| Gli indirizzi programmatici Bilancio delle attivitÀ e prospettive
 BILANCIO DELLE ATTIVITÀ E PROSPETTIVE A colloquio con il Direttore della sede provinciale,
        Giovanni Pacileo
 di Francesca ZAMPARELLI
 
 
   Direttore é senza dubbio positivo il bilancio delle iniziative intraprese
  negli ultimi tempi dall'INPS di Benevento. Quali le questioni già risolte
  e quali invece i nodi ancora da sciogliere?
 Questione quasi risolta, grazie ad una costante pressione operata sui rappresentanti
  sindacali, datoriali e soprattutto sui responsabili degli Enti di Patronato, è stata
  l'intensificazione dell'uso della telematica per la presentazione delle domande
  di pensione e di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione ordinaria,
  con requisiti ridotti, agricola). Questa operazione ha consentito lo snellimento
  e la semplificazione del flusso lavorativo con la conseguente, significativa
  riduzione dei tempi d'erogazione della prestazione. Altra iniziativa è stata
  la "formazione" di funzionari, dipendenti di tutti i Comuni della
  provincia sannita che, grazie a seminari periodici tenutisi presso questa struttura
  da personale INPS, sono stati istruiti nell'utilizzo di una procedura telematica
  che consente, via web, un completo processo di decretazione-concessione della
  prestazione assistenziale (Invalidità Civile) e relativa liquidazione,
  con quasi simultanea "validazione" della Sede per l'effettivo pagamento. È da
  ricordare inoltre l'apertura di "Punti Cliente INPS" presso dodici
  Comuni della Provincia, previa apposita convenzione con l'Istituto. Si tratta
  di sportelli telematici interfunzionali, configurati come un portale di servizi
  interni, attraverso il quale il funzionario del Comune convenzionato, abilitato
  e all'uopo formato, può accedere a servizi vari dell'INPS (quali il
  resoconto e la stampa della posizione contributiva, l'emissione e la stampa
  del modello CUD per la certificazione dei redditi pensionistici, il duplicato
  e la stampa del modello OBIS/M, nonché ad informazioni sull'iter delle
  domande di pensione inoltrate) ed evadere, in tempo reale, le richieste dei
  cittadini del proprio Comune e di quelli limitrofi, con un notevole risparmio
  economico e di disagi per l'Utenza interessata.
 
 L'Istituto previdenziale, in un'ottica di maggiore efficienza,
  ha inteso superare le pastoie burocratiche che finivano per penalizzare i cittadini,
  in modo da garantire un servizio sempre più efficiente e adeguato ai
  tempi. Ci illustra le iniziative messe in campo in questa direzione?
 Socializzare tutti i mezzi informatici, sensibilizzare l'utenza evidenziando
  l'importanza della sua partecipazione all'attività dell'Istituto quale
  protagonista e, quindi, oggetto di attenzione per la migliore realizzazione
  dei risultati che l'Istituto si prefigge: ottenere la massima soddisfazione
  del cliente sia quale beneficiario della prestazione richiesta (pensione, disoccupazione,
  indennità di mobilità etc.), sia quale contribuente nella duplice
  veste di datore di lavoro o lavoratore autonomo. Tutte le procedure sono indirizzate
  in tale direzione. In questa ottica è stata approvata dal CdA dell'Istituto,
  la delibera che decentra i poteri di rateazione e di riduzione delle sanzioni
  civili dei debiti contributivi e stabilisce tempi più brevi per l'istruttoria
  delle domande. La decisione della rateizzazione spetta al Direttore della Sede
  Provinciale per somme fino a 500.000 euro, ai Direttori regionali per importi
  da 500.000 a 1.000.000 euro, alla direzione Centrale delle Entrate contributive
  per le domande d'importo superiore. Si realizzano così due obiettivi
  dell'Istituto: venire incontro alle esigenze delle aziende di realizzare in
  tempi brevi la regolarità contributiva e recuperare la situazione debitoria
  pregressa.
 
 Tra i principali compiti dell'INPS c'é, senza dubbio,
  quello della liquidazione e del pagamento delle pensioni. Come ha risposto
  l'Istituto alle riforme del sistema pensionistico e quindi alle continue richieste
  dei cittadini? Ci sono stati momenti pubblici di sensibilizzazione e informazione?
 In tema pensionistico l'Istituto é depositario e gestore unico del Casellario
  Generale dei pensionati di vari Enti erogatori (quali INPDAP, ENPALS, ENASARCO
  etc.) ed è, pertanto, soggetto a continue richieste di vario tipo da
  parte dei cittadini: dal trattamento erariale al conguaglio fiscale. Con l'ultima
  legge di riforma, la n. 243 del 23 agosto 2004, è stata anche prevista
  la gestione del "Bonus", che è un particolare incentivo al
  posticipo del pensionamento. Tale beneficio è previsto per i lavoratori
  dipendenti di aziende che, avendo maturato il requisito per la pensione di
  anzianità, rinunciano al pensionamento e, al massimo per due anni, percepiscono
  in busta paga la somma corrispondente alla contribuzione che il datore di lavoro
  avrebbe dovuto versare all'INPS mensilmente. Sui vari argomenti, in qualità di
  Direttore della Sede Provinciale di Benevento da circa un anno, mi sono limitato
  ad incontri con i rappresentanti degli Enti di patronato e a comunicati stampa,
  sulla scia di quelli già predisposti dalla Sede Centrale. Spero, nell'imminente
  futuro, supportato anche dal locale Comitato Provinciale, di partecipare a
  convegni o seminari organizzati a livello provinciale. Nello specifico ho organizzato,
  a gennaio scorso, un convegno ad Avellino in qualità di presidente del
  LIONS CLUB di Avellino su tema: "Il sistema Pensionistico Italiano: ombre
  e luci". É un argomento di particolare importanza sociale, soprattutto
  per il momento storico della riforma pensionistica, che coinvolge il lavoratore
  nella scelta della pensione complementare e quindi sulla destinazione del suo
  TFR. Nell'ambito del progetto "Lavorare in tempo reale" a breve,
  si realizzerà la "Pensione Pronta". Questa nuova iniziativa,
  in via di sperimentazione su alcune realtà territoriali, avvalendosi
  dello sviluppo delle informazioni telematiche, realizza un deciso miglioramento
  dei servizi ai cittadini attraverso il pagamento della pensione sin dal primo
  giorno del mese di pensionamento. L'importo spettante si determinerà sulla
  base delle informazioni presenti negli archivi INPS. Il ricalcolo automatico
  della pensione avverrà all'ingresso di nuove informazioni contributive
  negli archivi INPS. Questo progetto si concretizza in una modalità di
  lavoro a flusso continuo, cioè senza interruzioni di attività dal
  momento dell'avvio (ad esempio, la presentazione di una domanda di prestazione)
  fino al termine del processo (l'esito finale, quale ad esempio la liquidazione
  della prestazione). Quanto sopra, consente di migliorare la capacità di
  risposta alle aspettative dei cittadini e nello stesso tempo di accrescere
  il valore dei servizi forniti garantendo velocità di risposta, flessibilità operativa
  e semplicità nelle modalità di relazione. In questa fase di particolare
  evoluzione della telematica, si passa da una produzione per lotti ad una a
  flusso continuo, introducendo così modalità di lavorazione in
  tempo reale.
 
 Un altro tema, Direttore, che presenta risvolti delicati é il contenzioso
  giuridico che pende presso le sezioni del Tribunale del lavoro tra l'Istituto
  e i cittadini che chiamano in giudizio l'INPS per vedersi riconosciuta la pensione.
  Può riferirci delle cifre a proposito con una breve valutazione?
 In tema di contenzioso pensionistico si precisa che lo stesso si riferisce
  quasi esclusivamente agli assegni ordinari di invalidità per i quali è prevalente
  oggetto di contestazione la valutazione del requisito sanitario. Si riferiscono
  in proposito i dati relativi all'anno 2005 per il quale i ricorsi pervenuti
  alla data odierna sono complessivamente 252. Nello stesso anno sono stati definiti
  ad oggi 13 giudizi, di cui 12 con esito sfavorevole all'Istituto. Preme rimarcare
  che in giudizi di questo tipo l'esito è influenzato in maniera determinante
  dalle valutazioni sanitarie effettuate dal Consulente Tecnico nominato dal
  Giudice e molto spesso si tratta di riconoscimenti successivi alla data della
  presentazione della domanda amministrativa. Sporadici sono i casi in cui si
  innescano su tali contenziosi anche problematiche di tipo contributivo, dovute
  a discordanze tra i dati elaborati dall'Istituto e quelli in possesso degli
  iscritti, spesso causate da difficoltà di contabilizzazione dei versamenti
  o da pregresse istanze di rateazione o di condono. Quindi possiamo evidenziare
  che il fenomeno contenzioso ha misura irrilevante in rapporto alla situazione
  statistica evidenziata in più occasioni dai "mass media" a
  livello aziendale.
 
 Quale problema affronta l'Istituto con gli extracomunitari che lavorano in
  nero e sono anche senza permesso di soggiorno? Ha in questi casi l'INPS una
  funzione precisa?
 L'intero procedimento per assumere un lavoratore extracomunitario passa per
  lo sportello unico per l'immigrazione attivato presso le Prefetture dove sono
  stati istituiti gli uffici territoriali del Governo denominati Utg (Ufficio
  territoriale del Governo). Questa è una delle novità introdotte
  dalla legge "Bossi-Fini" (legge 189/2002). I datori di lavoro che
  assumono un lavoratore extracomunitario sono soggetti agli stessi obblighi
  contributivi previsti per i dipendenti italiani, che sono dovuti anche nel
  caso in cui il permesso di soggiorno non sia stato rinnovato o non sia stato
  affatto rilasciato, nel rispetto del principio per il quale il lavoratore,
  per l'attività prestata, ha diritto in ogni caso a una retribuzione
  con il conseguente obbligo assicurativo (circ. 8.7.2003 n. 122). L'ispettore,
  in presenza di lavoratori extracomunitari sui cantieri e opifici, oggetto di
  visita ispettiva, chiamerà i carabinieri o la polizia per l'identificazione
  degli stessi.
 
 Un tema particolarmente sentito dai cittadini, riguarda
  il lavoro sommerso. Qual è l'impegno dell'Istituto, tramite le proprie
  strutture ispettive, in questo campo?
 L'economia italiana è sempre più sopraffatta dal dilagare del "sommerso" che
  suscita grande preoccupazione nel mondo politico e nell'opinione pubblica. É ormai
  noto che lo stesso è divenuto parte costituente e funzionale della nostra
  struttura produttiva. Difatti la ricerca socio-economica ha rivolto un'elevata
  attenzione al fenomeno del sommerso tale da determinare l'istituzione del "Comitato
  per l'emersione del lavoro non regolare", avvenuta in data 19/05/1999
  presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il cui compito è di
  trovare idonee soluzioni a favorire l'emersione. Detto Comitato, a livello
  locale, è affiancato da specifiche Commissioni Regionali e Provinciali.
  Questa linea di azione si è rafforzata ulteriormente con l'istituzione
  dei Cles (Comitati per il lavoro e l'emersione del sommerso). Il sommerso si
  mostra con sfumature che vanno dal "grigio" al "nero",
  fungendo come uno pseudo ammortizzatore economico, che in modo irregolare,
  attenua gli effetti di una eccessiva pressione fiscale o regolativa, per risultare
  competitivo rispetto al modello proposto dalla globalizzazione e per cercare
  di sopravvivere anche con bassissimi livelli di competenza organizzativa, finanziaria
  e strumentale. É in questo quadro che l'attività ispettiva dell'INPS è indirizzata,
  consentendo all'Istituto di incrementare le entrate finanziarie attraverso
  l'ampliamento della platea dei contribuenti e l'aumento della base imponibile.
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