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L’IMPEGNO DELL’ANCE salerno PER LA SICUREZZA
L’IMPEGNO DELL’ANCE salerno PER LA SICUREZZA
Antonio Lombardi
Presidente Ance Salerno
La sicurezza sui cantieri, o più generalmente nei luoghi di lavoro, è uno dei temi che i più recenti fatti di cronaca hanno purtroppo rimarcato con grande drammaticità. Di estrema rilevanza l’assoluta, improcrastinabile necessità di definire regole e pene certe, norme non aggirabili, adempimenti che si traducano in concrete condizioni di sicurezza sul lavoro e non in passaggi burocratici che nessun altro fine hanno che arricchire uno sparuto stuolo di professionisti e gravare le aziende di ulteriori adempimenti, ulteriori peregrinazioni in enti ed uffici. Insomma in un complessivo appesantimento dell’attività che non può non tradursi in un ulteriore freno allo sviluppo ed alla competitività.
Ciò premesso vorrei però sottolineare il fatto che la provincia di Salerno si pone oggi come una realtà capofila sul versante della sicurezza. Un impegno, questo, che portiamo avanti già da diversi anni e che ha già conseguito significativi risultati ma che ovviamente va potenziato ulteriormente.
Con le organizzazioni sindacali e gli enti paritetici, l’ANCE ha guardato con grande attenzione - e continuerà a farlo nei prossimi anni - alla sicurezza nei cantieri svolgendo anche un ruolo di concreto supporto alle aziende per il rispetto delle normative e la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro.
Non è ovviamente questa - né vuol essere - l’occasione per crogiolarsi sugli allori. La sicurezza deve rimanere un asset operativo prioritario e strategico, e lo rimarrà per quanto attiene l’ANCE Salerno senza ombra di dubbio.
Ma su questo versante è necessaria ed auspicabile un’azione forte e mirata nei confronti di tutte le componenti del sistema, al fine di eliminare tutti quei fattori di rischio che oggi ancora permangono: mi riferisco al lavoro nero, che spesso appunto si traduce in violazione delle norme di sicurezza. Ma anche alla necessità ineluttabile di formare ed informare costantemente la manodopera, attuare la qualità della progettazione esecutiva, con particolare riferimento proprio alla sicurezza.
L’ANCE, inoltre, è quest’anno attivamente impegnata con gli Enti Paritetici preposti alla Sicurezza, quali il CPT e Edilsicura, in un progetto denominato “Bollino Blu nei cantieri”. In sostanza un contrassegno verrà rilasciato in tutti i nuovi cantieri che si allestiranno nel rispetto della normativa sulla sicurezza forniranno indicazioni, consulenza e controllo. I possessori del Bollino Blu saranno agevolati dal fatto che tale bollino li renderà esenti da ulteriori controlli da parte di altri enti per quanto concerne la sicurezza.
Siamo insomma attivamente ed energicamente impegnati su questo versante, e le flessioni significative sul numero e sulla gravità dei sinistri registrati nel 2007 - soprattutto se rapportati ad un trend complessivo di crescita del comparto - depongono per un bilancio sostanzialmente positivo del nostro impegno.
Ma come si accennava è necessaria un’azione più sinergica che coinvolga anche le istituzioni e gli enti che operano sul territorio, dalle autorità centrali romane fino al più periferico degli uffici.
È necessario difatti innanzitutto un progetto di complessiva riorganizzazione della normativa in materia di sicurezza: negli anni si sono succeduti una serie di interventi normativi, regolamentari ed interpretativi, che hanno creato un contesto in cui le aziende troppo spesso non si muovono agilmente e le stesse prescrizioni sono spesso suscettibili di una pluralità di interpretazioni. Tutto questo non giova alla sicurezza anzi, fornisce spesso alibi e pretesti a chi vuole aggirare o violare le regole.
E allora giunge assolutamente necessario ed urgente il Testo Unico della Sicurezza, un provvedimento che - nonostante i miglioramenti ottenuti in alcune parti che nella formulazione originaria risultavano pesantemente e inutilmente penalizzanti per le imprese - non risponde ancora pienamente all’esigenza, fortemente rappresentata da tutte le organizzazioni imprenditoriali, di un effettivo miglioramento della tutela dei lavoratori in un quadro di certezze, semplicità, coerenza ed equilibrio.
Si consideri che oggi un’azienda, solo per attenersi alle prescrizioni in materia di sicurezza, per ogni singolo cantiere ha la necessità di compiere una sessantina di adempimenti, e mantenere in cantiere altrettanti documenti. Inconcepibile ed assurdo, se si considera che non sarà certo la burocrazia - e questa assurda mole di scartoffie - a tutelare la vita dei lavoratori.
Come pure non giova il contesto assolutamente confusionario delle responsabilità in materia di controlli, che oggi vede sovrapporsi ruoli e competenze di Asl, Ispettorato del Lavoro, Comuni, Carabinieri, Inail ed altri soggetti ancora.
Ed allora chiarire complessivamente il quadro - norme e prescrizioni, controlli e adempimenti - può sicuramente giovare e far sì che quelle politiche che già stiamo energicamente perseguendo sul versante della sicurezza, possano conseguire risultati ancor più soddisfacenti.
È solo dove c’è un complessivo contesto di certezze che può veramente governare la sicurezza.
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