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Santoli: «Abbiamo capito che il processo euro-mediterraneo,
così come ce lo aveva raccontato la Commissione Europea,
non avrebbe mai potuto funzionare…e così ci siamo rimboccati le maniche»
Massimiliano Santoli
presidente Ggi Confindustria Caserta
Sono passati nove mesi dal 22 maggio 2009, quando i Giovani Imprenditori di Caserta tennero, nelle sale della Reggia, il loro settimo convegno biennale, dedicato al Mediterraneo. Gli imprenditori sono apprezzati perché sanno che il tempo è denaro e perché non amano sprecare né l’uno né l’altro. Intitolammo quell’incontro “Mediterraneo, un mare di opportunità” per capire, noi giovani, in che modo provare ad aggredire le nuove opportunità, ci regalammo l’occasione di ascoltare personaggi autorevoli dello scenario industriale, istituzionale, finanziario, accademico. Da quell’incontro traemmo anzitutto un messaggio, forte e chiaro. Il mercato lo fanno anzitutto le persone, i soggetti privati, le imprese, non le burocrazie. Capimmo, cioè, che molti anni sono passati invano, nell’attesa di chissà quale sfolgorante novità che il cosiddetto “processo euro-mediterraneo di Barcellona”, attraverso la mitica Commissione Europea, avrebbe dovuto regalare agli imprenditori del Sud, magari su un piatto d’argento, oppure nel Santo Graal.
Attraverso le testimonianze dei qualificati relatori, ci rendemmo conto che il processo euro mediterraneo, così come ce lo avevano raccontato in passato, non avrebbe mai potuto funzionare. Nei mesi dopo il convegno abbiamo ragionato su come e in che modo continuare il tema proposto al Biennale, cercando di coniugarlo in maniera pragmatica e operativa. Insieme all’Isis, l’Istituto di studi internazionali per gli scambi, un’associazione di studi formata da volenterosi e autorevoli esperti di commercio internazionale, ci siamo immaginati questo percorso: le pmi campane sono culturalmente troppo lontane dai mercati internazionali perché si possa pensare di promuovere una loro diretta connessione con le opportunità della globalizzazione. Si può e si deve puntare, invece, sui professionisti, avvocati e commercialisti, perché essi, oltre a conoscere vizi e virtù delle imprese e a godere della loro fiducia, hanno una formazione professionale tale per cui la proiezione internazionale può diventare una prospettiva attraente e realmente praticabile. Da qui è nata l’idea di coinvolgere le giovani professionalità del nostro territorio: i Giovani commercialisti e i Giovani avvocati della provincia di Terra di Lavoro. Ed è su queste basi che ha preso forma il workshop tenuto il 26 febbraio scorso, a Caserta, presso la sede di Confindustria. Ancora una volta, non abbiamo voluto affatto perdere tempo. Con Isis, con i Giovani avvocati e con i Giovani commercialisti della provincia abbiamo definito un protocollo d’intesa (vedi testo pagina a fianco), firmato all’inizio del convegno, assumendo così l’impegno, comune e reciproco, di continuare ad investire con determinazione e fiducia sulla prospettiva della globalizzazione e del Mediterraneo. E per capire se stavamo procedendo nella direzione giusta, questa volta abbiamo invitato coloro che la globalizzazione la “fanno” di persona, ogni giorno. Il presidente del Banco di Napoli Enzo Giustino, che del Mediterraneo ha fatto una scelta di vita, e poi due alti funzionari dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, Serafino Marchese e Cato Adrian, il professore Francesco Sbordone, esperto di contratti internazionali, l’avvocato Stefano De Bosio, brillante professionista con base a Milano ma con grande conoscenza dei mercati esteri, e per la chiusura dei lavori, Gianluigi Traettino e Giorgio Sganga, autorevoli esponenti dei vertici di Confindustria G.I. e del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti. é stato un workshop interessante, ma il successo vero è che i Giovani della nostra terra credendo in un progetto comune, hanno deciso di fare un percorso insieme per dare un futuro migliore alle nostre imprese, famiglie e al territorio. E per questo mi sento di ringraziare non solo Dario Ciccarelli, direttore dell’ISIS, ma anche e soprattutto Francesco Pierro, presidente dei Giovani Commercialisti e Alfonso Quarto, presidente dei Giovani Avvocati.
Caserta, lì 26 febbraio 2010
PROTOCOLLO D’INTESA
Tra
- Il Gruppo Giovani Imprenditori dell’Unione Industriali della Provincia di Caserta (di seguito, GGI), in persona del Presidente, legale r.p.t., Arch. Massimiliano Santoli;
- L’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Caserta, in persona del Presidente legale r.p.t., Dott. Francesco Pierro;
- L’Associazione Italiana Giovani Avvocati sezione di S. Maria C.V., in persona del Presidente legale r.p.t., Avv. Alfonso Quarto;
- L’Istituto di Studi Internazionali per gli Scambi (di seguito, ISIS), in persona del Direttore legale r.p.t., Dott. Dario Ciccarelli.
Premesso che
- Le parti suindicate sono Enti senza scopo di lucro i quali rappresentano interessi di categorie professionali ed imprenditoriali.
- L’Istituto di Studi Internazionali per gli Scambi, in particolare, ha come scopo la promozione e la diffusione della conoscenza degli strumenti e delle regole del mercato internazionale.
- Il mercato nell’area del Mediterraneo offre nuove e straordinarie opportunità condizionate, però, da regole e procedure che spesso scoraggiano le iniziative delle Piccole e Medie Imprese.
- Il professionista, operando con le giuste competenze, può assolvere una funzione determinante, di impulso proattivo, al servizio delle imprese che vogliono affacciarsi al mercato dell’area del Mediterraneo.
Tanto premesso
le parti stipulano il seguente Protocollo d’Intesa
Art. 1
Le premesse sono parte integrante del presente accordo.
Art. 2
Le parti dichiarano la propria volontà di realizzare e supportare congiuntamente ed in conformità ai propri scopi statutari - con adeguate e qualificate risorse umane e tecniche - attività di ricerca e studio, formative, di consulenza e di divulgazione, aventi per oggetto il mercato internazionale, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo.
Art. 3
Le attività di cui all’art. 2 potranno concretizzarsi, a titolo esemplificativo e non esaustivo, nella realizzazione di:
1. percorsi formativi specialistici rivolti ad avvocati e/o a commercialisti sul diritto commerciale internazionale, sulla fiscalità internazionale e sulle regole del commercio internazionale;
2. attività di prima consulenza e assistenza rivolta alle imprese della provincia di Caserta che intendono avviare programmi di sviluppo sui mercati internazionali, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo;
3. attività di sensibilizzazione e diffusione delle opportunità di business sui mercati internazionali, con particolare riferimento all’area del Mediterraneo;
4. attività di sensibilizzazione e diffusione delle opportunità legate ai programmi pubblici di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese;
5. attività di promozione e organizzazione di periodi di stage per imprenditori, avvocati e commercialisti in enti pubblici e privati e/o aziende e/o studi professionali, in particolare nei paesi dell’area del Mediterraneo;
6. stipula di accordi con altri soggetti di elevata specializzazione, o comunque funzionali al perseguimento degli obiettivi enunciati all’art. 2 del presente protocollo.
Art. 4
Le parti si impegnano, nei limiti delle proprie possibilità, a mettere a disposizione personale, attrezzature, competenze specifiche e locali ai fini della realizzazione delle iniziative proposte. Le parti, al fine di favorire la realizzazione degli scopi di cui al presente protocollo, costituiscono un Comitato Tecnico-Scientifico composto da un rappresentante per ciascuna delle parti costituite e presieduto dal rappresentante di ISIS. Il Comitato è convocato dal presidente e deve riunirsi periodicamente, almeno due volte l’anno, al fine di assicurare, per quanto di competenza, la realizzazione delle attività necessarie ai fini del conseguimento degli obiettivi di cui agli artt. 2 e 3 del protocollo.
Art. 5
Eventuali oneri economici e finanziari derivanti dall’applicazione del presente protocollo d’intesa saranno ripartiti attraverso apposite convenzioni.
Art. 6
Tutte le controversie relative all’esecuzione del presente protocollo sono deferite ad arbitrato rituale, secondo le forme del codice di procedura civile e definite con lodo reso esecutivo dal tribunale di S. Maria C.V. ai sensi dell’art. 825 c.p.c.
Art. 7
Se le parti vi consentono unanimemente, il presente protocollo è aperto alla partecipazione di altri soggetti.
Il presente protocollo ha validità di anni due (2) dalla data di sottoscrizione e si prorogherà tacitamente alla scadenza, salvo disdetta da inviarsi alle altre parti almeno giorni trenta (30) prima della data di scadenza. Le parti, comunque, hanno facoltà di recedere dal protocollo in qualsiasi momento dandone preavviso alle altre parti di almeno giorni trenta (30). Il protocollo, in caso di recesso o disdetta di una o più parti, continua a produrre effetti per le altre parti.
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