MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA
LE POSSIBILI STRATEGIE DI SVILUPPO
IL
FUTURO OLTRE L’INDIVIDUALISMO
L’ORO ROSSO IN PIAZZA AFFARI
MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA
LE POSSIBILI STRATEGIE DI SVILUPPO
Nuove opportunità di mercato
attraverso partnership privato-pubblico
di
Giovanni Gorla
Presidente FISE - Federazione Imprese di Servizi
redazione@fise.org
La manutenzione costituisce sempre più uno strumento
per il mantenimento e l'incremento della qualità e dei "valori" del
sistema città. Ovunque essa tende ormai ad assumere una dimensione
urbana e investe tutti i subsistemi che costituiscono la città. Al
contempo, tale comparto inizia a non essere rappresentato esclusivamente
da interventi di trasformazione degli alloggi o degli immobili, ma a
far parte di un mercato più ampio che avvicina il mondo delle costruzioni
a quello dei servizi e richiede modelli organizzativi innovativi per
creare un nuovo rapporto tra cliente e fornitore. A questa significativa
evoluzione dell'approccio concettuale e operativo si associa un consistente
sviluppo dello specifico mercato di riferimento. Come evidenziato da
recenti studi di settore (CRESME 2003), il nuovo mercato dei servizi integrati
di manutenzione urbana è in notevole e costante espansione. Nel Terzo
Rapporto sui Servizi, presentato in Confindustria, FISE ha dedicato un'intera
sezione ai temi dell'arredo urbano e della valorizzazione del patrimonio
immobiliare. In particolare, nell'ambito del dibattito sulla politica
infrastrutturale del Paese, FISE ritiene prioritaria la definizione di strategie
di intervento pubblico rivolte alla dimensione urbana della politica infrastrutturale
(dalla manutenzione di beni immobiliari, storici, artistici e architettonici,
alla gestione di infrastrutture, reti tecnologiche, arredo urbano e aree
verdi). FISE è impegnata nella promozione, sviluppo e diffusione
dell'innovazione nel campo della manutenzione e della gestione dei patrimoni
urbani e immobiliari. Ma non solo: la Federazione, in un quadro più ampio
di valorizzazione delle attività di servizio, è convinta che
la "riqualificazione" vada oltre la mera ridestinazione di un
bene recuperato e consista, pertanto, anche in una valorizzazione in
senso gestionale dell'immobile stesso. Questo significa anche proporre
progetti per arredo urbano, conservazione e recupero del contesto ambientale,
controllo, rilevamento, prevenzione, conservazione e risanamento degli
edifici, anche prevenendo comportamenti vandalici a danno dell’arredamento
urbano. A tal riguardo basti ricordare un dato significativo: gli atti
vandalici in ville e giardini costano ogni anno alla città di Roma
oltre 1 milione di euro, mentre le scritte sui muri provocano danni per
circa 7 milioni di euro. Il ruolo dell'Associazione, nel contesto attuale,
può e
deve essere quello di soggetto che favorisce e promuove partneship innovative
e moderne, sia tra imprese industriali private operanti in diversi campi
di attività, sia tra aziende pubbliche e private e committenza pubblica.
Il contesto di mercato non è agevole. I problemi della finanza locale
sono evidenti, ma la valorizzazione e la gestione delle attività può essere
anche strumento per reperire risorse, creando poli industriali che sappiano
aggregare soggetti finanziari e industriali su progetti capaci di finanziarsi
nella fase successiva di gestione. Sul piano nazionale, alcuni recenti
interventi del legislatore, per altri versi criticabili, possono essere
valutati come diretti a favorire il costituirsi di partnership di tipo
societario tra pubblico e privato, le cosiddette società miste: soggetti,
che possono operare positivamente non solo nei campi più tradizionali
dei servizi pubblici o della trasformazione urbanistica, ma anche in
settori nuovi, quali appunto i servizi di valorizzazione del patrimonio
immobiliare e delle attività che negli immobili si svolgono o si
possono svolgere. Il riferimento è ad attività di gestione
e valorizzazione di iniziative culturali, di impianti e manifestazioni sportive,
del verde pubblico. In questo contesto la costituzione di partenariati in
cui specializzazioni industriali di tipologia diversa si intreccino con
la componente pubblica sembrano soluzioni positive, da valutare con attenzione
anche sotto il profilo metodologico e degli strumenti attuativi. In questo
senso va anche letta la progressiva apertura di FISE alla rappresentanza
di soggetti a capitale misto operanti nei servizi che già applicano
i nostri contratti collettivi di lavoro: questi ultimi, ad esempio quello
dell'igiene urbana o delle imprese multiservice, si stanno adeguando in
maniera innovativa e intelligente agli sviluppi produttivi e organizzativi
necessari soprattutto sul mercato locale. Per garantire efficienza ed efficacia
nella gestione dei servizi e assicurare una presenza competitiva sul mercato,
tra i compiti di un'Associazione ci deve essere anche la capacità di
esportare in altri contesti le best practice realizzate. È ciò che
FISE intende fare attraverso l'Osservatorio sul Facility Management. Le
imprese del settore per poter competere sui nuovi paradigmi del comparto
devono acquisire una dimensione imprenditoriale fatta di:
- capacità di proporre modelli organizzativi e gestionali alternativi
a quelli vigenti in grado di valorizzare i fattori di competizione delle
PMI;
- assunzione del rischio di impresa su progetti di innovazione gestionale
e tecnologica in linea con le migliori pratiche nazionali e internazionali;
- capacità di attrarre finanziamenti e garanzia di risultato a fronte
di una progettualità basata su operazioni bancabili in quanto ben
strutturate sia dal punto di vista operativo che gestionale e finanziario.
L'Osservatorio sul Facility Management (OFM) nasce appunto per fornire
a imprese private, enti e istituzioni strumenti informativi, pratici
e di benchmarking per crescere nel mercato del Facility Management. In
particolare, l'Osservatorio ha l'obiettivo di fornire alle imprese un set
di strumenti operativi per affrontare il cambiamento del settore e coprire
gli oggettivi gap competitivi, prevedendo l'alleanza con centri di formazione
e ricerca pubblici e privati, università, enti e aziende pubbliche
e private nonché singoli professionisti in grado di costituire un
archivio della conoscenza aggiornato, validato scientificamente e fruibile
in tempo reale. Il portale OFM, all'interno del sito FISE (www.fise.org), è costituito
da un accesso internet al "Knowledge Repository", gestito in collaborazione
con organizzazioni e istituzioni qualificate il cui contributo costituisce
un elemento distintivo dell'offerta di contenuti. La valorizzazione e
riqualificazione del patrimonio immobiliare, oggi, tende a diventare
oggetto di una "scienza
nuova" che la proietta verso il futuro, come testimoniano le numerose
iniziative promosse da Terotec, il Laboratorio per l'innovazione della
manutenzione e della gestione dei patrimoni urbani e immobiliari di cui
FISE è socio
fondatore. Una scienza raffinata attraverso la quale si persegue il concetto
di qualità, che diventa il naturale obiettivo da conseguire costantemente
per conservare l'efficienza e l'affidabilità degli immobili su cui
intervenire. Si sta avviando un interessante confronto tra committenza
pubblica, imprese e università. L'auspicio è che dall'integrazione
di queste competenze possa nascere una politica di sviluppo del patrimonio
urbano e immobilare utile a sostenere il sistema economico produttivo
e del mercato locale. Ritengo infatti che solo da tale reciproca collaborazione
possano derivare modelli, strumenti e progetti innovativi per la valorizzazione
della qualità urbana delle nostre città.
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