Ormel) della Regione Campania.
«Una giornata di approfondimento sugli strumenti ordinari e in deroga - ha sottolineato il responsabile dall’Area sindacale dell’associazione datoriale, Lorenzo Chiello - che muove nella direzione di poter fornire alle aziende un quadro esaustivo della normativa, alla luce degli effetti della crisi ogni giorno più evidenti, soprattutto in provincia di Caserta».
Basta una scorsa ai dati forniti, ciascuno dal proprio canto, dai dirigenti del Ministero del lavoro e della Regione Campania. In Italia, dal 2008 al 2009, le procedure di cassa integrazione in deroga sono pressoché triplicate, passando da 1.382 a 5.007. Nella sola Campania, con la fine dello scorso anno, si sono contate 227 richieste, il doppio dell’anno precedente. Relativamente alla Campania, inoltre, va detto che appena a gennaio scorso sono state 413 le aziende che hanno chiesto l’integrazione salariale per 8.701 lavoratori. Di queste, le imprese casertane sono state 105 interessando 3.259 lavoratori.
Inutile aggiungere che la provincia di Caserta, vuoi per situazioni di crisi pregresse, vuoi per l’attuale congiuntura, al momento risulta anche essere la prima d’Italia a ricorre agli ammortizzatori in deroga, facendo registrare sul biennio precedente un aumento del 400% della Cig e del 209% della Cigs.
Da qui l’importanza non secondaria di approfondire gli elementi innovativi introdotti in materia di ammortizzatori sociali, soprattutto con riguardo all’aspetto delle “crisi aziendali per evento improvviso ed imprevisto”, e alla “cessazione delle attività” intese queste ultime anche come cessazione della produzione di un singolo reparto dell’impresa. Aspetti che calzano, appunto, alla crisi in atto. Per fronteggiare la quale, le istituzioni hanno adottato elementi di semplificazione delle procedure, per le quali oltretutto Confindustria Caserta assume il ruolo di sportello per la richiesta della Cigs, che può essere inoltrata al ministero competente anche “on line”.
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