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  Dicembre 2012

Articoli n° 02
MARZO 2008
 


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La battaglia per la sicurezza
È al centro dell’impegno dell’ance

di Paolo Buzzetti

La battaglia per la sicurezza
È al centro dell’impegno dell’ance


Formazione, prevenzione, tecnologia: questi gli elementi chiave
delle strategie dell’Associazione costruttori per aumentare i livelli di tutela
e garanzia dei lavoratori e far crescere la cultura della sicurezza

Paolo Buzzetti, Presidente Associazione Nazionale Costruttori Edili


La scarsa sicurezza nei luoghi di lavoro continua a rappresentare una delle più gravi e preoccupanti emergenze per il nostro Paese.
Di fatto, il tributo pagato in termini di vite umane ha ancora dimensioni inaccettabili e proprio per questo la fondamentale battaglia per rafforzare sicurezza e tutele per i lavoratori va affrontata e combattuta con forza e impegno sempre maggiori.
Un impegno che l'Ance dedica da sempre al problema, la cui soluzione costituisce per la nostra categoria un obiettivo cruciale, posto al centro di qualunque politica e scelta strategica. Anche grazie a questo impegno sono stati compiuti passi avanti fondamentali, sia a livello normativo che in termini di prevenzione e vigilanza. E i risultati ottenuti, sebbene non ancora soddisfacenti, vanno comunque sottolineati, se non altro per confermare la correttezza delle scelte e delle azioni del nostro settore. Un settore che ha dimostrato un'attenzione alla sicurezza sempre crescente, e riconosciuta anche dal presidente della Repubblica. Proprio Giorgio Napolitano, infatti, a conclusione della grande mobilitazione promossa dall'Associazione nazionale costruttori nel maggio scorso - che ha preso il nome di "Mese della sicurezza nei cantieri" e che ha visto la realizzazione di oltre 120 iniziative in 60 città, con il coinvolgimento di lavoratori, imprenditori e cittadini - ha voluto ricevere al Quirinale una delegazione dell'Ance.
Da quel momento, per noi fondamentale, è trascorso quasi un anno. Un anno in cui il nostro impegno per la sicurezza - sul fronte sia economico che intellettuale e organizzativo - non ha fatto che rafforzarsi. A testimonianza di ciò voglio ricordare il convegno, promosso da Ance nazionale e Ance Verona sul tema della sicurezza in edilizia, che si terrà a Verona il prossimo 7 marzo, e che rappresenterà un nuovo e importante momento di riflessione nel corso del quale valutare le cose fatte e le cose che restano da fare per aumentare gli standard di sicurezza e ridurre efficacemente l'incidenza degli infortuni nei cantieri. Nel corso di quest'ennesima "tappa" del nostro impegno dedicato alla tutela dei lavoratori, presenteremo anche il nuovo Codice di comportamento per le imprese di costruzione. Un Codice che, sulla base delle ultime norme approvate in materia di sicurezza, definisce precisi standard operativi per le imprese, mirati in primo luogo a ottenere risultati ottimali sul piano della gestione della sicurezza nei cantieri edili. Un'iniziativa fondamentale, cui si aggiunge la costante ricerca, da parte nostra, di strumenti e dispositivi tecnologici innovativi, mirati a contrastare in modo tangibile le principali cause e circostanze degli infortuni in edilizia.
Proprio in quest'ambito si inserisce un'altra iniziativa che verrà presentata a Verona: un corso di formazione on line sul problema delle cadute dall'alto, che continuano a rappresentare, purtroppo, la tipologia più frequente di infortunio con conseguenze mortali. Formazione, prevenzione, controlli, tecnologia, sono gli elementi chiave di tutte le nostre strategie mirate ad aumentare i livelli di tutela e garanzia dei nostri lavoratori, attraverso proposte concrete e operative portate avanti sempre in piena sintonia con il sindacato. Sindacato con il quale, non posso non sottolinearlo, ci siamo fortemente impegnati nell'individuazione di soluzioni normative cruciali nella lotta al lavoro sommerso. Soluzioni talmente efficaci che, sebbene nate su proposta di Ance e sindacato per il settore delle costruzioni, sono state in alcuni casi estese anche agli altri settori.
Mi riferisco in particolare al Durc, il Documento di regolarità contributiva, ma anche al tesserino di riconoscimento dei lavoratori e all'obbligo di comunicazione dell'assunzione del lavoratore il giorno prima dell'effettivo avvio del lavoro in cantiere. Non meno importante è l'azione svolta dalla nostra Associazione per sollecitare le istituzioni competenti a incrementare le verifiche e i controlli in tutti i cantieri.
Noi per primi, infatti, abbiamo chiesto il rafforzamento delle ispezioni, sottolineando la necessità non solo di aumentare il numero degli ispettori, ma anche di ampliarne il raggio d'azione sul territorio e nei cantieri meno visibili, dove più spesso si nascondono irregolarità e scarsa attenzione alla sicurezza.
A tutto questo si aggiunge l'azione incisiva e capillare degli enti bilaterali. Un sistema unitario, gestito pariteticamente da Ance e sindacato, che oggi è costituito da ben 300 enti, tra Casse Edili, Enti Scuola Edile e Cpt, presenti in tutte le province italiane. L'azione di questi enti, finanziati integralmente dalle imprese di costruzione, si traduce ogni anno in oltre 100mila visite di controllo in cantiere, in svariati milioni di ore di formazione, nell'organizzazione di centinaia di convegni e seminari su tutto il territorio nazionale, nella pubblicazione di dettagliati fascicoli informativi e nella realizzazione di decine di migliaia di interventi di sorveglianza sanitaria. Iniziative cruciali per il rafforzamento della sicurezza e che dimostrano ulteriormente come la nostra Associazione abbia posto al centro delle proprie politiche la tutela e la salvaguardia dei lavoratori. Obiettivi che tuttavia, a mio parere, non possono essere raggiunti senza che prima si diffonda - non solo nel nostro settore ma in tutta la società - una vera e profonda "cultura della sicurezza". É chiaro infatti che anche le norme più stringenti rischiano di essere vanificate dalla disattenzione e dalla scarsa consapevolezza individuale. La mancanza di una forte e radicata cultura della sicurezza rischia di trasformarsi, in altre parole, nel vero cuore del problema. Anche su questo fronte, come Ance, ci siamo da tempo attivati, istituendo un'Agenzia nazionale per la cultura della sicurezza in edilizia, che ha l'obiettivo di contribuire concretamente alla diffusione di una maggiore conoscenza e sensibilità sul tema della sicurezza sul lavoro.
Proprio a Verona premieremo i vincitori del Concorso nazionale promosso dall'Agenzia e che prevede l'assegnazione di premi alle migliori iniziative - nell'ambito della scuola, dell'università, del mondo della comunicazione e in quello delle imprese - dedicate al tema della sicurezza.

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