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Imballaggi intelligenti
per la mozzarella di bufala
INNOVAZIONE
Imballaggi intelligenti
per la mozzarella di bufala
Antonio ARRICALE
Obiettivo della partnership tra Confindustria, Manuli Film, Sun e Consorzio di tutela è un contenitore ecocompatibile capace di garantire freschezza e integrità del prodotto
Materiali intelligenti ed ecocompatibili per il confezionamento e la tracciabilità in qualità dei prodotti della filiera lattiero-casearia e bufalina. É questa la scommessa su cui decisamente puntano i principali protagonisti di Terra di Lavoro del comparto, per incrementarne la produzione e conquistare sempre nuovi mercati. E per realizzare questo obiettivo, che peraltro richiede tempi relativamente stretti, si avvalgono della significativa partnership della Manuli Film S.p.A. di Sessa Aurunca, industria leader europeo nel settore della produzione di film in polipropilene e già impegnata in altri progetti di ricerca e innovazione, del dipartimento Materiali dell'Università Federico II di Napoli, della facoltà di Agraria di Portici e del dipartimento Automazione ed ingegneria dell'Informazione (Daemi) dell'Università di Cassino.
Promossa da Confindustria Caserta, infatti, c'è stata una prima riunione tecnico-operativa. Intorno al tavolo, il presidente degli industriali Carlo Cicala, il presidente della Sezione Alimentari Bruno Cortese (vero motore dell'iniziativa), i rappresentanti del Consorzio di tutela Mozzarella di Bufala Campana Francesco Serra e Vincenzo Oliviero, il direttore generale della Manuli Gianclaudio Bassano e il responsabile della Ricerca e Sviluppo Salvatore Minucci, il professore Francesco Addeo, i consulenti Augusto Cattaneo e Michele De Falco, il presidente degli allevatori Raffaele Garofalo.
Lo scopo dell'incontro, dunque, è stato quello di disegnare una piattaforma operativa per arrivare, nel giro massimo di due anni, alla produzione e utilizzazione di un imballaggio in polipropilene per la mozzarella, che abbia due caratteristiche principali: che controlli in maniera selettiva il passaggio dei gas (per assicurare freschezza, fragranza e integrità del prodotto per periodi di tempo maggiori dell'attuale) e che sia ecocompatibile.
Insomma, che sia biodegradabile o, come dicono i tecnici per meglio rendere il concetto, che si autodistrugga senza danneggiare l'ambiente. Altro elemento chiave del nuovo imballaggio sarà l'utilizzo di un etichetta di nuova concezione che, senza entrare in contatto con l'interno della confezione, determini il grado di freschezza della mozzarella.
Da qui l'aggettivo intelligente attribuito a questo speciale imballaggio, per produrre il quale, ormai, già si dispongono idee, progetti di massima, competenze e tecnologie, che vanno evidentemente affinate e sperimentate.
«L'area dei materiali rappresenta una delle più promettenti frontiere dell'innovazione tecnologica», sottolinea il presidente della sezione Alimentari di Confindustria Caserta, Bruno Cortese. «Nel nostro caso l'imballaggio intelligente consentirebbe al prodotto di punta della provincia di Caserta, la mozzarella di bufala, di risolvere le problematiche derivanti dalle specifiche caratteristiche del prodotto di qualità che ne rendono, attualmente, difficile la distribuzione sui mercati più lontani e, di contro, molto preoccupante la concorrenza dei prodotti di imitazione».
Il progetto sarà sostenuto da un consorzio di cui faranno parte, oltre ai citati soggetti, anche alcune aziende di informatica (Engi Sud e Bit 4 Id) che sviluppano software e apparati avanzati per le aziende e per la tracciabilità.
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