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  Dicembre 2012

Articoli n° 08
OTTObre 2007
 


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Il diktat di Ema: formazione per il personale

È irpina l’ultima missione della Nasa

De Jesu: «La sicurezza come precondizione per lo sviluppo»

Un impegno comune per affermare la cultura della legalitÀ

Un impegno comune per affermare la cultura della legalitÀ

Per il colonnello delle Fiamme Gialle di Avellino occorre più sinergia tra istituzioni, organi di polizia e imprenditori per difendere il territorio irpino da infiltrazioni camorristiche

di Filomena LABRUNA

Milanese d'origine, romano d'adozione, avellinese per lavoro. Mario Imparato, 44 anni, è da poco più di un mese il comandante della Guardia di Finanza di Avellino. Nonostante sia breve l'esperienza al vertice del comando provinciale delle Fiamme Gialle di via Capozzi, il colonnello Imparato ha già avuto modo di conoscere in maniera precisa la realtà imprenditoriale irpina, con suoi punti di forza e le criticità del territorio.

Colonnello Imparato, l'Irpinia è terra di passaggio e di confine con aree ad alta densità criminale. Gli imprenditori chiedono sicurezza. Come fare per garantirla?
Il controllo del territorio è una prerogativa dell'azione delle forze di polizia, tutte. Compresa la Guardia di Finanza.
L'Irpinia è una terra di grandi valori, che si ritrovano anche nell'imprenditoria. Dobbiamo concentrare i nostri sforzi affinché non vi sia la penetrazione di elementi di disturbo in una terra sana che anche per questo motivo accresce appetiti insani. Noi valuteremo con attenzione se dietro gli investimenti ci siano legittime volontà imprenditoriali o si nascondano meccanismi di riciclaggio, soprattutto nel settore commercio.

Per fare questo occorre anche la collaborazione dei soggetti che operano nell'economia irpina.
É una condizione necessaria, come la sinergia tra istituzioni centrali ed organi di polizia. La cultura della legalità deve appartenere al tessuto economico. Gli imprenditori devono capire che dotarsi di organismi di controllo interno, rispettare le regole, condividerle e far si che il mercato con le sue leggi sia l'unico elemento di concorrenza. Ciò terrà lontani fisiologicamente anche tentativi di “concorrenza sleale”. Purtroppo, il bacino irpino è preso di mira dalle organizzazioni camorristiche napoletane ad ovest e da quelle pugliesi ad est. Noi garantiremo il massimo sforzo affinché non vi sia penetrazione nella provincia di Avellino di queste dinamiche, per accrescere negli imprenditori anche la percezione della sicurezza che poi è un elemento utile alla collaborazione.

Evasione fiscale, il nemico numero uno da combattere?
Se intendiamo l'evasione di vecchio stampo, come la mancata emissione di fatture, credo sia un fenomeno ormai marginale. Poiché l'Irpinia è una terra molto dinamica, è più soggetta a pratiche di elusione. Un mese è poco per trarre un bilancio in tal senso, ma occorre tenere alta la guardia, perché spesso il sistema delle holding, delle società, nasconde giochi fiscali volti a trasformare le perdite di una azienda in una possibilità per le altre collegate attraverso i crediti d'iva scaricati poi sulle aziende in sofferenza. É un sistema che rischia poi di mettere in crisi tutti gli stakeholders creditori di un'azienda dichiarata fallita.

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