A Scuola di Design
Verso un sistema regionale delle qualifiche professionali
A Scuola di Design
Aperte fino a fine ottobre le iscrizioni
per diventare progettisti grafici del web e del multimediale
Vittorio Paravia
Presidente Fondazione Antonio Genovesi Salerno - SDOA
Vice Presidente ASFOR
La forte domanda di competenze professionali prodotta dal dominio dell'ICT, generato dalla rivoluzione digitale, non trova sempre risposte adeguate nell'offerta formativa corrente. Il design grafico non è la semplice conoscenza dei software, ma è l'insieme delle competenze culturali, delle metodologie, delle grammatiche che formano la cultura del progetto e che fanno di un designer grafico un consapevole infodesigner, ovvero un progettista che conosce le regole della ricerca e del metodo progettuale, coniugando sapientemente disegno e design.
In Italia esistono solo quattro istituti superiori pubblici, gli ISIA (Istituto Superiore per le Industrie Artistiche) che formano i giovani diplomati nel design, a Faenza, Firenze, Roma, Urbino e dipendono, solo da pochi anni, dal M.I.U.R.. Ogni Istituto è a numero chiuso e “diploma” 25 allievi per anno. Il titolo è equipollente al diploma di Accademia di Belle Arti.
La domanda di formazione nel design, nel Mezzogiorno, è fortissima. Ad Urbino, unico istituto con una vera tradizione per il design grafico, per 25 posti concorrono in media 400/500 aspiranti, di cui molti del sud Italia.
Inoltre, solo da pochi anni, in Italia, sono nati i corsi di laurea in disegno industriale. La Seconda Università di Napoli ha attivato il Corso di Laurea in Disegno Industriale; mentre i corsi di laurea in Scienze della Comunicazione dell'Ateneo salernitano e dell'istituto Suor Orsola Benincasa di Napoli, possiedono un impianto un po' troppo umanistico-generalista.
Molti laureati e laureandi di questi corsi, appena maturata una consapevolezza più consistente, frequentano i corsi specialistici di alcune scuole private per colmare le lacune delle discipline più appetibili, dal punto di vista degli sbocchi professionali, ovvero design grafico, della grafica pubblicitaria, in particolare per l'apprendimento dei software dedicati alle attività di progettazione, anche web e multimediale.
Negli ultimi anni i corsi privati di grafica, illustrazione, variamente articolati, nel tempo hanno incontrato la domanda di formazione specifica, alla quale tuttavia viene offerta una risposta troppo generalista e poco customizzata; in particolare i formatori sono reclutati dal mondo informatico e non si tratta di affermati designer o di grafici professionisti, ma di esperti di informatica che insegnano prevalentemente l'uso dei software, che è cosa del tutto diversa dall'insegnamento della progettazione grafica e del visual design.
Sono queste le principali motivazioni che hanno indotto la SDOA a realizzare un Corso di formazione nel settore del design grafico denominato “Scuola di Design. Dal grafico all'infodesigner”. Tale intervento formativo, le cui iscrizioni alla quarta edizione sono aperte fino al 30 ottobre, è realizzato in collaborazione con Blur, con la supervisione scientifica di Pino Grimaldi. Le edizioni finora realizzate, l'apprezzamento manifestato dagli allievi per i contenuti erogati e per le opportunità di collegamento col mondo del lavoro costituiscono punti di forza affinché Scuola di Design possa configurarsi come vero riferimento per la formazione ICT del design.
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