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  Dicembre 2012

Articoli n° 03
APRILE 2010
 


Inserto


a cura di M. Marinaro

La mediazione delle liti civili e commerciali

Un nuovo strumento al servizio delle imprese

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Reti d’impresa:
dalle parole ai fatti

Le iniziative concrete già avviate da Confindustria per aiutare la diffusione delle reti

di Aldo Bonomi

«Il valore aggiunto delle reti d’impresa - rispetto ad altre forme di aggregazione - è senza dubbio l’autonomia.
I network consentono di far convivere questo grande valore con la necessità inevitabile di fare squadra»

Aldo Bonomi
Vicepresidente Confindustria
e Presidente RetImpresa


Dopo ricerche, studi, analisi e dibattiti possiamo dire che finalmente il concetto di “fare rete” come perno delle nuove politiche industriali è ormai entrato a far parte del linguaggio e del sentito comune.
Sulla spinta delle imprese che spontaneamente stanno sviluppando alleanze per fronteggiare la crisi ed essere più forti nella ripresa, i diversi interlocutori si stanno impegnando per aiutare le creazione e la diffusione delle reti. Il Governo disciplinando il “contratto di rete” ha dato un segnale preciso e dobbiamo riconoscere ai Ministri più direttamente interessati un forte impegno in questa direzione: Confindustria sta collaborando con gli esperti del Ministro Tremonti per definire le misure necessarie a dare seguito alla nuova disciplina; il Ministro Scajola pone le reti d’impresa come riferimento costante della nuova politica industriale; anche il Ministero dell’Università e della Ricerca ha previsto che i contratti di rete possano partecipare al nuovo bando PON sulla ricerca industriale.
Parallelamente, anche le Regioni stanno avviando iniziative a sostegno della costituzione e della diffusione delle reti.
Noi come Confindustria stiamo facendo la nostra parte con alcune azioni concrete per passare dalla teoria alla pratica, attraverso sei linee di indirizzo:
1. Costituzione e avvio di RetImpresa, la nuova agenzia del Sistema Confindustria nata per promuovere le reti (box 1).
2. Promozione della Scuola di Alta Formazione per i Manager di rete, con Luiss, Università di Padova e Confindustria Belluno(box 2).
3. Definizione e diffusione di nuovi criteri di rating bancario che valorizzino la corretta governance aziendale e la capacità di fare rete (box3).
4. Formazione di 200 “facilitatori di rete” tra i funzionari del Sistema Confindustria, attraverso un piano formativo realizzato con SFC-Sistemi Formativi Confindustria (box 4).
5. Stipula di un accordo della Piccola Industria Confindustria con il Consiglio Nazionale del Notariato, per facilitare la conclusione dei contratti di rete.
6. Realizzazione di un progetto di sensibilizzazione degli imprenditori in collaborazione con il Ministero per lo Sviluppo Economico e il supporto di SFC (accordi in via di definizione).
A queste azioni concrete di Confindustria si stanno affiancando numerose iniziative sviluppate dal Sistema Associativo, sia a livello territoriale che da parte delle categorie.
Sono certo che sulla spinta di questo approccio, basato sulla realizzazione di progetti pratici a misura d’impresa, anche tutti gli altri interlocutori interessati faranno di più.
Si darà così vita ad un nuovo modo di definire le politiche industriali che devono “partire dal basso” e non essere invece definite a tavolino in abiti troppo distanti dalla realtà aziendale.




RetImpresa: Agenzia confederale per le reti di imprese


La recente approvazione delle norme sul “contratto di rete” (l’art.1 della l. 99/09) ha aperto una fase nuova nelle politiche industriali del Paese. Per monitorare, assistere, promuovere questi nuovi modelli di aggregazione è stata costituita nell’ottobre 2009 l'Agenzia confederale per le reti d'impresa -RETIMPRESA. Per il primo biennio, la Presidenza di RetImpresa è attribuita di diritto al Vice Presidente di Confindustria per i Distretti Industriali e le Politiche Territoriali.
I soci
Oggi RetImpresa rappresenta 51 soci effettivi (33 Territoriali, 9 regionali, una categoria, 8 federazioni di settore).


Gli obiettivi prioritari
• assistere i propri soci sugli interessi da rappresentare presso le sedi istituzionali (in vista di sviluppi sul piano legislativo relativi a finanziamenti, agevolazioni....);
• organizzare eventi, convegni e workshop per sensibilizzare gli imprenditori;
• fornire una formazione specifica ai funzionari del sistema;
• elaborare studi e sviluppare progetti specifici sui temi di interesse degli associati.




alta formazione


LUISS Business School, la scuola di formazione manageriale dell’Università LUISS Guido Carli di Roma, in collaborazione con l’Università di Padova, RetImpresa, Confindustria Belluno Dolomiti e la Fondazione per l’Università e la Cultura della provincia di Belluno, promuove il primo Corso di alta formazione in “Gestione e Sviluppo delle Reti di Impresa”.
L’idea del corso nasce dalla necessità, avvertita sempre più frequentemente, in particolare in seno al Comitato Politiche Territoriali e Distretti Industriali di Confindustria, di potenziare il coordinamento reticolare tra le diverse realtà imprenditoriali di uno specifico contesto territoriale. Gli obiettivi del corso, che sarà rivolto ad imprenditori, manager e professionisti che vogliano mettere le proprie competenze al servizio di sistemi di reti di impresa, funzionari e dipendenti di enti istituzionali o associativi che si trovino ad interagire con aggregazioni imprenditoria- li reticolari, sono così sintetizzabili:
 comprendere le logiche e le modalità di funzionamento delle ag- gregazioni reticolari di impresa;
 individuare le fonti di vantaggio competitivo sottostanti la rete;
 analizzare le recenti normative emanate in favore delle aggregazioni a rete e le forme di governance distrettuale;
 inquadrare la centralità dei processi di innovazione e knowledge management, nell’ambito delle collaborazioni reticolari;
 comprendere le nuove opportunità di fund raising delle reti e le loro prospettive di finanziabilità da parte del sistema creditizio.
In questo nuovo scenario, il corso intende trasferire concetti, modelli e strumenti operativi, metabolizzando le best practices espresse dalle realtà territoriali valorizzando, in un’ottica di sistema, il rapporto tra le università le associazioni industriali e le diverse realtà industriali del territorio.

Il corso si terrà a Feltre (BL) dal 21 maggio al 24 luglio 2010.
Per informazioni http://www.formazionelbs.luiss.it/




il progetto rating

Il Progetto Rating, sviluppato nell’ambito di un accordo siglato da Confindustria con Barclays Italia e affidato per la parte scientifica all’Associazione premio Qualità Italia (APQI), ha come obiettivo la definizione di una metodologia concordata con il sistema bancario per introdurre nei Modelli di Rating bancari - ormai consolidati nell’ambito di Basilea 2 - nuovi elementi di valutazione capaci di tener conto di:
1. valutazione delle singole imprese in chiave di sostenibilità del loro modello produttivo; 2. valutazione dei sistemi di rete;
3. identificazione dei punti di forza e di debolezza di imprese e reti allo scopo di consentire azioni di miglioramento e sviluppo.
Gli elementi considerati per la definizione del Modello di Rating per la valutazione sia a livello di singola impresa sia a livello di rete sono stati:
Il Gruppo di lavoro Barclays-Confindustria ha terminato nel mese di ottobre la definizione di un modello di rating qualitativo con l’obiettivo di proporne l’adozione per l’Italia per il settore Small&Medium Enterprises (fatturato fino a 200 m euro).
Il Modello Qualitativo è costituito da due componenti, la prima di valutazione dell’AZIENDA e la seconda specifica per la valutazione della RETE sulla base dello schema riportato in alto a destra.
Il Rating qualitativo dell’Azienda potrà essere utilizzato per tutte le aziende fino da 5 a 200 m euro di fatturato (obbligatoriamente per quelle da 70 a 200 e facoltativamente per quelle da 5 a 70). La valutazione della singola azienda è composta di quattro moduli (per un totale di 30 domande) che considerano:
• il settore di appartenenza dell’azienda - 3 domande
• il posizionamento dell’azienda - 10 domande
• la gestione aziendale - 14 domande (4 management, 4 risorse, 3 processi, 3 risultati)
• l’attitudine alla rete - 3 domande
Il Rating qualitativo del Contratto di Rete potrà essere utilizzato per quei contesti nei quali esiste un contratto di rete.
La valutazione integra due elementi:
• l’insieme dei rating qualitativi di tutte le aziende costituenti il Contratto di Rete - 30 (3+10+14+3) domande per ciascuna delle aziende aderenti al Contratto
• le caratteristiche del Contratto di Rete - 9 domande
Il Modello è stato strutturato per integrare il rating qualitativo con la valutazione quantitativa condotta sulla base dei parametri finanziari con l’obiettivo di variare in positivo/negativo di un numero di classi da definire il rating emerso dal modulo quantitativo.
Il Modello è stato presentato a Barclays Risk Group alla fine di ottobre 2009 e si è avviata una sperimentazione che è stata condotta tra novembre e dicembre 2009 su un campione di 47 aziende già clienti di Barclays che si sono rese disponibili per testare il modello.
La sperimentazione è stata condotta da Team di Valutazione composti da un esperto APQI e da un Relationship Manager di Barclays che hanno effettuato le valutazioni on site attraverso un’intervista della durata di circa 3-4 ore ciascuna; i risultati delle valutazioni sono stati validati in back-office da un Credit Analyst di Barclays e sono stati presentati a Barclays Risk Group che ha approvato definitivamente il modello alla fine del mese di febbraio 2010.





Facciamo Rete! Ciclo di Seminari di formazione per i Funzionari
del Sistema sulle Reti d'Impresa


Il 31 marzo, con l’ultimo seminario ospitato presso la nostra territoriale di Bari, si è concluso il ciclo di seminari di formazione per i funzionari del Sistema sul tema delle reti di impresa organizzati da RetImpresa - l'Agenzia confederale per le reti d'impresa - e SFC - Sistemi Formativi Confindustria.
Un percorso di grandissimo successo che ha permesso di formare nell’arco di soli 3 mesi ben 200 funzionari e quadri delle nostre associazioni interessati ad approfondire il tema delle reti di impresa e delle nuova normativa introdotta dalla Legge Sviluppo (L.99/09). Estremamente variegata l’area di provenienza dei partecipanti - area sindacale, marketing e rapporto con il territorio, internazionalizzazione, risorse umane, etc..- che dà evidenza di quanto il tema delle costituzione delle reti sia di comune interesse e trasversale ai singoli ambiti settoriali. L’intervento formativo promosso sul territorio ha permesso di creare all'interno del Sistema un nucleo consistente di professionisti in grado di assistere le imprese nei processi di costituzione delle Reti.
I Seminari formativi, grazie al contributo scientifico di relatori di alto profilo, sono stati finalizzati ad un inquadramento specifico sulla normativa, sugli strumenti conoscitivi e sulle metodologie necessarie per assistere e favorire con successo le aggregazioni tra imprese approfondendo tematiche quali: la normativa di riferimento sulle reti di impresa; il Knowledge management delle reti d'impresa; come si costruiscono le reti di impresa: il ruolo del facilitatore; rapporto con il credito.
Di seguito la tabella riassuntiva degli incontri organizzati presso le nostre territoriali:

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