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  Dicembre 2012

Articoli n° 08
OTTObre 2007
 


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Il diktat di Ema: formazione per il personale

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Il diktat di Ema:
formazione per il personale

“Un viaggio di mille miglia comincia con il primo passo”


Mario DE SILVO
Personnel Manager E.M.A. Europea Microfusioni Aerospaziali S.p.A.

Una scommessa vinta, partendo da zero. Un'azienda che si afferma in una realtà abituata ad un'economia diversa. Si tratta dell'Europea Microfusioni Aerospaziali S.p.A, società fondata in Alta Irpinia a Morra De Sanctis nel 1990, attualmente controllata dalla Rolls Royce plc (51%) e partecipata dalla Finmeccanica S.p.A. (49%), con 300 dipendenti in organico. L'Ema è oggi un'industria solida ed apprezzata non solo nel territorio nazionale, ma anche all'estero.
La società si occupa di Progettazione, Produzione e Commercializzazione di Microfusi a cera persa in superleghe per il mercato Aerospaziale e per quello delle Turbine Industriali per la generazione di energia elettrica.
Nello stabilimento di Morra De Sanctis si utilizzano i più alti livelli tecnologici per la produzione, non solo dunque materiali e macchinari all'avanguardia ma anche tecniche per la produzione, quali Single Cristal (SX), a Solidificazione direzionale (DS) ed Equiassica (EQX), che sono state fatte proprie dai dipendenti e talvolta anche migliorate. Sicuramente l'azienda è stata sin dall'inizio una sfida, sia per le difficoltà derivanti dalla particolarità della lavorazione sia per la collocazione territoriale. Con il sostegno delle istituzioni locali e la volontà di chi ha creduto nel progetto si è passati da una situazione di “precarietà”, tipica di tutte le aziende in fase di start up, ad una realtà solida ed apprezzata.
È da sottolineare che la portata del problema della selezione e della formazione era ed è rilevantissimo sia per la particolare tecnologia molto complicata, sia perchè, data l'ubicazione di EMA e la totale assenza in Italia di esperti nel settore, l'azienda ha fatto ricorso a risorse provenienti da tutte le aree limitrofe allo stabilimento irpino, ossia a risorse completamente a digiuno del processo tecnologico. Infine da notare che, essendo il partner tecnologico dell'EMA (la Rolls Royce plc) inglese, altre difficoltà derivavano dalle problematiche linguistiche di comunicazione per trasferire il know how, in quanto consulenti esteri di chiara fama internazionale hanno contribuito ad avviare tutte le fasi della produzione. Le maestranze sono state selezionate sulla base degli aspetti comportamentali ed attitudinali (con un’attenta valutazione del potenziale) e formate sia su elementi di base del funzionamento del complesso industriale, sia, inoltre, sulla tecnica e tecnologia specifica della Microfusione e sulle nozioni di base delle tematiche produttive.
La parte più corposa e impegnativa della formazione individuale, comunque è stata quella relativa alla formazione sulla tecnologia specifica da utilizzare e dominare nei processi produttivi della Microfusione.
A complemento sono stati fatti i corsi di base sulla sicurezza del lavoro, sul rispetto ambientale, sulle normative del lavoro, nonché corsi di lingua inglese.
La società Ema, grazie alle risorse investite negli anni precedenti, è riuscita a superare sia le difficoltà tecniche ed economiche proprie dell'avviamento di una così difficile iniziativa industriale, sia quelle legate a straordinari fattori esterni e pertanto sia le professionalità delle risorse di produzione che quelle tecniche e della assicurazione qualità, sono state sviluppate con successo portando la Società a raggiungere traguardi importantissimi che ne hanno sancito una posizione di enorme rilievo sui mercati nazionali ed internazionali. La formazione è stata condotta con l'obiettivo di massimizzare la specializzazione del personale di officina e degli uffici tecnologie e qualità e renderli professionalmente adeguati a sostenere la presenza della società sui mercati internazionali, fortemente competitivi.
Naturalmente l'imponente impianto formativo è stato accompagnato da un ricorso, peraltro non eccessivamente spinto, a forme di flessibilità del lavoro, quale il lavoro interinale, per fronteggiare quei picchi nell'attività produttiva che periodicamente si presentano nel mercato aeronautico ed energetico. Occorre evidenziare che anche i lavoratori interinali hanno seguito quei percorsi formativi necessari al raggiungimento delle professionalità richieste e che è interesse dell'Azienda non perdere le professionalità così formate per far sì che la provvisorietà dei lavoratori temporanei non prosegua indeterminatamente. Ed Ema, pur utilizzando un serbatoio di lavoratori interinali numericamente limitato, ha sempre portato al reclutamento delle risorse con una crescente occupazione dal 1998 ad oggi.
Correlato alla formazione tecnica e professionale, il management ha puntato in maniera sempre più crescente sugli aspetti motivazionali idonei a creare condizioni tali da stimolare e mantenere alti i livelli di prestazioni lavorative.
Agevolati dall'età giovane dei dipendenti sono stati sviluppati in modo sempre più consapevole concetti quali team building e creazione del gruppo. L'Azienda ha sempre più creduto, e trasferito ai propri dipendenti, l'idea che il valore aggiunto, il vero patrimonio di un'azienda, è quello del capitale umano, che uno più uno molte volte fa tre se si è bravi a coordinarsi ed a guardare al gruppo piuttosto che al singolo. Si è puntato sulle persone e si è vinta la scommessa. Formazione in aula con società specializzate, individuazione dei potenziali e l'immissione degli stessi in ruoli strategici per la produzione, giornate di outdoor hanno rafforzato ancora di più le nostre convinzioni ed attuato quella che era una semplice idea su carta.
I nostri dipendenti hanno imparato a credere in quello che è il diktat aziendale ovvero che “un viaggio di mille miglia comincia con il primo passo” e richiediamo ai nostri lavoratori di aiutarci a fare, né più né meno, che un passo alla volta.

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