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  Dicembre 2012

Articoli n° 1
gennaio/febbraio 2006
 

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Gli indirizzi programmatici

Bilancio delle attivitÀ e
prospettive

BILANCIO DELLE ATTIVITÀ E PROSPETTIVE
A colloquio con il Direttore della sede provinciale, Giovanni Pacileo
di Francesca ZAMPARELLI


Direttore é senza dubbio positivo il bilancio delle iniziative intraprese negli ultimi tempi dall'INPS di Benevento. Quali le questioni già risolte e quali invece i nodi ancora da sciogliere?
Questione quasi risolta, grazie ad una costante pressione operata sui rappresentanti sindacali, datoriali e soprattutto sui responsabili degli Enti di Patronato, è stata l'intensificazione dell'uso della telematica per la presentazione delle domande di pensione e di prestazioni a sostegno del reddito (disoccupazione ordinaria, con requisiti ridotti, agricola). Questa operazione ha consentito lo snellimento e la semplificazione del flusso lavorativo con la conseguente, significativa riduzione dei tempi d'erogazione della prestazione. Altra iniziativa è stata la "formazione" di funzionari, dipendenti di tutti i Comuni della provincia sannita che, grazie a seminari periodici tenutisi presso questa struttura da personale INPS, sono stati istruiti nell'utilizzo di una procedura telematica che consente, via web, un completo processo di decretazione-concessione della prestazione assistenziale (Invalidità Civile) e relativa liquidazione, con quasi simultanea "validazione" della Sede per l'effettivo pagamento. È da ricordare inoltre l'apertura di "Punti Cliente INPS" presso dodici Comuni della Provincia, previa apposita convenzione con l'Istituto. Si tratta di sportelli telematici interfunzionali, configurati come un portale di servizi interni, attraverso il quale il funzionario del Comune convenzionato, abilitato e all'uopo formato, può accedere a servizi vari dell'INPS (quali il resoconto e la stampa della posizione contributiva, l'emissione e la stampa del modello CUD per la certificazione dei redditi pensionistici, il duplicato e la stampa del modello OBIS/M, nonché ad informazioni sull'iter delle domande di pensione inoltrate) ed evadere, in tempo reale, le richieste dei cittadini del proprio Comune e di quelli limitrofi, con un notevole risparmio economico e di disagi per l'Utenza interessata.

L'Istituto previdenziale, in un'ottica di maggiore efficienza, ha inteso superare le pastoie burocratiche che finivano per penalizzare i cittadini, in modo da garantire un servizio sempre più efficiente e adeguato ai tempi. Ci illustra le iniziative messe in campo in questa direzione?
Socializzare tutti i mezzi informatici, sensibilizzare l'utenza evidenziando l'importanza della sua partecipazione all'attività dell'Istituto quale protagonista e, quindi, oggetto di attenzione per la migliore realizzazione dei risultati che l'Istituto si prefigge: ottenere la massima soddisfazione del cliente sia quale beneficiario della prestazione richiesta (pensione, disoccupazione, indennità di mobilità etc.), sia quale contribuente nella duplice veste di datore di lavoro o lavoratore autonomo. Tutte le procedure sono indirizzate in tale direzione. In questa ottica è stata approvata dal CdA dell'Istituto, la delibera che decentra i poteri di rateazione e di riduzione delle sanzioni civili dei debiti contributivi e stabilisce tempi più brevi per l'istruttoria delle domande. La decisione della rateizzazione spetta al Direttore della Sede Provinciale per somme fino a 500.000 euro, ai Direttori regionali per importi da 500.000 a 1.000.000 euro, alla direzione Centrale delle Entrate contributive per le domande d'importo superiore. Si realizzano così due obiettivi dell'Istituto: venire incontro alle esigenze delle aziende di realizzare in tempi brevi la regolarità contributiva e recuperare la situazione debitoria pregressa.

Tra i principali compiti dell'INPS c'é, senza dubbio, quello della liquidazione e del pagamento delle pensioni. Come ha risposto l'Istituto alle riforme del sistema pensionistico e quindi alle continue richieste dei cittadini? Ci sono stati momenti pubblici di sensibilizzazione e informazione?
In tema pensionistico l'Istituto é depositario e gestore unico del Casellario Generale dei pensionati di vari Enti erogatori (quali INPDAP, ENPALS, ENASARCO etc.) ed è, pertanto, soggetto a continue richieste di vario tipo da parte dei cittadini: dal trattamento erariale al conguaglio fiscale. Con l'ultima legge di riforma, la n. 243 del 23 agosto 2004, è stata anche prevista la gestione del "Bonus", che è un particolare incentivo al posticipo del pensionamento. Tale beneficio è previsto per i lavoratori dipendenti di aziende che, avendo maturato il requisito per la pensione di anzianità, rinunciano al pensionamento e, al massimo per due anni, percepiscono in busta paga la somma corrispondente alla contribuzione che il datore di lavoro avrebbe dovuto versare all'INPS mensilmente. Sui vari argomenti, in qualità di Direttore della Sede Provinciale di Benevento da circa un anno, mi sono limitato ad incontri con i rappresentanti degli Enti di patronato e a comunicati stampa, sulla scia di quelli già predisposti dalla Sede Centrale. Spero, nell'imminente futuro, supportato anche dal locale Comitato Provinciale, di partecipare a convegni o seminari organizzati a livello provinciale. Nello specifico ho organizzato, a gennaio scorso, un convegno ad Avellino in qualità di presidente del LIONS CLUB di Avellino su tema: "Il sistema Pensionistico Italiano: ombre e luci". É un argomento di particolare importanza sociale, soprattutto per il momento storico della riforma pensionistica, che coinvolge il lavoratore nella scelta della pensione complementare e quindi sulla destinazione del suo TFR. Nell'ambito del progetto "Lavorare in tempo reale" a breve, si realizzerà la "Pensione Pronta". Questa nuova iniziativa, in via di sperimentazione su alcune realtà territoriali, avvalendosi dello sviluppo delle informazioni telematiche, realizza un deciso miglioramento dei servizi ai cittadini attraverso il pagamento della pensione sin dal primo giorno del mese di pensionamento. L'importo spettante si determinerà sulla base delle informazioni presenti negli archivi INPS. Il ricalcolo automatico della pensione avverrà all'ingresso di nuove informazioni contributive negli archivi INPS. Questo progetto si concretizza in una modalità di lavoro a flusso continuo, cioè senza interruzioni di attività dal momento dell'avvio (ad esempio, la presentazione di una domanda di prestazione) fino al termine del processo (l'esito finale, quale ad esempio la liquidazione della prestazione). Quanto sopra, consente di migliorare la capacità di risposta alle aspettative dei cittadini e nello stesso tempo di accrescere il valore dei servizi forniti garantendo velocità di risposta, flessibilità operativa e semplicità nelle modalità di relazione. In questa fase di particolare evoluzione della telematica, si passa da una produzione per lotti ad una a flusso continuo, introducendo così modalità di lavorazione in tempo reale.

Un altro tema, Direttore, che presenta risvolti delicati é il contenzioso giuridico che pende presso le sezioni del Tribunale del lavoro tra l'Istituto e i cittadini che chiamano in giudizio l'INPS per vedersi riconosciuta la pensione. Può riferirci delle cifre a proposito con una breve valutazione?
In tema di contenzioso pensionistico si precisa che lo stesso si riferisce quasi esclusivamente agli assegni ordinari di invalidità per i quali è prevalente oggetto di contestazione la valutazione del requisito sanitario. Si riferiscono in proposito i dati relativi all'anno 2005 per il quale i ricorsi pervenuti alla data odierna sono complessivamente 252. Nello stesso anno sono stati definiti ad oggi 13 giudizi, di cui 12 con esito sfavorevole all'Istituto. Preme rimarcare che in giudizi di questo tipo l'esito è influenzato in maniera determinante dalle valutazioni sanitarie effettuate dal Consulente Tecnico nominato dal Giudice e molto spesso si tratta di riconoscimenti successivi alla data della presentazione della domanda amministrativa. Sporadici sono i casi in cui si innescano su tali contenziosi anche problematiche di tipo contributivo, dovute a discordanze tra i dati elaborati dall'Istituto e quelli in possesso degli iscritti, spesso causate da difficoltà di contabilizzazione dei versamenti o da pregresse istanze di rateazione o di condono. Quindi possiamo evidenziare che il fenomeno contenzioso ha misura irrilevante in rapporto alla situazione statistica evidenziata in più occasioni dai "mass media" a livello aziendale.

Quale problema affronta l'Istituto con gli extracomunitari che lavorano in nero e sono anche senza permesso di soggiorno? Ha in questi casi l'INPS una funzione precisa?
L'intero procedimento per assumere un lavoratore extracomunitario passa per lo sportello unico per l'immigrazione attivato presso le Prefetture dove sono stati istituiti gli uffici territoriali del Governo denominati Utg (Ufficio territoriale del Governo). Questa è una delle novità introdotte dalla legge "Bossi-Fini" (legge 189/2002). I datori di lavoro che assumono un lavoratore extracomunitario sono soggetti agli stessi obblighi contributivi previsti per i dipendenti italiani, che sono dovuti anche nel caso in cui il permesso di soggiorno non sia stato rinnovato o non sia stato affatto rilasciato, nel rispetto del principio per il quale il lavoratore, per l'attività prestata, ha diritto in ogni caso a una retribuzione con il conseguente obbligo assicurativo (circ. 8.7.2003 n. 122). L'ispettore, in presenza di lavoratori extracomunitari sui cantieri e opifici, oggetto di visita ispettiva, chiamerà i carabinieri o la polizia per l'identificazione degli stessi.

Un tema particolarmente sentito dai cittadini, riguarda il lavoro sommerso. Qual è l'impegno dell'Istituto, tramite le proprie strutture ispettive, in questo campo?
L'economia italiana è sempre più sopraffatta dal dilagare del "sommerso" che suscita grande preoccupazione nel mondo politico e nell'opinione pubblica. É ormai noto che lo stesso è divenuto parte costituente e funzionale della nostra struttura produttiva. Difatti la ricerca socio-economica ha rivolto un'elevata attenzione al fenomeno del sommerso tale da determinare l'istituzione del "Comitato per l'emersione del lavoro non regolare", avvenuta in data 19/05/1999 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il cui compito è di trovare idonee soluzioni a favorire l'emersione. Detto Comitato, a livello locale, è affiancato da specifiche Commissioni Regionali e Provinciali. Questa linea di azione si è rafforzata ulteriormente con l'istituzione dei Cles (Comitati per il lavoro e l'emersione del sommerso). Il sommerso si mostra con sfumature che vanno dal "grigio" al "nero", fungendo come uno pseudo ammortizzatore economico, che in modo irregolare, attenua gli effetti di una eccessiva pressione fiscale o regolativa, per risultare competitivo rispetto al modello proposto dalla globalizzazione e per cercare di sopravvivere anche con bassissimi livelli di competenza organizzativa, finanziaria e strumentale. É in questo quadro che l'attività ispettiva dell'INPS è indirizzata, consentendo all'Istituto di incrementare le entrate finanziarie attraverso l'ampliamento della platea dei contribuenti e l'aumento della base imponibile.

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