Banche e imprese:
il confronto si avvicina
Marco DI LORENZO
Le informazioni qualitative saranno decisive per la determinazione del rating delle aziende
Nell’ambito del nuovo rapporto tra impresa e banca, essenziale sarà il processo di crescita di trasparenza informativa tra i due operatori L’accordo di Basilea, introdotto nel 1988 ed attualmente applicato al sistema bancario dei principali paesi industrializzati, è stato oggetto di diversi interventi di modifica al fine di adeguare la normativa alle nuove esigenze del sistema finanziario mondiale.
Il primo intervento significativo nel processo di adeguamento dei principi di Basilea risale al 1996, e dal quel momento, il Comitato di Basilea si è impegnato in un'attività di rinnovo della normativa del rischio di credito sino a giungere ad una prima versione del Nuovo Accordo pubblicata nel 2001 (The New Basel Capital Accord). Si è poi provveduto, con la collaborazione delle maggiori banche internazionali e delle Autorità di Vigilanza dei Paesi partecipanti al Comitato di Basilea, a modificare gli aspetti più salienti che avrebbero potuto ostacolare la corretta operatività del sistema bancario. Per la sua concreta adozione si è previsto che la data minima di implementazione operativa dell'accordo sia il 31 dicembre 2006. Dalla data di implementazione vi sarà un periodo transitorio che terminerà nel 2009, durante il quale le Autorità di Vigilanza verificheranno che non vi siano falle nella normativa che consente riduzioni immediate e consistenti del livello di capitalizzazione delle banche.
Basilea 2 estende la portata del suo intervento rispetto alla versione precedente, ampliando la platea dei soggetti coinvolti nella attività di controllo del rischio: intermediari, organo di vigilanza, mercato. Gli aspetti di maggiore significato nell'analisi dell'impatto del Nuovo Accordo si soffermano sul rapporto banca-impresa cercando di capire se la banche dovranno rispettare maggiori vincoli di solidità patrimoniale e, di conseguenza, se l'osservanza di questi maggiori vincoli si tradurrà, nel rapporto con la clientela, in un aggravio delle condizioni di finanziamento.
Nell'ambito del nuovo rapporto tra impresa e banca, essenziale sarà il processo di crescita di trasparenza informativa tra i due operatori. Le imprese saranno giudicate dalle banche, per la verifica del loro merito creditizio; le banche attribuiranno un giudizio sintetico, il rating, basato su rischio di credito insito. Le metodologie per la determinazione del rating sono due: la standardizzata prevede che il rating sia attribuito da Agenzie specializzate, le cosiddette "ECAI"; tali Agenzie al fine di rilasciare un rating fruibile dagli Istituti di Credito dovranno essere autorizzate dalla Banca d'Italia. L'altra metodologia, definita "internal rating based", prevede che il rating sia attribuito internamente dalle banche analizzando diverse tipologie di informazioni: informazioni quantitative, andamentali e qualitative.
Le informazioni quantitative riguardano dati storici e previsionali; i dati storici attengono alla struttura economica-finanziaria dell'impresa, e si fondano su dati di bilancio. Tuttavia le informazioni storiche, pur rilevanti, attengono ad una situazione non più reale e, facendo riferimento al bilancio, le informazioni possono essere non attendibili perché influenzate da politiche di bilancio e fiscali; pertanto, devono essere inevitabilmente integrate con informazioni quantitative di natura prospettica: Budget finanziari-business plan.
Le informazioni andamentali si riferiscono alla qualità del rapporto bancario e sono a disposizione della banca. L'utilizzo dei fidi, la puntualità dei pagamenti, il livello degli insoluti ed altri, sono elementi il cui andamento regolare e preciso contribuirà a determinare il rating da parte della banca.
Ma un'impresa non è solo numeri o, comunque, è necessario comprendere l'essenza dei numeri. Pertanto diventa indispensabile il dato qualitativo soprattutto per le piccole e medie imprese, anche alla luce dei limiti dei dati quantitativi, spesso non reali.
La corretta valutazione da parte delle banche del business dell'impresa, del merito creditizio e della sua capacità di supportare finanziariamente i propri piani aziendali, si fonda sull'acquisizione anche e soprattutto di informazioni qualitative. Le caratteristiche generali e le politiche di gestione, la fondatezza dei sui programmi futuri, il modello di governance presente, i dati di mercato, l'organizzazione interna e sul personale, i dati relativi alla produzione, ed altre.
Ai fini di Basilea 2 notizie di governance rilevanti potranno riguardare la composizione della struttura proprietaria, eventuali ipotesi di passaggi generazionali, l'esperienza del management. Dati di mercato faranno riferimento oltre a ipotesi di evoluzioni future, al grado di concentrazione della clientela, o alla presenza di eventuali barriere all'entrata, alla più o meno facile possibilità di sostituire dei fornitori. Rispetto all'organizzazione sarà importante far conoscere all'istituto di credito in che modo i processo interni sono formalizzati, eventualmente certificati da un collegio sindacale o da un ente esterno; se l'azienda è in grado di andare avanti pur nell'assenza dell'imprenditore e, quindi, se sia stato formalizzato un sistema di deleghe e responsabilità chiaro ed efficace.
Come è facilmente comprensibile rispetto alla formazione di tali informazioni l'impresa si trova in una posizione di vantaggio rispetto alla banca per la conoscenza ed il grado di valutazione che di quei dati è possibile effettuare. E, pertanto, diventa estremamente importante gestire questo flusso di informazioni pro impresa nel rapporto con la banca, al fine di migliorare il rating. Oggi questi dati vengono raccolti dalle banche con questionari di varia complessità, ma molto spesso non sono in grado di valorizzare dei punti di forza di un'impresa o addirittura non evidenziano gli aspetti positivi di una struttura organizzativa complessa e strutturata.
Pertanto sarebbe auspicabile che le imprese si dotassero di documenti standardizzati contenenti tutte le informazioni necessarie per valutazione complete ed efficaci dell'impresa ai fini della determinazione del rating. In questo ambito un ruolo fondamentale potrebbero svolgerlo gli ordini professionali, le società specializzate creando dei questionari per la raccolta delle informazioni da condividere con il sistema bancario.
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