IL SEGNALIBRO
a cura della Redazione CostoZero
La societÀ post crescita
Consumi e stili di vita
di Giampaolo Fabris
Editore EGEA
Pagine: 300
26,50 euro
Siamo entrati in una nuova fase della società dei consumi: Giampaolo Fabris ne disegna gli scenari, le tendenze, le opportunità. Un saggio che chiama in causa il modo di essere e di fare di tutti; cittadini, imprese, istituzioni pubbliche. Un affresco in cui il consumatore, come Davide, sconfigge il gigante Golia della crescita cosi come l'abbiamo finora concepita e conosciuta.
La crescita economica così come si è tradizionalmente manifestata non produce più benessere né migliora la qualità del nostro vivere. Gli inquietanti risvolti ambientali, il drammatico problema delle risorse energetiche sono ormai sotto gli occhi di tutti. Non è sufficiente aggiungere il termine compatibile per restituire ruolo e legittimità alla crescita. Se parlare di decrescita - all’insegna del "fermate il mondo voglio scendere" - è solo una prospettiva utopica e conservatrice, si impone comunque un nuovo tipo di crescita. Che ha come presupposto un vero cambiamento nell’antropologia del consumo e stili di vita diversi di cui si vedono, già adesso, testimonianze intorno a noi. La società del futuro è quella della post-crescita: ne sarà protagonista il consumatore, novello Davide contro Golia. Soprattutto perché ha oggi in mano un’arma potentissima, il mondo Web, cui fa ricorso non soltanto per massimizzare i propri diritti e interessi, ma anche per creare, più o meno consapevolmente, lo stato nascente di una nuova proposta di civilizzazione. Che non possa divenire il consumo - un tempo area del privato e del disimpegno - la nuova frontiera della partecipazione politica?
Hanno tutti ragione
di Paolo Sorrentino
Collana: I Narratori Feltrinelli
Pagine: 320
18 Euro
«Perché questo è il gioco. Bisogna comprendere gli altri anche nel momento in cui ti stanno uccidendo. Senza mai sottovalutare la forza sbilenca dell’ironia».
Tony Pagoda è un cantante melodico con tanto passato alle spalle. La sua è stata la scena di un’Italia florida e sgangheratamente felice, fra Napoli, Capri, e il mondo. È stato tutto molto facile e tutto all’insegna del successo. Ha avuto il talento, i soldi, le donne. E inoltre ha incontrato personaggi straordinari e miserabili, maestri e compagni di strada. Da tutti ha saputo imparare e ora è come se una sfrenata, esuberante saggezza si sprigionasse da lui senza fatica. Ne ha per tutti e, come un Falstaff contemporaneo, svela con comica ebbrezza di cosa è fatta la sostanza degli uomini, di quelli che vincono e di quelli che perdono. Quando la vita comincia a complicarsi, quando la scena muta, Tony Pagoda sa che è venuto il tempo di cambiare. Una sterzata netta. Andarsene. Sparire. Cercare il silenzio. Fa una breve tournée in Brasile e decide di restarci, prima a Rio, poi a Manaus, coronato da una nuova libertà e ossessionato dagli scarafaggi. Ma per Tony Pagoda, picaro senza confini, non è finita. Dopo diciotto anni di umido esilio amazzonico qualcuno è pronto a firmare un assegno stratosferico perché torni in Italia. C’è ancora una vita che lo aspetta.
Il “Tony Pagoda-pensiero”
«Ci ha questo di brutto questa città, anche quando non hai fatto niente sei costretto a metterti sulla difensiva».
«Il conformismo senza sforzi ti fa sentire migliore. Fai parte di un gruppo nutrito. Sei in compagnia. Ti tira fuori dalla responsabilità di motivare continuamente te stesso. E questo basta a tirare avanti ancora un altro po’. A colpi di distrazioni, ti aggrappi al tram della vecchiaia. E chi si è visto si è visto».
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